Marino Franzosi ha avuto una bella idea: perché non troviamo il modo di regalare a tutte le principali biblioteche d'Italia un abbonamento a Scienza & Paranormale? Sarebbe un bel modo per fare circolare le nostre idee e i risultati del nostro lavoro, rendendoli disponibili anche a chi non ha la possibilità di navigare su Internet. Come procedere? Le possibilità sono diverse. Assodato che il CICAP non avrebbe i mezzi per farlo di tasca propria, potremmo aprire una sottoscrizione tra gli abbonati, così come facemmo nel 2000 per acquistare la sede del CICAP a Padova. Questa volta, naturalmente, la somma da raccogliere sarebbe decisamente inferiore: se volessimo regalare un abbonamento a S&P alle biblioteche nei 100 capoluoghi d'Italia, per esempio, dovremmo raccogliere 3.500 euro, una cifra tutto sommato bassa per un progetto così ambizioso.
Ma qui sorgono i primi problemi. Poiché ogni capoluogo ha, in genere, più di una biblioteca, a chi regaliamo l'abbonamento? Lasciamo che siano i lettori a suggerire la biblioteca a cui vogliono regalarlo, oppure decidiamo noi? Nel primo caso c'è il rischio di sovrapposizioni, magari più persone vogliono regalare un abbonamento alla stessa biblioteca; oppure, può darsi che ci vengano segnalate tante biblioteche in una stessa regione o zona d'Italia e nessuna in altre zone. Allora, forse sarebbe meglio se fosse il CICAP a indicare un primo obiettivo - la biblioteca centrale dei 100 capoluoghi - e provvedesse man mano a distribuire gli abbonamenti nelle varie città d'Italia, cercando di coprire adeguatamente tutto il territorio.
Come si diceva, in questo caso si tratterebbe di raccogliere solo 3.500 euro e per un anno, nei capoluoghi di tutta Italia, si potrebbe trovare la voce del CICAP. Ed ecco un nuovo problema. Noi regaliamo un anno di abbonamento, ma per gli anni a venire come facciamo? Non si può sperare che le biblioteche rinnovino da sole l'abbonamento, poiché sappiamo quanto limitati sono i loro fondi per spese non considerate indispensabili. Dunque, o decidiamo di regalare a queste biblioteche più di un anno, tre per esempio, portando la cifra da raccogliere a 10.500 euro, oppure ogni anno riproponiamo la raccolta fondi. Tra le due possibilità, la prima è più facilmente gestibile: la cifra da raccogliere non è esagerata e non si deve ripetere ogni anno un'impegnativa campagna di raccolta fondi che potrebbe anche non dare sempre i suoi frutti.
E c'è anche un'altra questione. D'accordo fornire le biblioteche principali dei 100 capoluoghi, ma le altre città e paesi d'Italia? La risposta, naturalmente, è che da qualche parte bisogna pur iniziare e che fornire migliaia di abbonamenti è sicuramente più difficile che fornirne 100.
Però, tanto a questo problema come ai precedenti, potrebbero esserci risposte diverse da quelle che vi ho proposto io. Ed è per questo che ho deciso di inaugurare questa nuova pagina di S&P, dedicata al CICAP, al suo lavoro e alle sue iniziative, sottoponendovi proprio questo progetto. Mi piacerebbe ricevere i vostri commenti e le vostre idee, magari tra di voi c'è qualcuno che ha una soluzione brillante a cui nessuno di noi ha ancora pensato. Scrivetemi a: [email protected].
Ma qui sorgono i primi problemi. Poiché ogni capoluogo ha, in genere, più di una biblioteca, a chi regaliamo l'abbonamento? Lasciamo che siano i lettori a suggerire la biblioteca a cui vogliono regalarlo, oppure decidiamo noi? Nel primo caso c'è il rischio di sovrapposizioni, magari più persone vogliono regalare un abbonamento alla stessa biblioteca; oppure, può darsi che ci vengano segnalate tante biblioteche in una stessa regione o zona d'Italia e nessuna in altre zone. Allora, forse sarebbe meglio se fosse il CICAP a indicare un primo obiettivo - la biblioteca centrale dei 100 capoluoghi - e provvedesse man mano a distribuire gli abbonamenti nelle varie città d'Italia, cercando di coprire adeguatamente tutto il territorio.
Come si diceva, in questo caso si tratterebbe di raccogliere solo 3.500 euro e per un anno, nei capoluoghi di tutta Italia, si potrebbe trovare la voce del CICAP. Ed ecco un nuovo problema. Noi regaliamo un anno di abbonamento, ma per gli anni a venire come facciamo? Non si può sperare che le biblioteche rinnovino da sole l'abbonamento, poiché sappiamo quanto limitati sono i loro fondi per spese non considerate indispensabili. Dunque, o decidiamo di regalare a queste biblioteche più di un anno, tre per esempio, portando la cifra da raccogliere a 10.500 euro, oppure ogni anno riproponiamo la raccolta fondi. Tra le due possibilità, la prima è più facilmente gestibile: la cifra da raccogliere non è esagerata e non si deve ripetere ogni anno un'impegnativa campagna di raccolta fondi che potrebbe anche non dare sempre i suoi frutti.
E c'è anche un'altra questione. D'accordo fornire le biblioteche principali dei 100 capoluoghi, ma le altre città e paesi d'Italia? La risposta, naturalmente, è che da qualche parte bisogna pur iniziare e che fornire migliaia di abbonamenti è sicuramente più difficile che fornirne 100.
Però, tanto a questo problema come ai precedenti, potrebbero esserci risposte diverse da quelle che vi ho proposto io. Ed è per questo che ho deciso di inaugurare questa nuova pagina di S&P, dedicata al CICAP, al suo lavoro e alle sue iniziative, sottoponendovi proprio questo progetto. Mi piacerebbe ricevere i vostri commenti e le vostre idee, magari tra di voi c'è qualcuno che ha una soluzione brillante a cui nessuno di noi ha ancora pensato. Scrivetemi a: [email protected].