Ignari del fatto che i "nodi radianti" di cui parla la bioarchitcttura (v. S&P. n. 12 anno IV) siano un'invenzione della fantasia, il sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, e la sua giunta hanno stanziato sette milioni e mezzo per uno "studio con mappatura della radianza elettromagnetica in edifici adibiti a servizi comunali per l'infanzia, finalizzato a prevenire e limitare i danni alla salute prodotti da un elevato assorbimento delle radiazioni, causato da sosta prolungata in corrispondenza dei nodi radianti [...]" (delibera comunale n. 179, 3/2/1997). Affidato al bioarchitetto Fosco Firmati rilevamento delle presunte anomalie geologiche il lavoro sarà completato da successiva fase di scherma dei locali considerati a rischio per la salute dei piccoli.
I nodi radianti (meglio conosciuti come "nodi di Hartmann"), a detta di bioarchitetti e colleghi rabdomanti, corrisponderebbero ai punti di intersezione di linee V che, distanziate l'una dall'altra di circa due metri, attraverserebbero la Terra perpendicolarmente formando una griglia. La prova dell'esistenza di questi nodi (considerati in grado di provocare danni alla salute che vanno da semplici mal di testa a gravissime leucemie) sarebbe il fatto che i rabdomanti riescono a trovarli grazie alle loro facoltà di sensitivi.
Come credenziali, Firmati vanta precedenti rilevamenti di nodi svolti su incarico di enti pubblici ad Arezzo e a Grosseto. Dà inoltre una dimostrazione pratica delle sue capacità rilevando presunte anomalie nell'ufficio del sindaco, convincendolo a spostare un divano e a fissare lo schermo del computer in un certo modo.
Prende forma una lettera del CICAP inviata al primo cittadino in cui si lo si invita a prendere coscienza del carattere pseudo-scientifico e quindi dell'inutilità dell'iniziativa. Raggiunto anche per via telefonica, il sindaco ringrazia per le informazioni e promette di bloccare, almeno per il momento, i finanziamenti di questo studio, in attesa di approfondimenti scientifici della questione.
Firmati continua intanto la sua campagna contro i nodi invisibili: il 18 marzo tiene una conferenza all'istituto Tecnico Monna Agnese, intitolata: "Campi magnetici naturali ed elettromagnetici artificiali e i loro effetti sulla salute". Alla conferenza, organizzata nell'ambito della settimana scientifica (!), Firmati spiega che nel Minnesota la rete di Hartmann sarebbe stata addirittura fotografata; fa un'ampia panoramica sui poteri dei rabdomanti; proietta un lucido con una sagoma umana, qualche punto segnato in corrispondenza di gola, incavo del gomito, incavo del ginocchio e pianta del piede, e dichiara che "anche i medici dicono" che in corrispondenza di quei punti ci sono i "recettori sensibili, che appena entrano in un campo magnetico entrano in fibrillazione". Il bioarchitetto espone considerazioni assai poco chiare su scale e grandezze: confonde i campi magnetostatici terrestri con le onde elettromagnetiche provenienti da impianti artificiali. Alle obiezioni di alcuni docenti di fisica presenti, che gli fanno notare come la sua terminologia sia inconcludente e superficiale, dice che "non è un fisico, e che qualche inesattezza tecnica gli può sfuggire". In conclusione, sbotta che qui si sta parlando di singole convinzioni personali, che se uno non ci vuole credere è liberissimo di farlo, purché rispetti gli altri. Il millantato fenomeno misurabile sotto gli occhi di tutti viene finalmente presentato per quello che è: una credenza personale.
Quando gli viene chiesto che direzione e verso abbiano queste linee di forza del campo, proclama che il campo magnetico terrestre è radiale e proviene dal centro della Terra e quindi le linee sono verticali uscenti dal piano del suolo. insomma, l'uscita pubblica di Firmati non fa che smascherare la sua incompetenza riguardo alla materia che pretende di insegnare. Eppure, quando si presenta come un esperto di misure di natura fisica, non solo i singoli, ma addirittura gli enti pubblici ci cascano, col risultato di allarmare inutilmente le persone e sprecare denaro Pubblico.