La fortunata trasmissione televisiva Vieni via con me di Fabio Fazio e Roberto Saviano ha lanciato la moda degli elenchi o liste quale strumento di comunicazione.
Questo apparentemente insolito genere letterario è in realtà molto antico.
Nel suo libro Vertigine della lista (Bompiani 2009) lo scrittore e semiologo Umberto Eco mostra, con dovizia di esempi, come numerosi elenchi si ritrovino in letteratura da Omero a Esiodo, da Ezechiele a Joyce fino a Gadda, senza risparmiare neppure le arti figurative.
Dal 25 al 28 novembre 2010 a Terracina (LT) si è svolta la VII Conferenza Nazionale di Didattica della Chimica, organizzata dalla Divisione Didattica della Società Chimica Italiana.
Durante la Conferenza, sull’onda della moda lanciata da Fazio e Saviano, è stato stilato e approvato un elenco dei motivi per andare via o restare nella scuola pubblica.
Il documento si può scaricare da questo indirizzo http://www.didichim.org/download/Scuola%20pubblica%20Vado-Resto.pdf .
Riteniamo tuttavia che valga la pena proporlo per intero ai lettori di Query.
Buona lettura!
(...a proposito, io resto).
Questo apparentemente insolito genere letterario è in realtà molto antico.
Nel suo libro Vertigine della lista (Bompiani 2009) lo scrittore e semiologo Umberto Eco mostra, con dovizia di esempi, come numerosi elenchi si ritrovino in letteratura da Omero a Esiodo, da Ezechiele a Joyce fino a Gadda, senza risparmiare neppure le arti figurative.
Dal 25 al 28 novembre 2010 a Terracina (LT) si è svolta la VII Conferenza Nazionale di Didattica della Chimica, organizzata dalla Divisione Didattica della Società Chimica Italiana.
Durante la Conferenza, sull’onda della moda lanciata da Fazio e Saviano, è stato stilato e approvato un elenco dei motivi per andare via o restare nella scuola pubblica.
Il documento si può scaricare da questo indirizzo http://www.didichim.org/download/Scuola%20pubblica%20Vado-Resto.pdf .
Riteniamo tuttavia che valga la pena proporlo per intero ai lettori di Query.
Buona lettura!
(...a proposito, io resto).
Dalla Scuola pubblica vado via perché... | Resto nella Scuola pubblica perché... |
1 Sono stufo di far funzionare la scuola a dispetto di chi governa | 1 I miei allievi hanno fiducia in me, sono loro che governeranno il paese domani |
2 Questo paese non crede nella formazione degli insegnanti | 2 Insegnando, imparo |
3 Gli insegnanti in Italia sono continuamente umiliati dai ministri | 3 Voglio bene ai miei studenti |
4 Non sopporto di essere ingiustamente chiamato fannullone | 4 Non sono un fannullone |
5 Gli insegnanti sono sottopagati rispetto ad altri paesi europei | 5 Nel nostro paese sono nato ed è qui che voglio lavorare |
6 Ho formato molti studenti brillanti che per non essere disoccupati in Italia sono andati all’estero | 6 Qualcuno deve pur formare i cervelli che fuggiranno. Credo in un futuro migliore anche qui per i nostri studenti, affinché possano contribuire allo sviluppo culturale, economico e sociale del nostro paese |
7 Chi ci governa non crede nella Costituzione della Repubblica Italiana | 7 Io invece ci credo |
8 Il governo non crede e non investe nella scuola pubblica: toglie fondi, risorse, tempi e qualità | 8 Credo nella scuola pubblica e quindi investo nei miei alunni |
9 Sono precario e dopo 8 anni di formazione e 12 anni di lavoro non c’è più un posto per me | 9 Credo che i posti vadano creati, anche per i miei figli |
10 Non ci sono fondi per la scuola pubblica, ma si aumentano i finanziamenti per la scuola privata | 10 Nella scuola pubblica vi è garanzia di libertà di pensiero e l’istruzione è un diritto per tutti |
11 La riforma mortifica la cultura, in particolare la cultura scientifica | 11 Gli studenti hanno diritto alla cultura e ad interpretare il mondo con gli occhi della scienza |
12 Non si può insegnare a imparare senza i laboratori tagliati dalla riforma | 12 Il laboratorio è il luogo dove posso usare la testa attaccata al corpo e di questa riforma voglio proprio fare a meno |
13 La riforma ostacola fortemente la possibilità di crescita culturale dei nostri figli | 13 Ho deciso che vale sempre la pena di spendere se stessi per favorire l’autonomia cognitiva e lo spirito critico dei cittadini di domani |
14 Ho perso la speranza di poter lavorare decentemente | 14 Non smetterò mai di dare il mio contributo per la democrazia di questo paese |
15 Sono stanco di combattere contro i mulini a vento | 15 Nonostante tutto, continuo a combattere perché è in trincea che si combattono le battaglie che si ritengono giuste |
16 Sono troppo vecchio per continuare a perdere | 16 Lasciandola verrei meno ai miei principi |
17 Non amo i luoghi chiusi e “privati” della luce | 17 Amo il mare aperto ed il rischio di navigarci |
18 Vado in pensione e mi sento morire | 18 Sono in pensione ma continuo ad occuparmi di scuola perché non sono ancora morto |
19 Rimanendo rischierei di diventare pazzo | 19 Se lo facciamo in tanti possiamo mantenere accesa la fiammella della speranza |
Vado via, perché amo la scuola | Resto, perché amo la scuola |