“Detto da noi” è la rubrica di interviste ai responsabili delle iniziative CICAP, nata per fare il punto sulle tante iniziative che portiamo avanti e che non sempre sono note a tutti, ma anche per far conoscere al pubblico tutti coloro che con il loro impegno quotidiano, quasi sempre a titolo volontario, portano avanti la nostra associazione.
Oggi parliamo con Francesca Guizzo, supervisore legale del CICAP.
Francesca Guizzo, laureata a Padova in giurisprudenza, oggi svolge la funzione di Notaio in Jesolo.
Sostiene il CICAP sin dal lontano 1990 quando l'associazione aveva poco meno di un anno di vita.
Nel 1995 fonda con Marino Franzosi il gruppo veneto del CICAP continuando a collaborare con l'associazione sia a livello locale che a livello nazionale.
Attualmente è socio effettivo del CICAP e componente del Consiglio Direttivo.
Quali sono i tuoi compiti come supervisore legale del CICAP? Come è iniziata questa collaborazione?
Collaboro nel CICAP da un trentennio. Poiché sono stata nominata Notaio ed iscritta nel Ruolo del Distretto Notarile di Venezia nel marzo 2004, metto a disposizione del CICAP la mia competenza in materia giuridica per tutte le fattispecie che vi possono rientrare ed in particolare per quelle che attengono all'assetto organizzativo e al funzionamento delle associazioni senza scopo di lucro com'è il CICAP.
Da alcuni anni il CICAP è diventato Associazione di Promozione Sociale e ha acquisito la possibilità di ricevere il cinque per mille. Quali sono le conseguenze più importanti di questa trasformazione dal punto di vista giuridico?
Dal punto di vista giuridico l'associazione dovrà rispettare i requisiti stabiliti, prima dalla legge speciale ed ora dal Codice del Terzo Settore, per poter mantenere la qualifica di APS e le agevolazioni previste.
Ciò ha comportato nel tempo la necessità di adeguare lo statuto dell'associazione alla normativa via via vigente, salvaguardando comunque le caratteristiche organiche del CICAP funzionali al rigore dell'attività di divulgazione scientifica che svolge. Criteri irrinunciabili continuano ad essere: lo scopo di utilità sociale, l'assenza di fini di lucro, la non distribuibilità (diretta o indiretta) di eventuali avanzi di esercizio, l'obbligo di devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento dell'associazione.
Qual è a tuo parere l'aspetto più importante dell'attività del CICAP?
Avvicinare le persone (in particolare i giovani) al mondo e al metodo scientifico, alla cultura scientifica in generale trasmettendo l'importanza del pensiero critico.
Tra tutte le iniziative nazionali che ha realizzato il CICAP negli anni, di quale sei personalmente più soddisfatta? E a livello locale?
Dalla sua nascita moltissime sono state le iniziative meritevoli, sia a livello nazionale che a livello locale. Tutte, grandi o piccole, hanno concorso alla diffusione del pensiero critico e alla crescita dell'associazione: dalle conferenze tenute a livello locale, ai congressi nazionali, dalle pubblicazioni (riviste, quaderni ecc) agli interventi nelle scuole, dall'organizzazione di corsi di formazione all'utilizzo dei diversi canali di comunicazione.
Il CICAP Fest che quest'anno si svolgerà nella sua seconda edizione a Padova, a mio avviso rappresenta un risultato importantissimo che il CICAP ha raggiunto: attraverso la collaborazione dell'Università e delle Amministrazioni locali esso coinvolgerà in sole tre giornate un numero enorme di persone (mai raggiunto con altre iniziative), che avranno l’opportunità di conoscere il CICAP, avvicinarsi al mondo scientifico divertendosi e accrescendo la propria conoscenza.
Un altro obiettivo importantissimo lo si è raggiunto, a mio avviso, anche con riferimento alle scuole e alle attività di formazione degli insegnanti che potranno essere esercitate in futuro attraverso l'accreditamento al MIUR. I giovani sono il futuro ed è a loro che il CICAP dovrà guardare con particolare attenzione.
Che cosa ti ha insegnato l'esperienza nell'associazione?
Moltissimo, non solo dal punto di vista della conoscenza e della cultura scientifica. La condivisione degli obiettivi del CICAP, dei suoi scopi e la consapevolezza della loro utilità per una crescita culturale della società in cui viviamo ed essere parte attiva di questo processo fin dalla sua nascita, mi hanno dato l'opportunità e il privilegio di conoscere, incontrare e apprezzare molte persone di grande spessore, intellettivo, culturale ed umano.
Ho imparato tanto dalla collaborazione con gli altri per il conseguimento di uno scopo comune.
Molto mi hanno insegnato la tenacia e l'impegno di quei pochi che all'inizio hanno dedicato gran parte della propria vita a porre le basi per un'associazione che ora può vantare il sostegno, la collaborazione e l'impegno di molti. Di strada ne è stata fatta tanta e tanta ancora se ne farà grazie all’impegno di tutti coloro che, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie energie, continuano a dare il loro prezioso apporto nel rispetto dello spirito dell'associazione.
Quali obiettivi vedi per il CICAP in futuro, a breve e a lungo termine?
Sicuramente la scuola. Dagli insegnanti agli studenti di ogni ordine e grado. Diverse iniziative sono già state svolte e molte altre potranno concretizzarsi. Ciò richiederà un lavoro impegnativo e difficile ma la sfida il CICAP l'ha già fatta propria.
Oggi parliamo con Francesca Guizzo, supervisore legale del CICAP.
Francesca Guizzo, laureata a Padova in giurisprudenza, oggi svolge la funzione di Notaio in Jesolo.
Sostiene il CICAP sin dal lontano 1990 quando l'associazione aveva poco meno di un anno di vita.
Nel 1995 fonda con Marino Franzosi il gruppo veneto del CICAP continuando a collaborare con l'associazione sia a livello locale che a livello nazionale.
Attualmente è socio effettivo del CICAP e componente del Consiglio Direttivo.
Quali sono i tuoi compiti come supervisore legale del CICAP? Come è iniziata questa collaborazione?
Collaboro nel CICAP da un trentennio. Poiché sono stata nominata Notaio ed iscritta nel Ruolo del Distretto Notarile di Venezia nel marzo 2004, metto a disposizione del CICAP la mia competenza in materia giuridica per tutte le fattispecie che vi possono rientrare ed in particolare per quelle che attengono all'assetto organizzativo e al funzionamento delle associazioni senza scopo di lucro com'è il CICAP.
Da alcuni anni il CICAP è diventato Associazione di Promozione Sociale e ha acquisito la possibilità di ricevere il cinque per mille. Quali sono le conseguenze più importanti di questa trasformazione dal punto di vista giuridico?
Dal punto di vista giuridico l'associazione dovrà rispettare i requisiti stabiliti, prima dalla legge speciale ed ora dal Codice del Terzo Settore, per poter mantenere la qualifica di APS e le agevolazioni previste.
Ciò ha comportato nel tempo la necessità di adeguare lo statuto dell'associazione alla normativa via via vigente, salvaguardando comunque le caratteristiche organiche del CICAP funzionali al rigore dell'attività di divulgazione scientifica che svolge. Criteri irrinunciabili continuano ad essere: lo scopo di utilità sociale, l'assenza di fini di lucro, la non distribuibilità (diretta o indiretta) di eventuali avanzi di esercizio, l'obbligo di devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento dell'associazione.
Qual è a tuo parere l'aspetto più importante dell'attività del CICAP?
Avvicinare le persone (in particolare i giovani) al mondo e al metodo scientifico, alla cultura scientifica in generale trasmettendo l'importanza del pensiero critico.
Tra tutte le iniziative nazionali che ha realizzato il CICAP negli anni, di quale sei personalmente più soddisfatta? E a livello locale?
Dalla sua nascita moltissime sono state le iniziative meritevoli, sia a livello nazionale che a livello locale. Tutte, grandi o piccole, hanno concorso alla diffusione del pensiero critico e alla crescita dell'associazione: dalle conferenze tenute a livello locale, ai congressi nazionali, dalle pubblicazioni (riviste, quaderni ecc) agli interventi nelle scuole, dall'organizzazione di corsi di formazione all'utilizzo dei diversi canali di comunicazione.
Il CICAP Fest che quest'anno si svolgerà nella sua seconda edizione a Padova, a mio avviso rappresenta un risultato importantissimo che il CICAP ha raggiunto: attraverso la collaborazione dell'Università e delle Amministrazioni locali esso coinvolgerà in sole tre giornate un numero enorme di persone (mai raggiunto con altre iniziative), che avranno l’opportunità di conoscere il CICAP, avvicinarsi al mondo scientifico divertendosi e accrescendo la propria conoscenza.
Un altro obiettivo importantissimo lo si è raggiunto, a mio avviso, anche con riferimento alle scuole e alle attività di formazione degli insegnanti che potranno essere esercitate in futuro attraverso l'accreditamento al MIUR. I giovani sono il futuro ed è a loro che il CICAP dovrà guardare con particolare attenzione.
Che cosa ti ha insegnato l'esperienza nell'associazione?
Moltissimo, non solo dal punto di vista della conoscenza e della cultura scientifica. La condivisione degli obiettivi del CICAP, dei suoi scopi e la consapevolezza della loro utilità per una crescita culturale della società in cui viviamo ed essere parte attiva di questo processo fin dalla sua nascita, mi hanno dato l'opportunità e il privilegio di conoscere, incontrare e apprezzare molte persone di grande spessore, intellettivo, culturale ed umano.
Ho imparato tanto dalla collaborazione con gli altri per il conseguimento di uno scopo comune.
Molto mi hanno insegnato la tenacia e l'impegno di quei pochi che all'inizio hanno dedicato gran parte della propria vita a porre le basi per un'associazione che ora può vantare il sostegno, la collaborazione e l'impegno di molti. Di strada ne è stata fatta tanta e tanta ancora se ne farà grazie all’impegno di tutti coloro che, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie energie, continuano a dare il loro prezioso apporto nel rispetto dello spirito dell'associazione.
Quali obiettivi vedi per il CICAP in futuro, a breve e a lungo termine?
Sicuramente la scuola. Dagli insegnanti agli studenti di ogni ordine e grado. Diverse iniziative sono già state svolte e molte altre potranno concretizzarsi. Ciò richiederà un lavoro impegnativo e difficile ma la sfida il CICAP l'ha già fatta propria.