Il primo di settembre il Sunday Telegraph riportava una notizia davvero sorprendente: alcuni ricercatori Finlandesi dell’ Università di Tampere, guidati da E. Podkletnov, stavano per pubblicare sull’importante rivista scientifica Journal of Physics uno studio sperimentale sull’antigravità. Nello studio si sostiene di aver misurato la diminuzione (fino a un massimo dello 0,3%) del peso di un oggetto posto al di sopra di un disco di un materiale superconduttore in rapida rotazione. Il disco agirebbe quindi da schermo alla forza di gravità, visto che articolo esclude la presenza di effetti elettromagnetici.
Questa scoperta, se confermata, aprirebbe la strada a sviluppi scientifici e tecnologici solo in parte immaginabili. Non bisogna farsi trarre in inganno dalla piccola entità del risultato: anche le prime sperimentazioni sulla corrente elettrica permettevano appena di deviare lago di una bussola, mentre ora l’energia elettrica è una componente essenziale della nostra tecnologia e del nostro stile di vita.
Come ci si poteva immaginare, all’apparizione della notizia sul Telegraph è seguita una certa agitazione negli ambienti scientifici, cui il caso della fusione fredda ha insegnato a reagire in fretta qualora si senta odore di bufala. Ecco così che Ian Sample e Robert Matthews, corrispondenti scientifici del Telegraph, hanno correttamente deciso di approfondire la questionre, scoprendo nel giro di pochi giorni una serie di fatti assai indicativi:
I) L’Università di Tampere, nella persona del prof. Tuomo Tiainen. direttore dell’Istituto di Scienza dei materiali, nega qualsiasi legame con la ricerca sull’ antigravità;
2) Il gruppo di ricercatori è in realtà costituito da sole due persone. il “capo” Podkletnov e Petri Vuorinen, che ha però negato di avere alcunchè a che fare con l’ esperimento;
3 Podkletnov, intcrpellato al riguardo di queste stranezze, sostiene, fra altre scuse piuttosto implausibili, che la confusione è dovuta al fatto che all’Istituto (in cui lavorano solo una sessantina di persone) vi sono due distinti Petri Vuorinen che non si conoscono tra di loro;
4) Podkletnov, il 9 settembre, chiede al Journal of Physics che il suo articolo venga ritirato dalla pubblicazione.
Sarebbe molto bello se, mal grado tutto ciò, la scoperta dell’antigravità fosse autentica, portando un po’ di fantascienza nella vita reale. Purtroppo, tutti gli indizi fanno invece pensare ad un ricercatore che ha lavorato un po’ troppo ed ha bisogno di riposo.
Questa scoperta, se confermata, aprirebbe la strada a sviluppi scientifici e tecnologici solo in parte immaginabili. Non bisogna farsi trarre in inganno dalla piccola entità del risultato: anche le prime sperimentazioni sulla corrente elettrica permettevano appena di deviare lago di una bussola, mentre ora l’energia elettrica è una componente essenziale della nostra tecnologia e del nostro stile di vita.
Come ci si poteva immaginare, all’apparizione della notizia sul Telegraph è seguita una certa agitazione negli ambienti scientifici, cui il caso della fusione fredda ha insegnato a reagire in fretta qualora si senta odore di bufala. Ecco così che Ian Sample e Robert Matthews, corrispondenti scientifici del Telegraph, hanno correttamente deciso di approfondire la questionre, scoprendo nel giro di pochi giorni una serie di fatti assai indicativi:
I) L’Università di Tampere, nella persona del prof. Tuomo Tiainen. direttore dell’Istituto di Scienza dei materiali, nega qualsiasi legame con la ricerca sull’ antigravità;
2) Il gruppo di ricercatori è in realtà costituito da sole due persone. il “capo” Podkletnov e Petri Vuorinen, che ha però negato di avere alcunchè a che fare con l’ esperimento;
3 Podkletnov, intcrpellato al riguardo di queste stranezze, sostiene, fra altre scuse piuttosto implausibili, che la confusione è dovuta al fatto che all’Istituto (in cui lavorano solo una sessantina di persone) vi sono due distinti Petri Vuorinen che non si conoscono tra di loro;
4) Podkletnov, il 9 settembre, chiede al Journal of Physics che il suo articolo venga ritirato dalla pubblicazione.
Sarebbe molto bello se, mal grado tutto ciò, la scoperta dell’antigravità fosse autentica, portando un po’ di fantascienza nella vita reale. Purtroppo, tutti gli indizi fanno invece pensare ad un ricercatore che ha lavorato un po’ troppo ed ha bisogno di riposo.