Da tempi immemori medium, veggenti, stregoni e incantatori vari ingannano le persone suggestionabili con trucchetti che spacciano come fenomeni paranormali. Tanti di questi trucchi in apparenza inspiegabili sono semplici da realizzare. In questo ambito, cercherò di farvene conoscere alcuni che pochi conoscono.
Prima di iniziare a leggere quest’articolo, suggerisco di procurarvi un cucchiaio, preferibilmente con una paletta piuttosto concava e un manico sottile, facilmente deformabile. Per non sacrificare le posate in argento della nonna sull’altare della scienza, vi consiglio i normali cucchiai in alluminio, quelli che si trovano da qualunque ferramenta...
Bene, ora che avete il vostro cucchiaio, piegate il manico al di sopra della paletta, in modo che l’estremità superi di qualche centimetro la punta della paletta, come indicato in fig. 1. Quindi, inclinate leggermente il manico ripiegato verso destra o sinistra per creare un angolo di circa 10° tra l’asse della paletta e l’asse del manico.
Arriviamo ora alla parte divertente dell’esperimento: tenendo il manico ricurvo tra le dita fate girare il cucchiaio su un tavolo nella direzione in cui il manico è stato inclinato orizzontalmente. Cioè, in poche parole, se il manico è leggermente spostato verso destra, fatelo ruotare verso destra (fig. 2.a). Che succede? Farà qualche giro e poi si fermerà, come farebbe qualunque oggetto levigato. Penserete che non sia granché come esperimento...
A questo punto, riprendete il cucchiaio e fatelo girare nell’altra direzione, ossia nella parte opposta in cui il manico è stato inclinato (fig. 2.b), cercando di concentrarvi e pensare mentalmente “stop!”. Se avete eseguito bene le istruzioni e vi siete concentrati bene, il cucchiaio inizierà a girare per un po’ e poi magicamente si fermerà e dondolerà, per riprendere a girare nella direzione opposta![1] Wow, avete dei poteri medianici incredibili.
Proseguiamo con un altro esperimento? Date un colpetto sulla punta del manico ricurvo: il cucchiaio inizierà a girare nella sua direzione preferita (quella indicata dal manico)!
Se non siete un entusiasta di telecinesi o d’animismo vi state sicuramente chiedendo perché il vostro cucchiaio magico si rifiuti testardamente di girare in una direzione, ma preferisca girare nell’altra.
Una risposta a questa domanda richiederebbe una serie di equazioni e analisi sull’attrito e sui momenti cinetici, ma ciò esula dallo scopo di questo articolo (se siete interessati, potete trovare alcuni link a piè di pagina).
Però, possiamo accennare una breve risposta. L’oggetto che avete appena creato si chiama “anagiro” (dall’inglese ‘anagyre’ o ‘rattleback’), viene anche chiamato ‘pietra celtica’. Infatti, alcune pietre di forma ellittica od ovoidale con le stesse proprietà sarebbero state ritrovate in luoghi un tempo abitati dai Celti (v. fig. 3). Ne parla Harold Crabtree nel suo libro Elementary Treatment of the Spinning Tops and Gyroscopes.
In parole povere, le proprietà ‘magiche’ dell’anagiro derivano dal fatto che l’asse di “simmetria” geometrica e quello di massa sono leggermente sfasati l’uno rispetto all’altro (fig. 4) e inducono un attrito specifico che trasforma un movimento di rotazione in oscillazioni, e oscillazioni in movimento rotatorio opposto.
Ora siete pronti a sfidare i vostri amici con i vostri poteri degni di un Uri Geller.
Prima di iniziare a leggere quest’articolo, suggerisco di procurarvi un cucchiaio, preferibilmente con una paletta piuttosto concava e un manico sottile, facilmente deformabile. Per non sacrificare le posate in argento della nonna sull’altare della scienza, vi consiglio i normali cucchiai in alluminio, quelli che si trovano da qualunque ferramenta...
Bene, ora che avete il vostro cucchiaio, piegate il manico al di sopra della paletta, in modo che l’estremità superi di qualche centimetro la punta della paletta, come indicato in fig. 1. Quindi, inclinate leggermente il manico ripiegato verso destra o sinistra per creare un angolo di circa 10° tra l’asse della paletta e l’asse del manico.
Arriviamo ora alla parte divertente dell’esperimento: tenendo il manico ricurvo tra le dita fate girare il cucchiaio su un tavolo nella direzione in cui il manico è stato inclinato orizzontalmente. Cioè, in poche parole, se il manico è leggermente spostato verso destra, fatelo ruotare verso destra (fig. 2.a). Che succede? Farà qualche giro e poi si fermerà, come farebbe qualunque oggetto levigato. Penserete che non sia granché come esperimento...
A questo punto, riprendete il cucchiaio e fatelo girare nell’altra direzione, ossia nella parte opposta in cui il manico è stato inclinato (fig. 2.b), cercando di concentrarvi e pensare mentalmente “stop!”. Se avete eseguito bene le istruzioni e vi siete concentrati bene, il cucchiaio inizierà a girare per un po’ e poi magicamente si fermerà e dondolerà, per riprendere a girare nella direzione opposta![1] Wow, avete dei poteri medianici incredibili.
Proseguiamo con un altro esperimento? Date un colpetto sulla punta del manico ricurvo: il cucchiaio inizierà a girare nella sua direzione preferita (quella indicata dal manico)!
Se non siete un entusiasta di telecinesi o d’animismo vi state sicuramente chiedendo perché il vostro cucchiaio magico si rifiuti testardamente di girare in una direzione, ma preferisca girare nell’altra.
Una risposta a questa domanda richiederebbe una serie di equazioni e analisi sull’attrito e sui momenti cinetici, ma ciò esula dallo scopo di questo articolo (se siete interessati, potete trovare alcuni link a piè di pagina).
Però, possiamo accennare una breve risposta. L’oggetto che avete appena creato si chiama “anagiro” (dall’inglese ‘anagyre’ o ‘rattleback’), viene anche chiamato ‘pietra celtica’. Infatti, alcune pietre di forma ellittica od ovoidale con le stesse proprietà sarebbero state ritrovate in luoghi un tempo abitati dai Celti (v. fig. 3). Ne parla Harold Crabtree nel suo libro Elementary Treatment of the Spinning Tops and Gyroscopes.
In parole povere, le proprietà ‘magiche’ dell’anagiro derivano dal fatto che l’asse di “simmetria” geometrica e quello di massa sono leggermente sfasati l’uno rispetto all’altro (fig. 4) e inducono un attrito specifico che trasforma un movimento di rotazione in oscillazioni, e oscillazioni in movimento rotatorio opposto.
Ora siete pronti a sfidare i vostri amici con i vostri poteri degni di un Uri Geller.
Note
1) Nel caso l’esperimento non funzioni correttamente, provate ad aggiungere un piccolo peso sull’estremità del manico, ad esempio una monetina tenuta con nastro adesivo.
Link di interesse
- La fisica dell’anagiro: https://bit.ly/2lzwrGM
- Il cucchiaio magico in azione: https://youtu.be/1C9rkXyXbiY