Osservate bene la maschera veneziana con la sua esuberante acconciatura.
Notate qualcosa di strano nel volto sfocato che sembra ritrarre una persona pensierosa? Che emozioni esprime? (Potete visionare un’interessante versione animata dell’immagine su: http://www.youtube.com/watch?v=2h1F3HeZJ_0 )
Nascondete con ambedue le mani il copricapo della maschera per lasciar apparire soltanto il volto. Ora, vi sarà (forse) possibile capire perché questa illusione viene chiamata “maschera dell’amore”... No? Se vi concentrate bene sui lineamenti del volto potrete individuare due innamorati intenti a scambiarsi un bacio (v. conferma qui sotto). Questa illusione creata dagli autori è stata tra le prime finaliste del concorso “Best Illusion of the Year 2011” promosso dalla rivista Scientific American.
Ma perché si è più propensi a vedere una faccia piuttosto che due? Molti si lasciano distrarre dal contesto e dal fatto che il nostro sistema visivo e cognitivo ci portano naturalmente a vedere, o meglio a interpretare, ciò che osserviamo sulla base di ciò che è più plausibile. Infatti, il nostro cervello è veloce nel riconoscere un volto, grazie a pochi indizi essenziali, come la distanza relativa che separa ognuna delle sue parti costitutive dall’altra. Ma questo può anche, purtroppo, portare a errori di giudizio. L’intrigante acconciatura che delimita il volto, così come la sfocatura del viso, contribuiscono a imbrogliare le carte e fuorviano l’osservatore. Come se non bastasse, la zona scura che delinea i profili dei volti è configurata in modo particolarmente ingegnoso, tanto da simulare un effetto di chiaroscuro sul volto di una persona che guarda verso il basso, con una fonte di luce dall’alto e leggermente di lato. Una volta la coppia di innamorati individuata, potrete facilmente farla alternare con il volto solitario. Giacché, di fronte a una contraddizione visiva, il cervello tende sempre a oscillare tra due interpretazioni possibili.
Notate qualcosa di strano nel volto sfocato che sembra ritrarre una persona pensierosa? Che emozioni esprime? (Potete visionare un’interessante versione animata dell’immagine su: http://www.youtube.com/watch?v=2h1F3HeZJ_0 )
Risposta:
Nascondete con ambedue le mani il copricapo della maschera per lasciar apparire soltanto il volto. Ora, vi sarà (forse) possibile capire perché questa illusione viene chiamata “maschera dell’amore”... No? Se vi concentrate bene sui lineamenti del volto potrete individuare due innamorati intenti a scambiarsi un bacio (v. conferma qui sotto). Questa illusione creata dagli autori è stata tra le prime finaliste del concorso “Best Illusion of the Year 2011” promosso dalla rivista Scientific American.
Ma perché si è più propensi a vedere una faccia piuttosto che due? Molti si lasciano distrarre dal contesto e dal fatto che il nostro sistema visivo e cognitivo ci portano naturalmente a vedere, o meglio a interpretare, ciò che osserviamo sulla base di ciò che è più plausibile. Infatti, il nostro cervello è veloce nel riconoscere un volto, grazie a pochi indizi essenziali, come la distanza relativa che separa ognuna delle sue parti costitutive dall’altra. Ma questo può anche, purtroppo, portare a errori di giudizio. L’intrigante acconciatura che delimita il volto, così come la sfocatura del viso, contribuiscono a imbrogliare le carte e fuorviano l’osservatore. Come se non bastasse, la zona scura che delinea i profili dei volti è configurata in modo particolarmente ingegnoso, tanto da simulare un effetto di chiaroscuro sul volto di una persona che guarda verso il basso, con una fonte di luce dall’alto e leggermente di lato. Una volta la coppia di innamorati individuata, potrete facilmente farla alternare con il volto solitario. Giacché, di fronte a una contraddizione visiva, il cervello tende sempre a oscillare tra due interpretazioni possibili.