L’arte di pensare

Sherlock Holmes. Che cosa vi fa venire in mente questo nome? A me, istantaneamente, evoca un cervello straordinario e capacità fuori dal comune di ragionamento e di deduzione. Capacità che, proprio per la loro straordinarietà, hanno reso immortale il personaggio creato da Arthur Conan Doyle più di un secolo fa. Prendiamo la prima occasione in cui Holmes e il dottor Watson si incontrano, nel primo romanzo della serie, Uno studio in rosso:

«Dottor Watson, il signor Sherlock Holmes» disse Stamford, incaricandosi delle presentazioni.
«Piacere,» disse lui cordiale, stringendomi la mano con una vigoria insospettata. «Vedo che è stato in Afghanistan.»
«Come diavolo fa a saperlo?» domandai stupefatto.
«Lasciamo perdere,» fece lui, con una risatina.

È il primissimo esempio in cui vediamo Holmes d[...]






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