Pat Delgado, a partire dal 1981, fu uno dei primi ricercatori a occuparsi del fenomeno dei cerchi nel grano. Nato nel 1918, Delgado si spense nel maggio del 2009 mentre Dave Chorley (il Dave del famoso duo “Doug e Dave” che iniziò a creare i cerchi alla fine degli anni settanta) si era spento nel 1996. Le vite di Delgado e Chorley si incrociarono pertanto indirettamente fin dai primi anni della comparsa dei cerchi nelle campagne inglesi.
Dave, insieme all’amico Doug, di notte creava quelle forme circolari nei campi, mentre durante il giorno Delgado e gli altri ricercatori ispezionavano i cerchi dichiarando che si trattava di forme impossibili che nessun uomo avrebbe potuto realizzare. Il gioco andò avanti per diversi anni. Dave e Doug complicarono sempre più le forme per tenere viva l’attenzione dei ricercatori e creare ancor più clamore, fino a quando decisero di divulgare la loro storia attraverso il quotidiano inglese TODAY nel settembre del 1991. I cronisti del quotidiano chiesero ai due circlemakers di realizzare una formazione ad hoc, all’insaputa dei vari ricercatori. Poi chiamarono Pat Delgado affinché si pronunciasse sulla genuinità o meno di quel cerchio nel grano. Il resto è storia nota, Delgado dichiarò che nessun uomo avrebbe potuto compiere un’opera del genere e così i destini di Pat e Dave si incrociarono questa volta in maniera esplicita, faccia a faccia. I due circlemakers Dave Chorley e Doug Bower furono presentati a Delgado e la storia fece il giro del mondo provocando la fuoriuscita di Delgado dal fenomeno nel giro di poco più di un anno.
Come già anticipato, prima Dave e poi Pat nel frattempo sono purtroppo passati a miglior vita, ma qualcuno oggi sembra essere riuscito a farli incredibilmente rincontrare nel regno dei vivi richiamandoli dal regno dei morti tramite supporto digitale.
Il medium olandese Robbert van den Broeke[1], facendo uso di una fotocamera, ha mostrato in un video[2] registrato nell’aprile del 2012 di essere riuscito a catturare un’immagine spiritica prima di Pat Delgado e poi di Dave Chorley a distanza di qualche scatto. Tutta l’incredibile vicenda è raccontata in un lungo e dettagliato articolo[3] a cura di Nancy Talbott, altra conoscenza nota nel mondo dei cerchi nel grano e fedele sostenitrice delle capacità medianiche di Robbert van den Broeke.
Inutile commentare le dubbie e controverse capacità del presunto medium olandese. Basti citare il fatto che anche Colin Andrews, vecchio amico di Pat Delgado insieme al quale aveva scritto nel 1989 il primo best seller sui cerchi (Circular Evidence), ha ritenuto che si fosse passata la soglia del buon senso. Andrews ha pertanto deciso di pubblicare sul proprio sito internet una pagina[4] per rendere nota a tutti la posizione ufficiale della famiglia di Delgado. Vi si spiega senza ombra di dubbio che Robbert van den Broeke fa uso di trucchi e artefatti digitali per produrre quei video e quelle foto che ritraggono i due defunti.
Da parte nostra siamo sicuramente solidali con il comunicato di Colin Andrews e ci sentiamo di estendere la nostra solidarietà anche e soprattutto alla famiglia di Dave Chorley che, unitamente a quella di Doug Bower, ha purtroppo ottenuto da tutta la storia dei cerchi solo insulti e attacchi senza averne ricevuto in cambio alcuna forma di ricompensa. Ciò a differenza di moltissimi ricercatori che, nel corso degli anni, si sono arricchiti con la vendita di libri e materiale basato proprio sui cerchi di Doug e Dave e sul fenomeno da loro creato.
Dave, insieme all’amico Doug, di notte creava quelle forme circolari nei campi, mentre durante il giorno Delgado e gli altri ricercatori ispezionavano i cerchi dichiarando che si trattava di forme impossibili che nessun uomo avrebbe potuto realizzare. Il gioco andò avanti per diversi anni. Dave e Doug complicarono sempre più le forme per tenere viva l’attenzione dei ricercatori e creare ancor più clamore, fino a quando decisero di divulgare la loro storia attraverso il quotidiano inglese TODAY nel settembre del 1991. I cronisti del quotidiano chiesero ai due circlemakers di realizzare una formazione ad hoc, all’insaputa dei vari ricercatori. Poi chiamarono Pat Delgado affinché si pronunciasse sulla genuinità o meno di quel cerchio nel grano. Il resto è storia nota, Delgado dichiarò che nessun uomo avrebbe potuto compiere un’opera del genere e così i destini di Pat e Dave si incrociarono questa volta in maniera esplicita, faccia a faccia. I due circlemakers Dave Chorley e Doug Bower furono presentati a Delgado e la storia fece il giro del mondo provocando la fuoriuscita di Delgado dal fenomeno nel giro di poco più di un anno.
Come già anticipato, prima Dave e poi Pat nel frattempo sono purtroppo passati a miglior vita, ma qualcuno oggi sembra essere riuscito a farli incredibilmente rincontrare nel regno dei vivi richiamandoli dal regno dei morti tramite supporto digitale.
Il medium olandese Robbert van den Broeke[1], facendo uso di una fotocamera, ha mostrato in un video[2] registrato nell’aprile del 2012 di essere riuscito a catturare un’immagine spiritica prima di Pat Delgado e poi di Dave Chorley a distanza di qualche scatto. Tutta l’incredibile vicenda è raccontata in un lungo e dettagliato articolo[3] a cura di Nancy Talbott, altra conoscenza nota nel mondo dei cerchi nel grano e fedele sostenitrice delle capacità medianiche di Robbert van den Broeke.
Inutile commentare le dubbie e controverse capacità del presunto medium olandese. Basti citare il fatto che anche Colin Andrews, vecchio amico di Pat Delgado insieme al quale aveva scritto nel 1989 il primo best seller sui cerchi (Circular Evidence), ha ritenuto che si fosse passata la soglia del buon senso. Andrews ha pertanto deciso di pubblicare sul proprio sito internet una pagina[4] per rendere nota a tutti la posizione ufficiale della famiglia di Delgado. Vi si spiega senza ombra di dubbio che Robbert van den Broeke fa uso di trucchi e artefatti digitali per produrre quei video e quelle foto che ritraggono i due defunti.
Da parte nostra siamo sicuramente solidali con il comunicato di Colin Andrews e ci sentiamo di estendere la nostra solidarietà anche e soprattutto alla famiglia di Dave Chorley che, unitamente a quella di Doug Bower, ha purtroppo ottenuto da tutta la storia dei cerchi solo insulti e attacchi senza averne ricevuto in cambio alcuna forma di ricompensa. Ciò a differenza di moltissimi ricercatori che, nel corso degli anni, si sono arricchiti con la vendita di libri e materiale basato proprio sui cerchi di Doug e Dave e sul fenomeno da loro creato.