Sugli scaffali delle librerie stanno iniziando a comparire guide specifiche per il viaggiatore che voglia sapere "qualcosa di più" sulle città che andrà a visitare. Qualcosa di più delle classiche informazioni su alberghi, ristoranti e negozi di souvenir e anche qualcosa di più delle descrizioni artistico-architettoniche dei monumenti. Se poi questo qualcosa di più è anche un po' insolito, non troppo evidente e carico di mystero allora il gioco è fatto e il futuro viaggiatore uscirà dalla libreria con due guide: una con le notizie "utili" e una come Barcellona insolita e segreta edita dalle Edizioni Jonglez di Venezia.
La guida probabilmente non dice nulla di nuovo o di particolarmente originale sulle leggende legate alla città, non ha la ricchezza di particolari dei saggi che le alimentano né la profondità di analisi di testi critici che cercano di offrire un punto di vista storico o sociale (anzi, probabilmente in certe occasioni contribuisce ad alimentarle), ma ha il grosso pregio di averle messe tutte assieme, raggruppate per quartiere e, nell'indice, anche per tema.
Chi si reca nella città catalana per ammirare i capolavori di Antoni Gaudì con questa guida potrà anche scoprire che la Sagrada Familia è piena zeppa di simboli esoterici, quadrati magici e labirinti; oppure che il piano architettonico del distretto dell'Eixample è un chiaro omaggio alla massoneria, così come sembrano esserlo le numerose croci a forma di tau disseminate nelle case e nei parchi progettati da Gaudì; o ancora che nel quartiere della Barceloneta è stata scolpita su un muro una mano che punta verso il basso, affiancata da due triangoli simboli dei quali non si conosce il significato; destino diverso, invece, per la mano in rilievo sul muro del chiostro del Monastero di San Pau del Camp, che rappresenterebbe la mano di Dio benedicente.
I mysteri svelati o ancora da svelare vengono intervallati da curiosità, spesso anche bizzarre. Ad esempio si può scoprire che tra i tassisti di Barcellona ce n'è uno particolarmente aperto che si vanta di essere l'unico tassista per nudisti della città (e forse del mondo...). Ma non solo, ci sono anche informazioni più seriose su luoghi particolari ma un po' di nicchia, come l'Ospedale dei Giocattoli, negozio che dal 1946 si occupa di rimettere a nuovo bambole e trenini; oppure come il cimitero di Montjuic che è stato costruito seguendo i dettami del trattato di giardinaggio Principios de botanica funeraria e nel quale ogni singolo albero piantato ha una certa funzione, spiegata meticolosamente dalle autrici.
E così, affiancando curiosità, stranezze e mysteri la guida rappresenta uno strumento che permette al viaggiatore di visitare la città passeggiando fuori dai sentieri più battuti e iniziare a conoscerne gli aspetti più intimi, lasciando poi agli altri libri l'approfondimento necessario.
La guida in questione fa parte di una collana nella quale si possono trovare altre città delle quali vengono descritti luoghi e percorsi insoliti, come Roma, Parigi e Amsterdam.
La guida probabilmente non dice nulla di nuovo o di particolarmente originale sulle leggende legate alla città, non ha la ricchezza di particolari dei saggi che le alimentano né la profondità di analisi di testi critici che cercano di offrire un punto di vista storico o sociale (anzi, probabilmente in certe occasioni contribuisce ad alimentarle), ma ha il grosso pregio di averle messe tutte assieme, raggruppate per quartiere e, nell'indice, anche per tema.
Chi si reca nella città catalana per ammirare i capolavori di Antoni Gaudì con questa guida potrà anche scoprire che la Sagrada Familia è piena zeppa di simboli esoterici, quadrati magici e labirinti; oppure che il piano architettonico del distretto dell'Eixample è un chiaro omaggio alla massoneria, così come sembrano esserlo le numerose croci a forma di tau disseminate nelle case e nei parchi progettati da Gaudì; o ancora che nel quartiere della Barceloneta è stata scolpita su un muro una mano che punta verso il basso, affiancata da due triangoli simboli dei quali non si conosce il significato; destino diverso, invece, per la mano in rilievo sul muro del chiostro del Monastero di San Pau del Camp, che rappresenterebbe la mano di Dio benedicente.
I mysteri svelati o ancora da svelare vengono intervallati da curiosità, spesso anche bizzarre. Ad esempio si può scoprire che tra i tassisti di Barcellona ce n'è uno particolarmente aperto che si vanta di essere l'unico tassista per nudisti della città (e forse del mondo...). Ma non solo, ci sono anche informazioni più seriose su luoghi particolari ma un po' di nicchia, come l'Ospedale dei Giocattoli, negozio che dal 1946 si occupa di rimettere a nuovo bambole e trenini; oppure come il cimitero di Montjuic che è stato costruito seguendo i dettami del trattato di giardinaggio Principios de botanica funeraria e nel quale ogni singolo albero piantato ha una certa funzione, spiegata meticolosamente dalle autrici.
E così, affiancando curiosità, stranezze e mysteri la guida rappresenta uno strumento che permette al viaggiatore di visitare la città passeggiando fuori dai sentieri più battuti e iniziare a conoscerne gli aspetti più intimi, lasciando poi agli altri libri l'approfondimento necessario.
La guida in questione fa parte di una collana nella quale si possono trovare altre città delle quali vengono descritti luoghi e percorsi insoliti, come Roma, Parigi e Amsterdam.