È proprio vero che le pseudoscienze e il complottismo stanno dilagando sempre di più? Che cosa si può fare per contrastarle? Come possiamo imparare a difenderci dalla nostra naturale irrazionalità? Quali sono i modi più efficaci e più eticamente corretti per discutere con chi non condivide le nostre idee? Domande di grande attualità al primo incontro del corso per indagatori di misteri del CICAP, che si è tenuto sabato 12 e domenica 13 gennaio a Roma.
Hanno tentato di rispondere i docenti Vincenzo Crupi, Sergio Della Sala e Andrea Ferrero, insieme agli studenti, provenienti da tutta Italia, e agli organizzatori del CICAP Lazio, attraverso strumenti provenienti dalle neuroscienze, dall'epistemologia, dalla logica e dalla storia della scienza. Una discussione molto vivace che ha mostrato come non esistano facili soluzioni e sia necessario prima di tutto abbandonare la presunzione, studiare a fondo e mantenersi aggiornati per affrontare il problema seriamente, ma in cui non sono mancati i momenti di divertimento, come un "compito in classe" che ha dimostrato la difficoltà nel riconoscere le fake news e un'accesissima discussione su tassisti, incidenti notturni testimoni inattendibili, tra criminologia e calcolo della probabilità.
Molta curiosità e molti spunti che avrebbero potuto facilmente riempire un altro weekend di discussioni, ma questo era solo l'antipasto: il corso del CICAP proseguirà con altri sei incontri fino a giugno. Prossimo appuntamento il 2-3 febbraio: si parlerà di "ferri del mistero", gli strumenti concettuali del metodo scientifico, con Luca Antonelli, Stefano Bagnasco e Marco Ciardi.
Hanno tentato di rispondere i docenti Vincenzo Crupi, Sergio Della Sala e Andrea Ferrero, insieme agli studenti, provenienti da tutta Italia, e agli organizzatori del CICAP Lazio, attraverso strumenti provenienti dalle neuroscienze, dall'epistemologia, dalla logica e dalla storia della scienza. Una discussione molto vivace che ha mostrato come non esistano facili soluzioni e sia necessario prima di tutto abbandonare la presunzione, studiare a fondo e mantenersi aggiornati per affrontare il problema seriamente, ma in cui non sono mancati i momenti di divertimento, come un "compito in classe" che ha dimostrato la difficoltà nel riconoscere le fake news e un'accesissima discussione su tassisti, incidenti notturni testimoni inattendibili, tra criminologia e calcolo della probabilità.
Molta curiosità e molti spunti che avrebbero potuto facilmente riempire un altro weekend di discussioni, ma questo era solo l'antipasto: il corso del CICAP proseguirà con altri sei incontri fino a giugno. Prossimo appuntamento il 2-3 febbraio: si parlerà di "ferri del mistero", gli strumenti concettuali del metodo scientifico, con Luca Antonelli, Stefano Bagnasco e Marco Ciardi.