In occasione del sesto World Skeptics Congress, che si è tenuto a Berlino dal 18 al 20 maggio 2012, CSI (Committee for Skeptical Inquiry), ECSO (European Council of Skeptical Organisations) e GWUP (la tedesca Società per la Ricerca Scientifica sul Paranormale) hanno ribadito la necessità di garantire elevati standard nelle pratiche scientifiche utilizzate all’interno delle istituzioni accademiche e nell’insegnamento della scienza.
Scienziati e scettici di tutto il mondo sono infatti profondamente preoccupati poiché, in maniera crescente, idee e pratiche pseudoscientifiche vengono divulgate, accettate o addirittura promosse all’interno di istituzioni scientifiche, accademiche ed educative. Gli studenti sono quindi esposti al rischio che la loro formazione si basi su teorie pseudoscientifiche e che non venga loro insegnato a fondare le proprie conclusioni su conoscenze scientifiche affidabili. Scienziati e accademici potrebbero essere riluttanti o timorosi di opporsi a questa tendenza, anche nei casi in cui principi e criteri scientifici vengono palesemente violati, temendo l’ostilità di alcuni colleghi o di coloro dai quali dipendono le loro stesse carriere.
Da qui l’idea di un appello a scienziati e accademici di tutto il mondo, affinché facciano sentire la propria voce quando la pseudoscienza si afferma in ambito universitario e nelle istituzioni educative. Quando tali istituzioni sono finanziate da denaro pubblico è di importanza ancora più vitale che i proventi delle tasse non vengano utilizzati per promuovere teorie e pratiche pseudoscientifiche.
In particolare, l’appello si rivolge a tutti coloro che sono responsabili di:
• garantire che le università, le istituzioni mediche e le scuole di ogni ordine diffondano l’insegnamento delle conoscenze scientifiche consolidate e resistano alla tentazione di permettere la diffusione di affermazioni non comprovate nel mondo degli educatori professionisti; tali istituzioni sono obbligate ad assistere gli studenti affinché possano chiaramente discernere tra le metodologie scientifiche e quelle non scientifiche;
• garantire che gli standard scientifici della medicina basata su evidenze siano applicati senza alcun compromesso, resistendo alla tentazione di permettere eccezioni dovute a motivi ideologici o commerciali a favore di alcune forme di terapia potenzialmente pericolose per la salute e il benessere del paziente;
• garantire che le scuole fondino il proprio curriculum scientifico sulla scienza consolidata, respingendo i tentativi di influenzare tale curriculum su basi ideologiche, politiche o religiose, così come è accaduto per l’insegnamento dell’evoluzione e dei cambiamenti climatici.
Le organizzazioni scettiche di tutto il mondo ribadiscono così il loro impegno per promuovere la scienza e il pensiero critico, e la loro azione volta alla protezione dei consumatori.
Scienziati e scettici di tutto il mondo sono infatti profondamente preoccupati poiché, in maniera crescente, idee e pratiche pseudoscientifiche vengono divulgate, accettate o addirittura promosse all’interno di istituzioni scientifiche, accademiche ed educative. Gli studenti sono quindi esposti al rischio che la loro formazione si basi su teorie pseudoscientifiche e che non venga loro insegnato a fondare le proprie conclusioni su conoscenze scientifiche affidabili. Scienziati e accademici potrebbero essere riluttanti o timorosi di opporsi a questa tendenza, anche nei casi in cui principi e criteri scientifici vengono palesemente violati, temendo l’ostilità di alcuni colleghi o di coloro dai quali dipendono le loro stesse carriere.
Da qui l’idea di un appello a scienziati e accademici di tutto il mondo, affinché facciano sentire la propria voce quando la pseudoscienza si afferma in ambito universitario e nelle istituzioni educative. Quando tali istituzioni sono finanziate da denaro pubblico è di importanza ancora più vitale che i proventi delle tasse non vengano utilizzati per promuovere teorie e pratiche pseudoscientifiche.
In particolare, l’appello si rivolge a tutti coloro che sono responsabili di:
• garantire che le università, le istituzioni mediche e le scuole di ogni ordine diffondano l’insegnamento delle conoscenze scientifiche consolidate e resistano alla tentazione di permettere la diffusione di affermazioni non comprovate nel mondo degli educatori professionisti; tali istituzioni sono obbligate ad assistere gli studenti affinché possano chiaramente discernere tra le metodologie scientifiche e quelle non scientifiche;
• garantire che gli standard scientifici della medicina basata su evidenze siano applicati senza alcun compromesso, resistendo alla tentazione di permettere eccezioni dovute a motivi ideologici o commerciali a favore di alcune forme di terapia potenzialmente pericolose per la salute e il benessere del paziente;
• garantire che le scuole fondino il proprio curriculum scientifico sulla scienza consolidata, respingendo i tentativi di influenzare tale curriculum su basi ideologiche, politiche o religiose, così come è accaduto per l’insegnamento dell’evoluzione e dei cambiamenti climatici.
Le organizzazioni scettiche di tutto il mondo ribadiscono così il loro impegno per promuovere la scienza e il pensiero critico, e la loro azione volta alla protezione dei consumatori.