E' iniziato il Corso per indagatori: il racconto di un corsista

Durante una delle tante sere passate a casa, dopo aver messo a letto le bimbe, mi è capitato quasi per caso di finire a navigare col mio tablet sul sito del CICAP. Il CICAP… Ma quando ne ho sentito parlare la prima volta? Ero un ragazzino, non ancora adolescente e dicevo che da grande avrei voluto fare l’”inventore di scienza”.

Guardavo regolarmente le puntate di Quark; Piero Angela era il mio mito, sapeva insegnare con parole semplici come funziona il mondo. Ebbene, per primo in Italia ha cominciato a parlare dei fenomeni paranormali già nel 1978 e poi dal 1989 (anno di nascita del CICAP) ha dato spazio a questi ragazzi che, con il rigore e la forza del metodo scientifico, hanno iniziato ad analizzare senza pregiudizi e senza preconcetti fenomeni apparentemente inspiegabili.

Passano un sacco di anni durante i quali mi dimentico quasi completamente del CICAP (faccio in tempo a diplomarmi, laurearmi, iniziare a lavorare, mettere su famiglia e ad assistere alla nascita delle mie due splendide bimbe) e, come dicevo all’inizio di questo articolo, quasi per caso finisco sul sito del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).

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Ohibò! Ma tengono anche un corso… Perbacco!! Il titolo è intrigante: “I ferri del mistero” ma veramente mi potranno insegnare come si indaga sui fenomeni paranormali? Sono proprio curioso di vedere se riuscirò ad acquisire strumenti e metodi per comprendere, indagare e conoscere meglio fenomeni incredibili, misteri ed enigmi storici. Il corso comincia tra pochi giorni… Ci sarà ancora posto? Sì! Sono fortunato! Chiamo e mi iscrivo, curioso di conoscere questi personaggi e di sentire cosa mi possono insegnare.

Il corso si tiene in un agriturismo improbabile, ad un km dall’autostrada e compresso dietro una zona industriale. L’agriturismo però è inaspettatamente accogliente, a ridosso dell’argine del Brenta. I gestori sono simpatici e gentili. Arrivo sul posto con largo anticipo, e comincio a conoscere i primi docenti CICAP.

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Luigi Garlaschelli.
Per primo incontro Luigi Garlaschelli, chimico dell’università di Pavia ed uno dei massimi esperti mondiali della Sindone. Non ha tenuto lezioni in questo fine settimana, ma ha voluto comunque essere presente al battesimo del decimo corso per indagatori del mistero.

E poi Stefano Bagnasco, persona brillante che riesce a rendere interessante e comprensibile al volgo la formula della distribuzione binomiale ed altre amenità matematiche. Ricercatore all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, mi ha colpito per la sua capacità di catturare l’attenzione della platea e di improvvisare battute, rendendo tutto più leggero e divertente.

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Andrea Ferrero e Marta Annunziata.
Ho poi avuto il piacere di conoscere Marta Annunziata, coordinatrice del gruppo CICAP piemontese. Laureata in biotecnologie, l’età anagrafica ci dice che è giovanissima ma l’esperienza sul campo, analoga a quella di membri ben più anziani, ci fa capire che in questa ragazza l’entusiasmo e la curiosità per la materia sono ai massimi livelli.

Tra i docenti ho conosciuto anche Andrea Ferrero, che ci ha deliziato con ardite disquisizioni sui carboni ardenti: da suggerimenti derivanti dalla sua esperienza diretta (il famoso esperimento riproduttivo) fino a informazioni precisiSSime sul periodo migliore dell’anno per camminare sui carboni ardenti, temperature dei piedi e dei carboni prima e dopo la “bruciante” esperienza, lunghezza massima “consigliata” della distesa rovente.

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Marco Morocutti.
Marco Morocutti non era tra i docenti della prima lezione, ma ha voluto comunque esserci. Esperto di audio e di elettronica, ha intrattenuto gli alunni con alcuni divertenti messaggi preregistrati che annunciavano la cena, le pause o il riprendere dei lavori.

Le lezioni si sono tenute in una atmosfera molto cordiale ed informale. Ho capito che il CICAP prende molto più sul serio di me l’eventualità che qualche fenomeno paranormale possa esistere (io spesso sono portato a pensare che siano tutte ...).

Mi hanno fatto capire che mi sbaglio. Me lo hanno fatto capire grazie al rigore scientifico con cui approcciano i fenomeni che si trovano a controllare. Me lo hanno fatto capire grazie al fatto che ogni loro indagine nasce senza preconcetti. Me lo hanno fatto capire perché, come dicono Bagnasco, Ferrero e la Mautino nel loro libro “Sulla scena del mistero”: Ma se in tutto questo tempo non è mai stato trovato un vero evento paranormale, vale davvero la pena di continuare a cercare? Secondo noi sì, perché quando indaghiamo un mistero, anche se non ci imbattiamo in un fenomeno inspiegabile, possiamo imparare lo stesso un sacco di cose interessanti.

La mia sensazione è stata quella di avere davanti a me degli esperti a livello mondiale, con tantissime idee, una grandissima passione ma pochissimi mezzi a disposizione. La scienza non è noiosa e non lo sono nemmeno gli scienziati. A conferma di ciò vi mostro il logo, che fa capire molto su questa associazione.

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Stefano Bagnasco.
A prima vista niente di strano ma, se guardate meglio, il logo nasconde una illusione ottica, denominata Griglia di Hermann". Focalizzando la propria attenzione sui quadratini scuri si ha l'impressione che, all'intersezione delle linee bianche, siano presenti delle "ombre". E' un po' come succede con i fenomeni paranormali: non tutto ciò che sembra esserci esiste in realtà. Inoltre, non si riesce mai a vedere direttamente una di queste ombre, la si può notare solo con la coda dell'occhio: appena si focalizza l'attenzione su un punto l'ombra scompare. Il che sembra ricalcare un altra caratteristica tipica dei fenomeni paranormali: quando i controlli sono zero i fenomeni salgono a cento, quando i controlli sono cento i fenomeni scendono a zero.

Purtroppo a fare il docente CICAP non ci si arricchisce di vil pecunia ma solo nello spirito. E’ con amarezza che devo constatare che chi di professione mistifica la realtà ha molto più seguito di pubblico e molti più mezzi rispetto a chi ricerca la verità. Io credo che i più famosi divulgatori di misteri (che vendono centinaia di migliaia di copie dei loro libri e sono seguiti da milioni di persone in televisione) in realtà sappiano benissimo di raccontare scemenze e falsità ma che lo facciano perché in questo modo guadagnano notorietà ed un sacco di soldi. Io spero che col tempo tali personaggi abbiano sempre meno seguito e che anzi vengano sempre più insegnati principi riassunti molto bene da una frase di Carl Sagan: «Penso che parte di ciò che alimenta la Scienza sia la sete di meraviglia. Io sostengo che ci sia molta più possibilità di meraviglia nella Scienza che nella pseudoscienza. E inoltre, in qualunque misura questo termine abbia significato, la Scienza ha l'ulteriore virtù, e non è irrilevante, di essere vera».

Bilancio: tornando a casa ho capito di essere un razionalista scettico molto più intransigente dei docenti CICAP, ma che forse il mio non è l’approccio giusto perché limita il dialogo ed il confronto con persone che la pensano diversamente da me (e che sono in ampia maggioranza).

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Sulla scena del mistero, di Bagnasco, Ferrero e Mautino.
Non vedo l’ora di frequentare anche gli altri appuntamenti del corso, nei quali si andrà più in dettaglio su altri temi importanti quali:

• Come funzionano i giornali. Come si diffondono le false notizie e le leggende urbane.
• A che cosa crediamo e perché, superstizioni e autoinganni.
• Come indagare enigmi storici
• Come si organizza un esperimento con: veggenti, rabdomanti, medium, guaritori e sensitivi in genere.
• Le medicine alternative: agopuntura e omeopatia.
• UFO, Crop Circles e paranormale "tecnologico"

Spero si riusciranno a fare anche sperimentazioni sul campo!

Vorrei concludere con una piccola recensione del libro “Sulla scena del Mistero”, di Stefano Bagnasco, Andrea Ferrero e Beatrice Mautino. Il libro fondamentalmente è un compendio dei concetti presentati nella prima lezione. Si potrebbe definire un trattato di epistemologia applicata ad esperienze reali:

• Insegna ad usare concetti quali il rasoio di Occam (A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire), l’imperativo categorico di Hyman (non bisogna cercare di spiegare qualcosa fino a quando non si è sicuri che questo qualcosa esista), Hume (metodo induttivo), Popper (metodo deduttivo).
• Applica le idee di Kuhn, Lakatos e Toraldo di Francia a fenomeni apparentemente inspiegabili (il triangolo delle bermuda, i rapimenti alieni, i cerchi nel grano, etc).
• Conclude svelando i meccanismi mentali che stanno dietro ai modi di ragionare dei complottisti e dei negazionisti, evidenziandone i punti deboli e suggerendo come replicare e controbattere.

Leonardo Avella

Alcuni link per approfondire:

James Randi parla a ted.com

Alcune frasi di Carl Sagan (in inglese)

Indagine critica sulla parapsicologia di Piero Angela nel 1978 - Parte 1

L’intera Playlist

Faq del CICAP

Il libro “Sulla Scena del Mistero”

Gli altri testi di riferimento del corso
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