Come ormai saprete dal 13 al 15 settembre, a Padova, si terrà il CICAP Fest, che quest’anno ha tra i suoi temi due importanti anniversari: i 50 anni dalla missione Apollo 11 e quindi dal primo essere umano sulla Luna e i 500 dalla morte di Leonardo da Vinci.
Per presentare al pubblico questi temi, e sempre a Padova, si è tenuto il ciclo di conferenze "Aspettando il CICAP Fest", integrato nella prima edizione del Galileo Festival - Settimana della scienza e dell’innovazione , ha portato nella città veneta quattro esperti per quattro serate all’insegna della curiosità, per anticipare l’edizione 2019 del nostro Fest.
Si è cominciato lunedì 6 maggio con David Puente, giornalista e “cacciatore di bufale”, che ha accompagnato una nutrita Sala Paladin, a Palazzo Moroni, in un viaggio tra fake news, bufale e inganni.
Partendo dagli esempi più noti, dalle scie chimiche alla male interpretata tossicità del glifosato, Puente ha cercato di spiegare, e dimostrare, come nascono, si sviluppano e diffondono le bufale principalmente nei social media, spiegando nel contempo la differenza tra notizie false, contraffatte o fraintese.
Dopo la fine della conferenza, nella parte dedicata alle domande del pubblico, il debunker e redattore di Open ha avuto l’occasione di spiegare al pubblico uno dei punti principali del dibattito con chi ha idee diverse dalle nostre: bisogna sempre portare rispetto senza mai deridere o insultare, comportamenti nocivi, oltre che discutibli, nella sua (e nella nostra) esperienza.
Martedì 7, sempre in Sala Paladin è toccato allo storico amico e socio del CICAP: il giornalista e divulgatore Roberto Vanzetto, che ha disegnato una linea ideale dalla luna all’infinità dell’universo, passando dalla luna e attraversando stelle e galassie. Partendo dalla nascita della vita sulla terra Vanzetto ci ha portati a guardare prima in alto, verso il nostro satellite, invitando poi il pubblico ad ampliare il proprio spettro visivo (anche in senso letterale) per vedere le meraviglie del cosmo, capirne un po’ le leggi, e immaginare fino a dove si può arrivare.
Non è mancata l’attualità, con l’incredibile immagine del buco nero supermassivo di M87 da poco presentata.
Dal pubblico sono arrivate domande proprio sui buchi neri, la velocità della luce e moltissimi altri temi.
La luna è tornata come protagonista principale della terza serata, mercoledì 8 maggio, con Paolo Attivissimo, giornalista e curatore del sito “Il Disinformatico” come relatore, ancora una volta in Sala Paladin.
Ricorrendo quest'anno il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio della missione Apollo 11, non poteva mancare una serata dedicata all’evento e alle tesi alternative.
Attivissimo ci ha portato un’enorme quantità di immagini restaurate e in altissima definizione che l’hanno aiutato dapprima a raccontare la storia delle missioni Apollo, e successivamente a spiegare i vari punti visti come dubbi o nebulosi dai sostenitori delle tesi alternative.
Il pubblico non si è lasciato sfuggire l’occasione e ha riempito “Il Disinformatico” di domande, comprese richieste di spiegazioni da qualcuno non completamente convinto della tesi ufficiale.
Tra aneddoti personali - Attivissimo è appassionatissimo dell’argomento e ha avuto modo di conoscere molti dei diretti protagonisti - e racconti incredibilmente dettagliati, fino ad arrivare a parlare dei “gabinetti” delle missioni Apollo, sono volate quasi due ore, tra conferenza e domande.
L’ultima serata, di venerdì 10, si è svolta nell’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano, con Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e segretario nazionale del CICAP che ha concluso la rassegna con il protagonista dell’altro anniversario di cui parlavamo: Leonardo da Vinci.
Polidoro ci racconta la vita e la storia di Leonardo e del suo mito, ma soprattutto ci racconta il suo genio, anche nell’anticipare il pensiero scientifico che verrà poi più comunemente associato a Cartesio e Galileo un secolo dopo.
La serata è una carrellata di storia e storie sul genio vinciano, le sue opere e i suoi codici, che in più di un’occasione strappa qualche risata al pubblico, aiutando a capire quanto veramente conosciamo sull’autore della Gioconda e del Cenacolo, e quanto invece non conosciamo.
Lo spazio dedicato alle domande dal pubblico diventa un’occasione per approfondire ulteriormente quello che sappiamo su Leonardo e su quanto ci ha lasciato.
Dopo questo ciclo di conferenze in vista del CICAP Fest possiamo solo dire che se il buon giorno si vede dal mattino, sarà una gran bella giornata.
Per presentare al pubblico questi temi, e sempre a Padova, si è tenuto il ciclo di conferenze "Aspettando il CICAP Fest", integrato nella prima edizione del Galileo Festival - Settimana della scienza e dell’innovazione , ha portato nella città veneta quattro esperti per quattro serate all’insegna della curiosità, per anticipare l’edizione 2019 del nostro Fest.
Si è cominciato lunedì 6 maggio con David Puente, giornalista e “cacciatore di bufale”, che ha accompagnato una nutrita Sala Paladin, a Palazzo Moroni, in un viaggio tra fake news, bufale e inganni.
Partendo dagli esempi più noti, dalle scie chimiche alla male interpretata tossicità del glifosato, Puente ha cercato di spiegare, e dimostrare, come nascono, si sviluppano e diffondono le bufale principalmente nei social media, spiegando nel contempo la differenza tra notizie false, contraffatte o fraintese.
Dopo la fine della conferenza, nella parte dedicata alle domande del pubblico, il debunker e redattore di Open ha avuto l’occasione di spiegare al pubblico uno dei punti principali del dibattito con chi ha idee diverse dalle nostre: bisogna sempre portare rispetto senza mai deridere o insultare, comportamenti nocivi, oltre che discutibli, nella sua (e nella nostra) esperienza.
Martedì 7, sempre in Sala Paladin è toccato allo storico amico e socio del CICAP: il giornalista e divulgatore Roberto Vanzetto, che ha disegnato una linea ideale dalla luna all’infinità dell’universo, passando dalla luna e attraversando stelle e galassie. Partendo dalla nascita della vita sulla terra Vanzetto ci ha portati a guardare prima in alto, verso il nostro satellite, invitando poi il pubblico ad ampliare il proprio spettro visivo (anche in senso letterale) per vedere le meraviglie del cosmo, capirne un po’ le leggi, e immaginare fino a dove si può arrivare.
Non è mancata l’attualità, con l’incredibile immagine del buco nero supermassivo di M87 da poco presentata.
Dal pubblico sono arrivate domande proprio sui buchi neri, la velocità della luce e moltissimi altri temi.
La luna è tornata come protagonista principale della terza serata, mercoledì 8 maggio, con Paolo Attivissimo, giornalista e curatore del sito “Il Disinformatico” come relatore, ancora una volta in Sala Paladin.
Ricorrendo quest'anno il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio della missione Apollo 11, non poteva mancare una serata dedicata all’evento e alle tesi alternative.
Attivissimo ci ha portato un’enorme quantità di immagini restaurate e in altissima definizione che l’hanno aiutato dapprima a raccontare la storia delle missioni Apollo, e successivamente a spiegare i vari punti visti come dubbi o nebulosi dai sostenitori delle tesi alternative.
Il pubblico non si è lasciato sfuggire l’occasione e ha riempito “Il Disinformatico” di domande, comprese richieste di spiegazioni da qualcuno non completamente convinto della tesi ufficiale.
Tra aneddoti personali - Attivissimo è appassionatissimo dell’argomento e ha avuto modo di conoscere molti dei diretti protagonisti - e racconti incredibilmente dettagliati, fino ad arrivare a parlare dei “gabinetti” delle missioni Apollo, sono volate quasi due ore, tra conferenza e domande.
L’ultima serata, di venerdì 10, si è svolta nell’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano, con Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e segretario nazionale del CICAP che ha concluso la rassegna con il protagonista dell’altro anniversario di cui parlavamo: Leonardo da Vinci.
Polidoro ci racconta la vita e la storia di Leonardo e del suo mito, ma soprattutto ci racconta il suo genio, anche nell’anticipare il pensiero scientifico che verrà poi più comunemente associato a Cartesio e Galileo un secolo dopo.
La serata è una carrellata di storia e storie sul genio vinciano, le sue opere e i suoi codici, che in più di un’occasione strappa qualche risata al pubblico, aiutando a capire quanto veramente conosciamo sull’autore della Gioconda e del Cenacolo, e quanto invece non conosciamo.
Lo spazio dedicato alle domande dal pubblico diventa un’occasione per approfondire ulteriormente quello che sappiamo su Leonardo e su quanto ci ha lasciato.
Dopo questo ciclo di conferenze in vista del CICAP Fest possiamo solo dire che se il buon giorno si vede dal mattino, sarà una gran bella giornata.