Dal lato oscuro al lato chiaro: la notizia del cerchio si diffonde

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La formazione di Enki Ea nel campo fra la Cascina Tetti Bai (in basso a sinistra) e l’autostrada A21 Torino-Piacenza.
La nostra prima mossa fu quella di segnalare a un centro locale di volo la presenza di qualcosa che poteva sembrare un cerchio nel grano in un campo nei pressi della Cascina Tetti Bai e dell’autostrada, riuscendo quindi a ottenere delle foto dall’alto della formazione. Quando si guarda la propria opera dall’alto si resta sempre increduli di come, pianificando le cose dal basso, si riescano a creare delle formazioni così grandi in maniera così precisa. La formazione ci piacque molto e cominciammo a complimentarci non senza rammaricarci del clamoroso errore del cerchietto sulla merlettatura e del fatto che la formazione fosse incompleta. Quel che era fatto era fatto e non si poteva certo tornare indietro.

La formazione e l’autostrada. Si può notare la parte terminale del puntale rivolto verso l’autostrada all’interno di un allettamento naturale. Avevamo anche incaricato un amico di inviare in maniera anonima una segnalazione a tutti i principali siti internet italiani che si occupano del fenomeno dei cerchi nel grano. Fra questi, il primo che si interessò alla segnalazione fu Spacefreedom[1] di Margherita Campaniolo[2] che pubblicò[3] il 20 giugno questo breve articolo:

Ci giunge in tarda mattinata una e-mail che ci segnala la probabile comparsa di un crop circle nell’ormai nota (per il fenomeno) zona di Poirino, in provincia di Torino.

Qualcuno che si firma Max ci dice:

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Veduta aerea. Nel campo a sinistra della cascina sono presenti vistosi allettamenti naturali.
Salve,
questa mattina mi hanno informato che in un campo di grano vicino all’autostrada fra Riva presso Chieri e Poirino poteva esserci qualcosa di insolito.

Il campo si trova proprio a lato dell’autostrada sulla destra andando verso Torino. Sono andato a vedere il campo vicino alla cascina dal cavalcavia di via TAmagnone, e si vedeva guardando in basso che nel campo c’è qualcosa che può essere un crop.

Mi sono procurato il numero di un posto qua in zona da dove partono i piccoli aeroplani e sono riuscito a parlare con una persona che vola che poteva andare nel pomeriggio a vedere di fare qualche fotografia, aspetto di vederle ma non mi sono ancora arrivate.

Credo che questa segnalazione può esservi utile, e se anche voi come gli altri che ho avvisato siete interessati a qualche foto ve la posso inviare.

Spero che con le foto si potrà vedere che è proprio un cerchio nel grano visto che siamo proprio vicini a Poirino.

Ci siamo subito attivati, anche in loco, e vi faremo sapere al più presto possibile, di cosa effettivamente si tratta.

In una stagione di crop circles italici un po’ sottotono, una notizia da Poirino promette senz’altro bene.
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Dettaglio della formazione in cui si può decodificare il messaggio scritto nei puntali. Si riesce a scorgere facilmente il puntale nell’allettamento rivolto verso l’autostrada (in basso nella foto) e il cerchietto errato della merlettatura (petalo in alto a sinistra).


Il giorno successivo Margherita Campaniolo pubblicò[4] quindi le prime immagini della formazione, che cominciarono a rimbalzare e a essere riprese da vari siti italiani finendo anche sul più famoso portale inglese dedicato ai cerchi nel grano: Crop Circle Connector[5].

In pochissimi giorni la nostra formazione aveva cominciato a fare il giro del mondo. Tutti gli appassionati ne parlavano sui forum italiani e non, così come anche su Facebook e in generale su internet. Cominciavano inoltre ad apparire i primi video su YouTube[6].

Nessuno dubitava del nostro cerchio, e in tutto il mondo i commenti erano entusiasti. La nostra formazione camminava ormai con le proprie gambe e l’esperimento era ufficialmente iniziato.

Le reazioni dei believer


È impossibile fare un elenco completo di tutte le reazioni suscitate[7] dal nostro cerchio nel grano. Forse la cosa migliore è far riferimento alla pagina internet[8] di Crop Circle Connector che ha avuto il pregio di raccogliere via via tutti i commenti più rilevanti. Fra i numerosi contributi mi concentrerò in particolare su quelli di due ricercatori che per comodità identificherò come John e Phil. Ai fini della nostra analisi siamo interessati alle reazioni e non ai veri autori delle stesse. Per gli altri contributi, alcuni dei quali veramente notevoli, rimando alla pagina menzionata precedentemente. Nel giro di un paio di giorni cominciò a circolare la decodifica dei 7 puntali. Ecco la traduzione di quanto scrisse John:

La formazione di Poirino 2011 contiene delle informazioni codificate. Tra le altre cose, il bordo esterno contiene i nomi “Enki Ea” codificati in ASCII. Questi sono i nomi di una divinità Sumera: Signore della Terra, Dio dell’Acqua, Creatore del genere umano, ecc. Vedi: http://en.wikipedia.org/wiki/Enki

John

Phil non si spinse solo a decodificare la scritta nei puntali, ma assunse addirittura che fosse stato proprio Enki Ea ad aver creato il cerchio e ad averlo firmato. Ecco la traduzione del suo messaggio:

Un nuovo codice ASCII è stato disegnato nelle coltivazioni a Poirino, Italia il 20 giugno 2011, e sembra identificare l’artista della coltivazione come “Ea” o “Enki” che era un’alta, bionda, divinità extraterrestre nell’antica regione dei Sumeri.

Un nuovo disegno che è apparso vicino Poirino, Italia il 20 giugno 2011, mostra nel suo centro una grande stella a sette punte, che chiaramente richiama un’altra formazione a forma di stella ritrovata a Lane End Down nell’Inghilterra del sud nel luglio 2005. Quella formazione del 2005 predisse l’esplosione della cometa 17P Holmes che sarebbe avvenuta due anni dopo nell’ottobre 2007. È forse in arrivo l’esplosione di un’altra cometa?

Ancora più interessante, una serie di sette raggi che si irradiano verso l’esterno di quella nuova figura nella coltivazione presso Poirino sono scritti in codice ASCII a otto bit e sembrano identificare l’artista della coltivazione come “Ea” o “Enki”, che era un’alta, bionda, divinità extraterrestre nell’antica regione dei Sumeri. Secondo antiche leggende, egli e Innanna (sic) crearono gli uomini moderni fecondando con seme di divinità di sesso maschile ovuli di aborigeni locali già sulla Terra decine di migliaia di anni fa.

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Contando i ciuffi nei vari petali e assumendo che il cerchietto errato rappresenti il punto di un numero decimale, si riesce a ricostruire il numero 5,334444.
Il codice ASCII che è stato disegnato presso Poirino è il seguente leggendo in senso orario intorno alla stelle a sette punte:

  • 01000101 E
  • 01100001 a
  • 01000101 E
  • 01101110 n
  • 01101011 k
  • 01101001 i
  • 00100000 space

Questa meravigliosa formazione mostra anche una serie di “stelle” nei suoi sette bordi, ma non è chiaro se quei simboli rappresentano immagini astronomiche intorno a una cometa in fase d’esplosione (come per la formazione del 2005 presso Lane End Down), o piuttosto qualche ingegnoso codice matematico? Contando ogni insieme di “stelle”, ci sembra di vedere “5.334444”.

L’estate scorsa nel 2010 presso Poirino, il numero preciso di “stelle” in una formazione simile specificava la famosa equazione E = mc2 in codice ASCII decimale. Una tale spiegazione non sembra ancora riferirsi alle “stelle” in questa nuova formazione del 2011, ma sono benvenuti suggerimenti utili da parte di chiunque!

Phil (a Londra, in viaggio per il Wiltshire)

Phil aveva anche contato i ciuffi lasciati eretti all’interno dei settori (nessuno di noi lo aveva fatto, come anticipato erano stati tracciati sia in numero che in posizione casuale) e identificando l’errore della merlettatura come un “punto” all’interno di una cifra numerica aveva ricostruito il numero decimale 5,334444. Il 5 veniva fuori contando i cinque ciuffi nel settore a sinistra dell’errore della merlettatura, il punto che dava il via alla parte decimale coincideva con il cerchietto errato della merlettatura e poi gli altri numeri analogamente erano il numero dei ciuffi presenti via via negli altri settori.

Un passaggio interessante che Phil fa nella sua analisi è quello di andare a riprendere una formazione che era apparsa l’anno precedente in un campo nel comune di Poirino e nella quale i circlemaker avevano codificato la famosa equazione di Einstein sempre attraverso l’uso del codice ASCII.

A questo punto intervenne ancora John che ribadì il concetto e aggiunse altre informazioni al contributo di Phil:

I punti marcano e separano le parole. Gli insiemi dei 3 punti corrispondono al nome “Ea”, i 4 punti a “Enki” e l’insieme di 5 punti corrisponde a “SPAZIO”.

Questo ci dà un ordine delle parole:

  • 3 - “Ea”
  • 4 - “Enki”
  • 5 - “Space”

Mi sembra quindi che lo “Spazio” non sia lì per separare le parole “Ea” e “Enki”, ma è in realtà una parola che viene dopo loro, forse realmente a significare che Enki viene dallo spazio (profondo). Mi chiedo inoltre dove potrebbero essere le parole 1 e 2? Forse in un cerchio nel grano precedente?

John

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Quattro ciuffi fotografati dal basso.
Di analogia in analogia, lo scenario interpretativo completamente errato assumeva una sua coerenza e si autorinforzava. Il misero carattere di spaziatura che era servito per separare la parola Enki dalla parola Ea era diventato addirittura la rappresentazione dello spazio dal quale l’extraterrestre Enki proveniva. Tutto ciò era semplicemente sublime. Sulla base di questa nuova intuizione Phil finalizzò dunque l’analisi discutendo su Facebook proprio con John nel gruppo “Circle Chasers” di appassionati dei cerchi nel grano:

Un messaggio di 5 parole in totale dal misterioso artista delle coltivazioni, che finalmente sembra rivelarsi dopo venti anni come Ea-Enki degli Anunnaki, “padre del genere umano”.

Per venti anni dal 1990 al 2011, un’ampia varietà di cerchi nel grano sono apparsi in Inghilterra e in tutto il mondo, senza un’indicazione definita della loro origine. Ora a Poirino in Italia nel giugno del 2010 e poi nel giugno del 2011, loro ci hanno dato un messaggio di cinque parole 1-2-3-4-5 in codice ASCII a otto bit, che dice infine “E = mc2 Ea Enki space”. Le parole 1-2 erano state date nel 2010, e le altre tre 3-4-5 nel 2011.

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Due ciuffi in evidenza.
“Ea” o “Enki” era fra gli Anunnaki una famosa divinità per i Sumeri 5000 anni fa. Egli come riportato creò gli esseri umani sulla Terra attraverso l’ingegneria genetica, e avvertì anche Noè (Utnapishim) prima del diluvio. “Spazio” è senza dubbio elencata come quinta parola, per dire che egli è ora “nello spazio”. Stanno forse ritornando gli Anunnaki, o ci sarà un altro “Diluvio”? Questo nuovo messaggio nella coltivazione è molto importante (se vero), e la sua apparizione avvenuta in due anni elimina qualsiasi possibilità di una costruzione fatta da uomini.

Phil con l’aiuto di John su “Circle Chasers” Facebook

Se leggerete queste righe dopo il 21 dicembre 2012 evidentemente Nibiru non avrà distrutto la Terra. Avranno gli Anunnaki comunque fatto ritorno per quella data sul nostro pianeta? Era forse per questa seconda venuta che Enki Ea aveva creato un cerchio nel grano con la sua firma? Se ciò è realmente successo, sappiatelo, nel creare la formazione noi non potevamo immaginarlo. Se invece non è avvenuto, chi lo sa, c’è sempre tempo. Intanto dai commenti sui forum, su Facebook e dai video apparsi francamente non potevamo pretendere di più.

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Quattro ciuffi nella parte bassa dell’immagine, la stella a 7 punte è chiaramente riconoscibile. Sullo sfondo la cascina.
Nella pagina su Crop Circle Connector che documentava i commenti sulla nostra formazione apparvero numerosissime altre incredibili interpretazioni ma in ogni caso basta andare in internet su un qualsiasi motore di ricerca e cercare informazioni con le parole chiave[9] per trovare una miriade di riferimenti ad articoli e video che elogiano il cerchio nel grano di Riva presso Chieri del 2011. Ci fu chi ad esempio decodificò quei puntini casuali come costellazioni e qualcun altro dal numero decimale 5,334444 risalì addirittura alle coordinate di una località in Somalia deducendo[10] che «dunque gli Extraterrestri nella loro formazione stanno dicendo che la gente in quella regione ha bisogno di acqua e dalla popolazione locale è richiesto aiuto alla comunità internazionale a causa della guerra».

Tutto quello che era avvenuto era assolutamente impensabile, nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare di riuscire a scatenare un clamore mediatico così incredibile e una quantità e varietà così enorme di interpretazioni agli stimoli inseriti nella formazione. L’esperimento era stato sicuramente un successo, eravamo riusciti a dimostrare che gli alieni siamo noi.

Un fantasma nel campo


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Il fantasma della formazione e l’autostrada.
Forse Enki Ea non è mai venuto e non tornerà mai sulla Terra ma nel frattempo il suo fantasma è già apparso. Esattamente in corrispondenza della posizione della nostra formazione di Riva presso Chieri del 2011, nel mese di marzo del 2012 si materializzò una nuova formazione che ricalcava esattamente quella di partenza. Era costituita da bassa vegetazione verde sviluppatasi in corrispondenza delle zone appiattite. Persino le aree circolari dei ciuffi rimasti eretti erano visibili all’interno delle aree verdi. Il fantasma di Enki Ea era tornato, in inglese infatti queste formazioni che appaiono quasi a un anno di distanza vengono chiamate ghost.

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Uno scatto più ravvicinato.
È un fenomeno che avviene abbastanza regolarmente e che i believer interpretano in chiave misteriosa, ascrivendo il tutto a ipotetiche energie portandolo sempre come dimostrazione della genuinità della formazione dell’anno precedente. Come farebbero degli uomini a creare un cerchio nel grano in grado poi di rimaterializzarsi nel campo come fantasma l’anno successivo?

In questo e nei casi analoghi il fenomeno è dovuto alla frantumazione della vegetazione appiattita al suolo a causa del calpestio di migliaia di piedi. Tutto questo finisce per creare una situazione più favorevole allo sviluppo della bassa vegetazione (ben visibile nella documentazione fotografica) che invece ha più difficoltà a crescere nelle zone non calpestate risultanti meno fertili. L’apparizione del ghost fu un’altra soddisfazione regalataci dalla formazione dell’esperimento di Riva presso Chieri del 2011 perché creò un ulteriore strascico nelle discussioni su internet a distanza di diversi mesi dalla prima apparizione di quel cerchio.

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I tre articoli di questa copertina sono tratti dall’ultimo capitolo del libro che Francesco Grassi ha appena pubblicato e che si intitola Cerchi nel grano: Tracce di intelligenza.

Oltre a presentare l’esperimento del cerchio di Poirino, anche grazie a un apparato fotografico molto ricco, le 530 pagine del libro di Grassi raccontano in maniera unica e coinvolgente la storia del fenomeno dei cerchi. Una storia che Francesco ha imparato a conoscere dall’interno, riuscendo a entrare in alcuni dei più attivi gruppi di circlemaker inglesi, e che presenta nelle sue mille sfaccettature, ambiguità e curiosità. Ma il libro può essere letto anche come un manuale, il primo che insegna a fare i cerchi nel grano, anche di una certa complessità. Presenta infatti tutte le fasi del lavoro e guida il lettore raccontandogli le tecniche e gli strumenti da utilizzare, per aiutarlo a entrare in prima persona in uno dei grandi mysteri della contemporaneità.

Il libro può esser acquistato al prezzo di 24 euro su Prometeo, la libreria online del CICAP, a questo indirizzo internet: http://www.cicap.org/new/prodotto.php?id=3850

Note

2) Margherita Campaniolo è una studiosa italiana di cerchi nel grano che da diversi anni segue con passione e rigore scientifico il fenomeno. Ha anche pubblicato nel 2008 per la UPIAR un libro dal titolo Cum grano salis. Viaggio nel mondo dei Cerchi nel grano in cui divulga le sue ricerche convergendo verso l’ipotesi umana. Si veda: http://www.upiar.com/index.cfm?artID=178
7) È probabile che questa formazione continui ad alimentare nel futuro nuove ipotesi, connessioni e congetture da parte dei believer pur essendo stata divulgata la sua vera genesi.
9) Il lettore può provare con “poirino cerchio grano 2011”, “riva chieri cerchio grano 2011” o ricerche simili.
10) http://www.francescograssi.com/cropcirclesbook/ita/v01/180/ «So the Extraterrestrial people in their formation are saying that the people in this region are in need of water and help from the international community is required for the local population due to the war».


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