Margery la strega bionda di Beacon Hill

  • In Articoli
  • 29-07-2011
  • di Barry H. Wiley
Traduzione di Virginia Greco e Francesca Cera.

Volete sapere come ci si sente ad essere una strega? Sapete che è così che mi avrebbero chiamata a Boston 150 anni fa. E mi avrebbero trascinata di fronte alla Corte Generale e giustiziata per associazione con il diavolo. Invece ora inviano commissioni di professori da Harvard per studiarmi. E questo rappresenta il progresso, no?
Mina Crandon, “Margery”
Collier’s Magazine 8 Maggio 1925

...la cattiva osservazione è il guaio di tutta la descrizione.
Harry Houdini
13 Novembre 1922

La medianicità di Margery resta una delle più incredibili vicende nella storia della ricerca paranormale.
Dottor Eric John Dingwall
Società per la Ricerca Psichica (Regno Unito)
1928


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Un ritratto "spiritico" di Margery: i due piccoli volti in alto dovrebbero essere due spiriti. In realtà, si tratta di una classica doppia esposizione
Dalla primavera del 1923 fino ai primi anni trenta, il misterioso fulcro del mondo paranormale risiedeva a Lime Street 10, nell’area di Beacon Hill, vicino a Boston. Più precisamente, era collocato in una soffocante stanza di 5 metri per 6 al quarto piano di un’elegante villa di mattoni, ove una camera per sedute spiritiche era stata allestita lontano dai rumori della strada. Lime Street 10 era la lussuosa dimora del dottor Le Roi Goddard Crandon, un chirurgo che apparteneva alla buona società, che era stato docente alla Scuola Medica di Harvard per quindici anni, e dell’attraente, vivace e assai più giovane moglie, Mina, che egli finì per chiamare "Psiche" e che il mondo finì per conoscere come Margery. Mina era la sua terza moglie, mentre Crandon era per Mina il secondo marito.

L’interesse pubblico e scientifico per i poteri medianici e lo Spiritualismo si era diffuso rapidamente dopo la prima guerra mondiale, in particolare dopo che il fisico britannico Sir Oliver Joseph Lodge e lo scrittore Sir Arthur Conan Doyle, anch’egli britannico, annunciarono pubblicamente di credere e appoggiare completamente le straordinarie affermazioni dei medium spiritici e dei loro amici incorporei con cui sostenevano di essere in contatto. Il dottor Crandon, un uomo alto, magro e dalla voce suadente, con una fredda mentalità accademica, era stato incuriosito dalle affermazioni degli spiritisti dopo aver letto la storia di Lodge, che dichiarava di aver comunicato con il figlio che era stato ucciso in guerra.
Quando nel 1923 Lodge si recò a Boston per un giro di conferenze, Crandon fece di tutto per incontrarlo. In poco tempo i due erano diventati amici e Lodge suggeriva al dottore numerosi libri da leggere riguardo al mondo paranormale. Crandon non aveva alcuna fede religiosa, solo una robusta filosofia pragmatica. Il suo aforisma preferito era: «Non hai creato l’Universo, devi accettarlo».

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Malcolm Bird, l'ambiguo segretario del Comitato di indagine sul paranormale dello "Scientific American"
Egli divorò i libri che presentavano le posizioni spiritualiste, annotandoli con domande e commenti. Disse alla moglie, Mina, che sarebbe stato interessante provare una o due sedute spiritiche. Ella accettò, pensando che sarebbe stato divertente, magari un nuovo intrattenimento con cui rendere ancora più interessanti le loro numerose e sontuose feste di società per le quali Lime Street 10 era diventata ben nota.

Mina Stinson era nata nel 1888 a Princeton, in Ontario, Canada. Era bionda, aveva gli occhi azzurri, era magra e molto graziosa, dotata di un irresistibile fascino malizioso. Uno di coloro che indagarono sul suo caso, J.Malcolm Bird, disse che «Era troppo attraente per il suo stesso bene».

Ben poco si conosce da fonte sicura riguardo alla sua giovinezza. La gioia della sua vita era Walter, il fratello di cinque anni più grande di lei. L’attitudine ilare e avventurosa verso la vita di Walter la spronò all’indipendenza, ma si spaventò quando lui descrisse una seduta spiritica che aveva sperimentato a New York. Poco dopo la partenza di Walter, che lasciò la casa familiare per lavorare per le ferrovie, anche Mina se ne andò; nel 1914 si spostò a Boston dove sarebbe rimasta per il resto della sua vita. Sposò Earl Rand, un droghiere di Fanuiel Hall, nel 1910. Ebbero un figlio, John, nato nel 1913. Ma fu nel 1911 che accadde l’evento più significativo della vita di Mina. L’amato fratello Walter aveva solo 28 anni quando morì schiacciato sotto un carro merci che si era rovesciato. La tragedia sembrò accendere in lei un crescente desiderio di diventare qualcosa di più che la moglie di un mediocre droghiere.

Mina fu ricoverata in ospedale nel novembre 1917, dove fu curata dal mellifluo dottor Crandon. Ella divorziò da Rand nel gennaio 1918 e sposò Crandon in marzo. Lui aveva 44 anni, lei trenta. Il figlio John andò con lei.
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Margery fotografata durante la presunta materializzazione di un ectoplasma dal naso
Le prime sedute spiritiche che si svolsero in una stanza al quarto piano ebbero un successo incredibile, e Mina venne presto identificata come la medium del gruppo di amici che si erano riuniti per divertimento. Gli incontri, però, divennero sempre più seri dato che, nell’arco del primo anno, 44 differenti entità incorporee sembrarono contattare il circolo attraverso Mina usando colpi su un tavolo e il rudimentale codice di Crandon per comunicare le loro identità.
Nel tempo il vasto gruppo di spiriti cedette il passo a una sola presenza, Walter, il fratello di Mina. Fu la presenza di Walter a costituire e caratterizzare il cuore delle attività medianiche di Mina, dalla calda primavera del 1928 fino all’inverno 1940.
Walter era ottimista, divertente, sempre irriverente, scurrile quando ne aveva voglia; si faceva scherno di coloro che erano raccolti intorno al tavolo, apparentemente gustando l’imbarazzo degli astanti. Quando un gruppo di sacerdoti erano riuniti intorno al tavolo tenendo le mani di Mina per assicurarsi che ella non si potesse muovere, egli rispose a una loro domanda, «Sì, il paradiso è completamente al passo coi tempi; bruciamo petrolio». I frequentatori del circolo ritenevano che il linguaggio usato da Walter andasse di gran lunga al di là di qualunque cosa potesse essere concepita dalla fascinosa signora Crandon.
La prima indagine di Harvard a Lime Street 10 ebbe luogo nel luglio 1923, solo poche settimane dopo la prima seduta spiritica fatta per gioco, e si svolse sotto la direzione del professor William McDougall, il capo del dipartimento di psicologia di Harvard. L’energica entità di Walter inclinò e agitò il tavolo mentre gli investigatori combattevano per tenerlo fermo. Mentre il luminare di Harvard strisciava sul pavimento per cercare di trovare la causa della levitazione, Walter commentò in maniera satirica: «Ci vuole un imbroglione per acchiappare un imbroglione». Ancora insoddisfatti, il giorno successivo gli indagatori chiusero a chiave i due domestici dei Crandon fuori dalla casa e il figlio dodicenne di Mina, John, nella propria camera al quarto piano, adiacente alla stanza delle sedute spiritiche.
John, da adulto, avrebbe conservato memorie profondamente sconvolgenti di questo imprigionamento nella sua stanza, da dove poteva sentire, attraverso le pareti, i rumori delle sedute, che talvolta arrivavano ad essere turbolente.

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Houdini tiene la mano di Margery chiusa in un armadio di sua invenzione che, in teoria, sarebbe dovuto servire a impedire alla medium di usare trucchi
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Houdini chiuso a sua volta nell'armadio dimostra come, in effetti, sia possibile usare trucchi anche in quelle condizioni...
Ad un certo punto, durante l’indagine, uno sgabello di pianoforte sembrò saltare e muoversi. Dopo aver setacciato il pavimento, uno degli investigatori di Harvard trovò una cordicella lunga poco più di 15 centimetri. I risultati dell’indagine furono inconcludenti, ma McDougall aveva la sensazione di aver trovato, nella corda, la prova della frode; un ritrovamento che Mina mise in ridicolo quando incontrò il professor McDougall nel suo ufficio. Ella rise e fece notare che 15 centimetri di cordicella non potevano spiegare alcunché. McDougall restò della sua opinione. La prima indagine ad opera di Harvard si concluse quindi senza una decisione riguardo alla genuinità dei fenomeni medianici di Mina.

Nell’edizione del dicembre 1922, la rivista Scientific American annunciò una ricerca di fenomeni paranormali, offrendo un premio di 5.000 dollari a chi fosse stato in grado di offrire la prova di “un fenomeno incontrovertibile”. La commissione di cinque esperti costituita per indagare per conto della rivista includeva William McDougall, tre altri membri con esperienza in questioni paranormali e il mago più famoso dei tempi nonché nemico dichiarato dei medium fraudolenti, Harry Houdini. J. Malcolm Bird, dello staff del giornale, avrebbe fatto da segretario della commissione.

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Foto di gruppo a Lime Street durante i test dello "Scientific American": W.F. Prince, D. F. Comstock, Margery, O.D. Munn, direttore della rivista, e Houdini
Al tempo delle indagini di Scientific American, Houdini stava lavorando al suo libro sulle avventure medianiche, che sarebbe stato pubblicato nel 1924 con il titolo A Magician Among the Spirits. Si trattava di un libro scritto goffamente, che conteneva anche false affermazioni, mescolate alle affascinanti riflessioni personali di Houdini sulle pratiche ingannevoli. Attraverso gli anni, le posizioni scettiche di Houdini si erano molto irrigidite ed egli dava a priori per scontato che tutti i fenomeni spiritici fossero fraudolenti; il solo problema era dunque quello di scoprire come fossero stati generati. Egli non poteva concepire nessun'altra possibilità poiché nei primi anni venti la sua brillante carriera si era decisamente rallentata, dato che l’interesse del pubblico per le sue evasioni e la sua magia cominciava a venir meno. La nascente cinematorgrafia aveva cominciato ad allontanare gli spettatori dagli spettacoli di varietà e da altri intrattenimenti dal vivo e Houdini aveva individuato nello smascheramento dei medium fraudolenti un mezzo per mantenere vivo l’interesse verso i suoi numeri. Semplicemente non poteva permettersi di trovare la verità.

Purtroppo si presentarono pochi aspiranti per il premio Scientific American, e quelli che fecero domanda di ammissione vennero eliminati rapidamente dai membri del comitato. Tutto ciò era destinato a cambiare improvvisamente nel giro di poche settimane. Nel novembre del 1923, Malcolm Bird invitò Mina a concorrere per il premio Scientific American. Lei fu d’accordo a patto che potesse lavorare da casa e che il premio in denaro andasse a supporto della ricerca sulle capacità paranormali della mente umana. Il comitato accettò di accontentarla.
L’ectoplasma era una materializzazione misteriosa che fuoriusciva dagli orifizi del corpo della medium e acquisiva diverse forme. Coloro che ci credevano sostenevano che fosse molto sensibile alla luce, e che sarebbe ritornato improvvisamente dentro il corpo della medium se colpito da luce intensa, provocandole terribili sofferenze.
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Due disegni tratti da un volumetto in cui Houdini spiegava alcuni trucchi usati da Margery: qui, mostra come, una volta fatto il buio, la medium fosse in grado di sollevare un tavolo anche se qualcuno le teneva mani e piedi
L’ectoplasma di Mina era una materializzazione organica oscura che fuoriusciva perfino dalle sue orecchie e che prendeva la forma di grottesche mani che si estendevano da una massa più grande. L’indagine continuò senza che nulla trapelasse finché Malcolm Bird scrisse un articolo sull’ectoplasma di Lime Street nel numero di luglio 1924 di Scientific American. Per proteggere l’identità della medium coinvolta, Bird intitolò il suo articolo «The “Margery” Mediumship”». Perfino molti anni dopo, ogni volta che Mina doveva autografare una fotografia, scriveva sempre come primo nome Margery, e sotto il suo nom du séance aggiungeva poi Mina Crandon.
Dopo quell’articolo di Bird molti giornali scrissero che il premio bandito da Scientific American sarebbe probabilmente stato consegnato a Margery, la misteriosa medium di Boston.
In molti casi il sottotitolo di quegli articoli era: «Sconcertato il mago Houdini!». Houdini, che non era al corrente che l’indagine fosse andata avanti per tre mesi, era incollerito.
Si mise immediatamente in viaggio da New York per avere un confronto con Bird negli uffici del giornale, voleva sapere perché non era stato informato e soprattutto gli interessava chiedere a Bird se fosse convinto che la medium fosse sincera. Bird rispose che credeva di sì. «Fa ricorso a dei trucchi, ma il 50-60% del tempo è autentica.» Il resto della commissione non era d’accordo.
I cronisti, messi in allerta, seguirono i membri della commissione per conoscere l’identità della misteriosa Margery, con il risultato che il 10 agosto del 1924 il New York Times annunciò che la misteriosa Margery era Mina Crandon. Houdini e Bird partirono immediatamente per Boston, dove alloggiarono al Copley Plaza. Houdini rifiutò l’offerta di ospitalità di Crandon, che altri investigatori avevano invece precedentemente accettato.
La sera seguente, per la prima seduta spiritica di Houdini con Margery, Mina indossò il suo solito costume da seduta, costituito da un ampio abito da sera, pantofole e calze di seta, in modo da garantire agli investigatori che non stava indossando nient’altro.
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Durante un altro test (sempre al buio), uno sperimentatore lasciò il suo posto e Margery ne approfittò per posizionare il piede sotto il separé e il megafono sulla testa. Quando lo sperimentatore tornò a prenderle la mano lei, sempre al buio, fu in grado di far "volare" il megafono e di far cadere il separé alle sue spalle: in apparenza non si era mossa
Il suo provocante gioco di seduzione, che di solito incantava i suoi ospiti maschili, non poteva avere effetto sul determinatissimo mago. Tornando al Copley, Houdini era decisamente entusiasta. «Ce l’ho in pugno» dichiarò agli altri membri della commissione. «È il trucco più ingegnoso che abbia mai scoperto». Seguirono alcune altre sedute spiritiche durante la quali Houdini metteva alla prova la medium modificando alcune delle condizioni in cui si svolgevano le prove arrivando perfino a costruire una cabina in legno per isolarla; a queste modifiche Mina e Crandon acconsentirono anche se talvolta riluttanti.
Un sentimento di forte antipatia si instaurò rapidamente tra il medico e l’illusionista, e alla fine si manifestò attraverso uno scambio di accuse e contro accuse pubbliche. Perfino Sir Arthur Conan Doyle rispose prendendo le difese di Margery in un lungo articolo al vetriolo in cui attaccava Houdini e che venne pubblicato nell’Herald di Boston. Houdini replicò alla stampa di Boston che Conan Doyle era diventato una minaccia per l’umanità.
Dal palco della Symphony Hall a Boston Houdini svelò quello che riteneva essere il trucco di Margery; dopo qualche giorno i Crandon replicarono respingendo le dichiarazioni di Houdini e facendo delle dimostrazioni sul palco del Jordan Hall.
Perfino dopo la pubblicazione di un libro di Houdini in cui descriveva le sue scoperte, Margery rimase relativamente illesa dal conflitto con l’illusionista, benché lo Scientific American avesse annunciato che Margery non avrebbe ricevuto il premio, nonostante Houdini non avesse mai spiegato come Margery produceva il suo ectoplasma.
Seguirono ulteriori indagini, lo studioso della Society for Psychical Research inglese Eric J. Dingwall arrivò dal Regno Unito alla fine del 1924; la seconda indagine di Harvard fu nel 1925. La conclusione di Dingwall fu neutrale. Harvard, comunque, al termine dell’indagine dichiarò pubblicamente che riteneva che tutti i fenomeni di Margery fossero fraudolenti. Crandon allestì un immediato contrattacco sulla stampa. La fama di Margery continuò a diffondersi attraverso gli Stati Uniti e giunse fino in Europa. Nel 1988, durante un’intervista nella sua casa, Dingwall disse al sottoscritto che era ovvio che la voce di Walter fosse evidentemente quella di Mina, solo di frequenza più bassa. Non fu mai, a detta sua, una voce maschile. Quando gli chiesi se avesse mai assistito a una reale manifestazione di poteri psichici nei suoi 60 anni di ricerca sui fenomeni paranormali, lui rispose immediatamente di no, ma poi esitò. Per tre giorni, disse, Margery l’aveva convinto che i suoi poteri fossero reali. Quando alla fine si rese conto di cosa lei facesse, ritirò la sua approvazione.
Sentiva che una conclusione neutrale nel proprio rapporto era l’unica condotta onesta. Disse che dopo aveva ringraziato Margery per avergli mostrato «quell’altra faccia scura e sfuggente», una riflessione che lei non prese bene.
(Per inciso, benché Dingwall sia stato felicemente sposato per oltre cinquant’anni fino alla morte di sua moglie, l’unica fotografia di una donna che teneva nel suo appartamento era una fotografia autografata di Mina Crandon.)
Quando Houdini morì nel 1926, Margery espresse il suo rispetto e la sua ammirazione per lui, dicendo «...fino all’ultimo non è mai sceso a compromessi».
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Un disegno che mostra la posizione delle gambe tra Margery e Houdini durante il test del campanello e una fotografia che riproduce nella realtà la stessa situazione
Vennero condotte ulteriori indagini poichè Margery continuava ad aggiungere altri fenomeni al suo repertorio, nessuno dei quali fu mai spiegato da Houdini. L’elaborata manifestazione finale, la produzione di un’impronta astrale nel 1929, venne smascherata da un insegnante di Harvard che dimostrò che l’impronta apparteneva in realtà al dentista di Margery.
L’interesse ufficiale riguardo alle indagini sull’attività di medium di Margery calò, ma lei continuò occasionalmente a fare notizia all’inizio degli anni Trenta.
Le tensioni a cui era sottoposta Mina a causa delle costanti indagini le rovinarono la giovinezza e aumentarono la sua dipendenza dall’alcool.
Quando Crandon morì nel 1939, Mina cadde in uno stato di depressione che non fece che peggiorare il suo stato di alcolista. La sua ultima seduta spiritica si tenne nel 1940. Quella che un tempo era una giovane donna, una seduttrice dalle mille risorse, era diventata, secondo le parole di Francis Russell che fu testimone della seduta, «...una tozza donnetta malvestita, amabile, eppure ancora dotata di una evanescente, lieve grossolanità che si poteva percepire non appena apriva bocca». Quella breve seduta non fu che una pallida eco delle sue prestazioni passate e non riuscì ad essere per nulla convincente.
Mina Crandon morì nel sonno il primo di novembre del 1941, all’età di 54 anni, devastata dall’alcolismo cronico. Dingwall descrisse quello che potrebbe essere un avvenimento apocrifo dei suoi ultimi giorni. Un investigatore di una certa fama andò a farle visita quando era costretta a letto. Le chiese, ora che la fine stava arrivando, se avesse finalmente intenzione di svelare i suoi trucchi. Mina, la cui bellezza era ormai trasformata in un grigio pallore, lo guardò e accennò un breve sorriso. «Le piacerebbe conoscerli...», disse con voce roca, e queste furono le sue ultime parole.

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