Fuori dal tempo o fuori di testa? Lo strano mondo degli oggetti impossibili giovedì 17 luglio ore 21:15 Mausoleo della "Bela Rosin", strada Castello di Mirafiori, Torino
Misteriose linee simili a piste d'atterraggio nel deserto in Perù, una pila elettrica vecchia di duemila anni, un bassorilivo Maya raffigurante un astronauta, un martello "fossilizzato" in una roccia vecchia di milioni di anni... sono solo alcuni esempi dei molti reperti archeologici diventati famosi come "oggetti impossibili", ovvero incompatibili con le conoscenze scientifiche delle antiche civiltà. Secondo scrittori come Erich von Däniken e Graham Hancock questi oggetti sono la prova di contatti tra i nostri progenitori e civiltà extraterrestri, mentre per i neocreazionisti dimostrano che la datazione della Terra comunemente usata in geologia è insostenibile. Una divertente carrellata di esempi mostra come la conoscenza insufficiente del contesto storico possa generare clamorosi equivoci e come molti di questi "misteri" siano spesso presentati in modo parziale e distorto.
Relatore Stefano Bagnasco. Dottore di Ricerca in Fisica, lavora per la sezione di Torino dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Si occupa di sistemi di calcolo distribuito e di ricerca fondamentale nel campo della fisica delle alte energie. È socio effettivo del CICAP.
Misteriose linee simili a piste d'atterraggio nel deserto in Perù, una pila elettrica vecchia di duemila anni, un bassorilivo Maya raffigurante un astronauta, un martello "fossilizzato" in una roccia vecchia di milioni di anni... sono solo alcuni esempi dei molti reperti archeologici diventati famosi come "oggetti impossibili", ovvero incompatibili con le conoscenze scientifiche delle antiche civiltà. Secondo scrittori come Erich von Däniken e Graham Hancock questi oggetti sono la prova di contatti tra i nostri progenitori e civiltà extraterrestri, mentre per i neocreazionisti dimostrano che la datazione della Terra comunemente usata in geologia è insostenibile. Una divertente carrellata di esempi mostra come la conoscenza insufficiente del contesto storico possa generare clamorosi equivoci e come molti di questi "misteri" siano spesso presentati in modo parziale e distorto.
Relatore Stefano Bagnasco. Dottore di Ricerca in Fisica, lavora per la sezione di Torino dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Si occupa di sistemi di calcolo distribuito e di ricerca fondamentale nel campo della fisica delle alte energie. È socio effettivo del CICAP.