Francesco Grassi, ingegnere elettronico e sperimentatore del CICAP, ha rivelato al XII Convegno Nazionale del Comitato che si è chiuso ieri a Volterra, di aver realizzato il famoso cerchio nel grano di Poirino 2011, conosciuto in tutto il mondo come il cerchio di Enki Ea, perché si credeva contenesse un messaggio lasciato dall’extraterrestre il cui nome è legato anche alla profezia della fine del mondo nel 2012. Nella notte fra il 18 e il 19 giugno 2011 Grassi, insieme ad altri sei ricercatori del CICAP, ha creato questa formazione con lo scopo di studiare le reazioni degli appassionati di cerchi nel grano ad una serie di indizi, in parte voluti, in parte casuali, presenti nel disegno.
L’esperimento è pienamente riuscito, infatti nessuno si è interrogato sull’origine del cerchio. In compenso in tutto il mondo sono fiorite le interpretazioni sui presunti messaggi che sarebbero contenuti nella formazione. Qualcuno ha suggerito dei collegamenti con il surriscaldamento globale, altri hanno collegato il numero dei ciuffi di vegetazione non abbattuti con le coordinate geografiche di una località somala afflitta dal problema della siccità. Qualcuno ha persino visto nel disegno una rappresentazione simbolica delle costellazioni. “Credo che questo esperimento dimostri bene il processo di costruzione della credenza circa l’origine non umana dei cerchi nel grano. Da questo punto di vista, l’esperimento continua” ha detto Grassi concludendo il suo intervento e invitando tutti a confrontare le interpretazioni passate e future del cerchio di Poirino 2011.
Tutti i dettagli sulla vicenda sono raccontati da Francesco Grassi nel libro Cerchi nel grano: Tracce d’intelligenza (STES Editore) in imminente uscita. Il sito dell’autore è www.francescograssi.com.
CICAP Casella postale 847, 35100 Padova - tel. e fax 049-686870 - www.cicap.org - www.queryonline.it e-mail: [email protected] Ufficio Stampa Grandi e Associati Simone Del Vecchio ([email protected]) 333-9669042
L’esperimento è pienamente riuscito, infatti nessuno si è interrogato sull’origine del cerchio. In compenso in tutto il mondo sono fiorite le interpretazioni sui presunti messaggi che sarebbero contenuti nella formazione. Qualcuno ha suggerito dei collegamenti con il surriscaldamento globale, altri hanno collegato il numero dei ciuffi di vegetazione non abbattuti con le coordinate geografiche di una località somala afflitta dal problema della siccità. Qualcuno ha persino visto nel disegno una rappresentazione simbolica delle costellazioni. “Credo che questo esperimento dimostri bene il processo di costruzione della credenza circa l’origine non umana dei cerchi nel grano. Da questo punto di vista, l’esperimento continua” ha detto Grassi concludendo il suo intervento e invitando tutti a confrontare le interpretazioni passate e future del cerchio di Poirino 2011.
Tutti i dettagli sulla vicenda sono raccontati da Francesco Grassi nel libro Cerchi nel grano: Tracce d’intelligenza (STES Editore) in imminente uscita. Il sito dell’autore è www.francescograssi.com.
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