Sul numero di gennaio della rivista Le Scienze è apparso un articolo dal titolo molto eloquente: «Ascesa e caduta della melatonina». E’ bastato il successo ottenuto negli U.S.A. da due libri che ne esaltano le presunte virtù miracolose per far diventare nel giro di un anno questo ormone, prodotto dalla ghiandola pineale o epifisi, l’elisir di lunga vita e la panacea di tutti i mali.
L’articolo mette in risalto il diverso atteggiamento tenuto dalle autorità sanitarie negli U.S.A., dove la melatonina è in commerciò come componente di un integratore alimentare, e in Gran Bretagna, dove ne è stato minacciato il ritiro dal mercato, come già avvenuto in Francia. E in Italia? La risposta a questa domanda non si è fatta attendere molto. E’ del 23 gennaio la notizia, apparsa su Televideo, della decisione presa dal Ministero della Sanità e dalla Cuf di ritirare dal mercato e di sospendere la vendita di un integratore alimentare avente come componente la melatonina. Secondo la commissione di esperti del dipartimento per gli alimenti, la documentazione fornita non era sufficiente per poter classificare il prodotto tra quelli destinati ad alimentazioni particolari. I giornali e le riviste che hanno dedicato ampi servizi sull’argomento hanno dato spazio a molte dichiarazioni scettiche. Secondo il Prof. Garattini, per esempio, la melatonina è «una sostanza quasi sconosciuta, non ci sono studi sui suoi effetti collaterali e, quanto all’efficacia, le sue presunte attività sono così disparate da risultare per lo meno dubbie». Numerosi anche gli inviti alla prudenza sui presunti effetti anti-tumorali attribuiti a questa sostanza. E’ proprio il caso di dire che, in Italia, la caduta della melatonina sia iniziata ancora prima della sua ascesa.
L’articolo mette in risalto il diverso atteggiamento tenuto dalle autorità sanitarie negli U.S.A., dove la melatonina è in commerciò come componente di un integratore alimentare, e in Gran Bretagna, dove ne è stato minacciato il ritiro dal mercato, come già avvenuto in Francia. E in Italia? La risposta a questa domanda non si è fatta attendere molto. E’ del 23 gennaio la notizia, apparsa su Televideo, della decisione presa dal Ministero della Sanità e dalla Cuf di ritirare dal mercato e di sospendere la vendita di un integratore alimentare avente come componente la melatonina. Secondo la commissione di esperti del dipartimento per gli alimenti, la documentazione fornita non era sufficiente per poter classificare il prodotto tra quelli destinati ad alimentazioni particolari. I giornali e le riviste che hanno dedicato ampi servizi sull’argomento hanno dato spazio a molte dichiarazioni scettiche. Secondo il Prof. Garattini, per esempio, la melatonina è «una sostanza quasi sconosciuta, non ci sono studi sui suoi effetti collaterali e, quanto all’efficacia, le sue presunte attività sono così disparate da risultare per lo meno dubbie». Numerosi anche gli inviti alla prudenza sui presunti effetti anti-tumorali attribuiti a questa sostanza. E’ proprio il caso di dire che, in Italia, la caduta della melatonina sia iniziata ancora prima della sua ascesa.