In attesa del convegno nazionale di ottobre, e naturalmente della fine del mondo prevista per fine anno, è il momento di annotare gli eventi della bella stagione... Ogni gruppo locale ne proporrà alcuni, ma l’invito è come sempre quello di consultare i siti regionali (es. www.cicap.org/toscana ) o scrivere al Coordinatore o all’Antenna più vicini.
Dopo l’appuntamento di novembre a Torino, avevamo anticipato che il 17 febbraio si sarebbe svolta la quarta giornata antisuperstizione, e che la novità di quest’anno sarebbero stati i flashmob: così è stato. Essere superstiziosi “porta male”: questo il messaggio che le tante iniziative in campo hanno portato un po’ ovunque in Italia, suscitando l’interesse anche di giornali ed emittenti radiotelevisive, sia locali che nazionali.
L’evento ha avuto quindi una buona risonanza mediatica. I gruppi che si sono radunati per i flashmob hanno indossato rigorosamente i colori viola e nero, e sono stati accomunati dall’uso di maschere da gatto nere, disegnate dalla bravissima Alessandra Carrer.
Nel resoconto del gruppo Lombardo l’evento di Milano è raccontato così: «Un mimo nero solleva uno scheletro: stanno girando una inquietante scena di un film horror? No, sono le 18.30 e questo è il segnale per coprirsi il volto con la maschera e procedere con il rito. “Superstizione, non è vero e non ci credo!”, gridiamo all’unisono per poi gettarci a terra di fianco al toro, davanti agli occhi stupiti dei passanti. Un finale a dir poco teatrale: la morte della superstizione». Come racconta Giuliana Galati, nel resoconto dell’evento pugliese: «Le maschere da gatto nero, poi, davano un bell'impatto visivo e scenografico e hanno incuriosito tantissimo i passanti».
Oltre ai flashmob si sono svolte conferenze e cene...Speriamo quindi che anche questa giornata sia stata utile a diffondere il pensiero critico e una sana riflessione sul tema delle superstizioni.
Qualche rimpianto? Quest’anno “a sud del Tevere” la partecipazione alla giornata antisuperstizione è stata minore che in passate edizioni. A parte Roma, soltanto la città di Bari è stata sede di un evento. Come sappiamo bene, tutte le attività del CICAP sono portate avanti da volontari, che dedicano all’associazione il proprio tempo libero; non sempre quindi si riesce a fare tutto. Speriamo tuttavia di veder tornare attive le regioni del Sud, e che ai gruppi esistenti (Sicilia, Puglia, Sardegna) possano aggiungersene di nuovi. Un annoso problema? Ne riparleremo!
Dopo l’appuntamento di novembre a Torino, avevamo anticipato che il 17 febbraio si sarebbe svolta la quarta giornata antisuperstizione, e che la novità di quest’anno sarebbero stati i flashmob: così è stato. Essere superstiziosi “porta male”: questo il messaggio che le tante iniziative in campo hanno portato un po’ ovunque in Italia, suscitando l’interesse anche di giornali ed emittenti radiotelevisive, sia locali che nazionali.
L’evento ha avuto quindi una buona risonanza mediatica. I gruppi che si sono radunati per i flashmob hanno indossato rigorosamente i colori viola e nero, e sono stati accomunati dall’uso di maschere da gatto nere, disegnate dalla bravissima Alessandra Carrer.
Nel resoconto del gruppo Lombardo l’evento di Milano è raccontato così: «Un mimo nero solleva uno scheletro: stanno girando una inquietante scena di un film horror? No, sono le 18.30 e questo è il segnale per coprirsi il volto con la maschera e procedere con il rito. “Superstizione, non è vero e non ci credo!”, gridiamo all’unisono per poi gettarci a terra di fianco al toro, davanti agli occhi stupiti dei passanti. Un finale a dir poco teatrale: la morte della superstizione». Come racconta Giuliana Galati, nel resoconto dell’evento pugliese: «Le maschere da gatto nero, poi, davano un bell'impatto visivo e scenografico e hanno incuriosito tantissimo i passanti».
Oltre ai flashmob si sono svolte conferenze e cene...Speriamo quindi che anche questa giornata sia stata utile a diffondere il pensiero critico e una sana riflessione sul tema delle superstizioni.
Qualche rimpianto? Quest’anno “a sud del Tevere” la partecipazione alla giornata antisuperstizione è stata minore che in passate edizioni. A parte Roma, soltanto la città di Bari è stata sede di un evento. Come sappiamo bene, tutte le attività del CICAP sono portate avanti da volontari, che dedicano all’associazione il proprio tempo libero; non sempre quindi si riesce a fare tutto. Speriamo tuttavia di veder tornare attive le regioni del Sud, e che ai gruppi esistenti (Sicilia, Puglia, Sardegna) possano aggiungersene di nuovi. Un annoso problema? Ne riparleremo!