Qual è la posizione del CICAP nei confronti del fenomeno crop circles inteso nella sua globalità (con esclusione delle formazioni facilmente attribuibili a cause naturali)?
Il CICAP ritiene che i crop circles siano (fino a prova contraria) opera della creatività e dell'ingegno umano.
Il fenomeno, in termini di complessità delle formazioni, si è notevolmente modificato nel tempo.
Se per le formazioni fino alla fine degli anni '80 (semplici cerchi) si poteva parlare di burloni, oggi questa posizione va rivista.
Si tratta di prendere atto che si è di fronte a delle opere che appartengono a una nuova forma d'arte, che come tutte le forme d'arte ha dei maestri e degli allievi.
Come di solito avviene, con il passar del tempo gli allievi superano i maestri.
Il CICAP ritiene quindi che la giusta chiave di lettura sia quella di interpretare i crop circles come espressioni artistiche, e che dietro a tutto questo non ci sia nulla di paranormale o alieno, ma un folto gruppo di artisti che approfittano dell'oscurità per dare vita ad una vera e propria forma di "Land Art", seppure avvolta da un affascinante alone di mistero.
Che cosa è la "Land Art"?
Il termine "Land Art" ("Earth Art" o "Earth Works") fu coniato per la prima volta in California nel 1969 da Gerry Schum, raccogliendo i lavori di artisti che operavano attraverso interventi sul paesaggio sfruttandone gli elementi senza alterarlo in modo permanente. Per questo motivo le opere non sono né fissate, né protette, ma semplicemente "regalate" alla natura e sono destinate a subire poco per volta uno 'smantellamento naturale' ritornando ad essere parte del paesaggio.
La "Land Art" è una forma d'arte che, non solo nasce con la natura, ma che muore anche in essa, trasformandosi continuamente sotto l'azione degli agenti atmosferici.
Le opere appartenenti alla "Land Art" hanno quindi un carattere effimero e restano affidate specialmente alla documentazione fotografica e cinematografica.
I crop circles, ammantandosi di mistero, sono innegabilmente riusciti a imporsi come le più grandi opere di "Land Art" mai prodotte dall'uomo e uscendo dai propri confini geografici sono ormai opere d'arte che appartengono al mondo intero.
I più grandi esponenti di questa forma d'arte (crop circles) sono senza alcuna ombra di dubbio inglesi.
Se è vero, come dite voi, che dietro i crop circles ci sono degli artisti, perché questi artisti del grano non vengono allo scoperto?
La forma d'arte dei crop circles è fortemente assimilabile a quella che si può ammirare tutti i giorni passeggiando in varie città e che prende il nome di 'Aerosol Art' (arte realizzata con vernici spray).
Le CREW, questo è il nome che indica i gruppi di coloro che realizzano quei magnifici graffiti, agiscono di notte cercando di non essere visti, e la realizzazione di un'opera rappresenta per loro una continua sfida.
Sia i graffiti che i crop circles sono in realtà un danno, se visti nell'ottica del possessore del campo o del proprietario del supporto su cui viene realizzata l'opera mediante le vernici.
Gli artisti possono perciò temere la reazione dei contadini che subiscono eventualmente il danno, anche se a volte è possibile che vi siano accordi con questi ultimi o con coloro che realizzano e rivendono le fotografie aeree dei disegni. Infine, non va dimenticato che anche l'alone di mistero fa parte della soddisfazione per questo tipo di performance artistica.
Che cosa significa esattamente il termine "crop circles"?
La parola inglese "crop" significa: raccolto, messe, coltura, pianta coltivata, coltivazione. Quindi "crop circles" significa letteralmente in italiano "cerchi nelle coltivazioni".
Anche se intorno alla fine degli anni '80, primi anni '90, le formazioni sono diventate sempre piu' complesse, il fenomeno ha continuato a mantenere il nome originario ("crop circles") proprio perché si è imposto e impresso nell'immaginario collettivo in forma di semplici cerchi, dapprima singoli, poi doppi, tripli, etc...
Il termine indica oggi qualsiasi disegno realizzato in un campo, inclusi quelli incolti e indipendentemente dal tipo di coltura.
Ma c'è un mistero o no dietro i crop circles?
Il vero mistero dei crop circles sta in tutto quello che queste splendide formazioni sono riuscite (e continueranno) a suscitare nell'animo umano, dopotutto l'arte in sé è uno dei più grandi e meravigliosi misteri della creatività umana.
E' vero che il CICAP sostiene l'ipotesi che i crop circles sarebbero formati da porcospini in amore, che correndo in tondo, lasciano le loro tracce?
Non è vero.
E' una leggenda probabilmente originatasi a partire da un articolo pubblicato nell'Ottobre del 1991 sulla rivista CICAP (diventerà poi Scienza&Paranormale) ANNO III N. 3
L'articolo di Luigi Garlaschelli, Chimico all'Università di Pavia e responsabile delle sperimentazioni per il CICAP, ha come titolo "La burla dei cerchi" e riporta un elenco di ipotesi naturali attingendo come fonte anche al Giornale dei Misteri (n. 226, agosto 1990).
Garlaschelli scrive inoltre:
[...] E' difficile credere che cause di tale genere possano rendere conto di tracce così nette, del fatto che esse siano comparse all'improvviso negli anni '80 senza essere mai state osservate prima, e che la loro complessità si sia inoltre evoluta nel tempo. [...]
Il numero 226 del GdM contiene tre articoli sui crop circles, uno di Pier Luigi Sani, Presidente Onorario del CUN (Centro Ufologico Nazionale) venuto a mancare nel 1999, e due di Edoardo Russo, Presidente del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici).
Nell'articolo di Pier Luigi Sani si può leggere:
[...] Esistono, oltre a quelle considerate, anche ipotesi minori. Una per esempio è quella che imputa i cerchi all'azione di animali in fregola: daini, porcospini o volpi che nei loro giochi di corteggiamento girerebbero in tondo nei campi di cereali. [...]
Edoardo Russo invece scrive nello stesso numero (parlando di cerchi che apparirebbero da più di dieci anni nei boschi della Val di Fassa e Val di Fiemme in estate):
[...] Secondo alcuni cacciatori della zona si tratterebbe dei segni lasciati dai caprioli durante il corteggiamento, nel quale il maschio rincorre la femmina girando in tondo e calpestando con gli zoccoli l'erba, che resterebbe schiacciata per alcuni giorni e poi a poco a poco si rialzerebbe. In assenza di dati di prima mano sulle caratteristiche delle piante all'interno di queste tracce, non siamo in grado di confermare o smentire tale ipotesi. [...]
Sebbene Garlaschelli nel suo articolo citi solamente "cervi o daini" probabilmente con il passare degli anni le informazioni sono state distorte e la paternità dell'ipotesi è stata erroneamente assegnata al CICAP.
E' vero che il CICAP sostiene che "... siccome nei cerchi del grano ci sono tracce di microonde, questi sarebbero stati formati dalle antenne dei ripetitori dei telefonini che per qualche motivo concentrano le onde a terra in determinate zone (creando così i disegni sui campi)"?
Non è vero.
Questa è una leggenda probabilmente originatasi in qualche mail-list ufologica, a seguito di una distorsione di alcune affermazioni riportate da Colin Andrews in una trasmissione televisiva sui crop circles.
Per informazioni sui lavori di Colin Andrews, fare riferimento al link (memorologyllc.com) nella sezione "In lingua inglese" nella colonna destra di questa pagina.
C'è una regione geografica particolare in cui i crop circles sono maggiormente presenti e complessi?
Si, è il sud dell'Inghilterra, ricca di colline e di ampie zone coltivate.
La maggior parte dei crop circles, e soprattutto le formazioni più spettacolari, compaiono in una zona denominata "Wessex Triangle", che vede i propri vertici ideali nelle città di Wantage, Warminster e Winchester, ed al cui interno si trova il sito di Stonehenge. L'altro importante sito sacro di Avebury è invece proprio al limite di tale area. Questa area dell'Inghilterra è quella considerata sacra nella storia dei quattro millenni precedenti l'era cristiana. Secondo le antiche tradizioni britanniche qui si potevano raccogliere le energie della terra per mettersi in contatto con quelle del Cosmo, un progetto che, nelle ipotesi di qualcuno, verrebbe oggi riproposto da entità misteriose o da civiltà diverse dalla nostra.
E' vero che questo fenomeno è documentato addirittura nelle cronache del 1678?
No.
Il fenomeno ha poco più di venti anni, è infatti circa dal 1980 che si è cominciato a parlarne e a documentarlo.
Circa l'episodio del "Diavolo Mietitore" del 1678, è disponibile un articolo on-line molto dettagliato.
Esiste una definizione che chiarisca in maniera chiara e univoca quando si è in presenza di una formazione vera o falsa?
No.
Sembra abbastanza certo che quando si parla di formazione "falsa" si intenda "fatta dall'uomo", ma anche questo fatto è controverso, ci sono formazioni palesemente fatte dall'uomo sulle quali però alcuni esperti o "believers" (credenti) affermano che dopo l'intervento dell'uomo ci sia stata una "sovrapposizione" di energie "vere".
Come si fa a stabilire se una formazione è vera o falsa?
Nessuno ha mai proposto un criterio definitivo per stabilire se una formazione è vera o falsa, anche se, come abbiamo visto, la definizione di vero o falso è praticamente inesistente.
Dopo aver visto varie trasmissioni televisive, credo di aver capito che una formazione è vera se contiene delle anomalie. E' corretta questa deduzione?
Questa deduzione che è molto diffusa, in realtà sembra non essere accettata anche dagli esperti.
La famosa formazione "Arecibo Reply" (vedi domande successive) dell'Agosto 2001 non contiene alcuna anomalia, ma ciò non è bastato agli esperti per etichettarla come "falsa", cioè "fatta dall'uomo".
Va bene, abbiamo capito la vostra posizione, ma esiste una posizione generale e ufficiale della Scienza circa i crop circles?
Trattandosi in definitiva di episodi non omogenei fra loro, non si può parlare di una posizione "generale" e "ufficiale" della scienza riguardo ai crop circles. Sono invece stati espressi pareri su casi specifici, vedi domanda seguente.
Che cosa ne pensate di quella bellissima formazione che rappresenta la replica al famoso messaggio in codice inviato nello spazio nel 1974 dal radiotelescopio di Arecibo, in direzione del "grande ammasso globulare di Ercole", Cluster M13? ("Arecibo Reply" Agosto 2001)
Il SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) ha fornito su questa formazione un commento molto puntuale.
E' disponibile on-line un articolo molto dettagliato su questa formazione in cui è possibile leggere il commento del SETI.
E del volto alieno che porge un CD? (Crabwood Farm House, Hampshire, UK Agosto 2002)
Anche su questa formazione è disponibile on-line un'analisi approfondita.
Ma il filmato di Oliver's Castle che ritrae degli UFO che formano un crop circle è autentico o no?
No. E' disponibile un articolo on-line.
Che cosa ne pensate delle anomalie riscontrate in molti cerchi nel grano?
Non è possibile dare una risposta a una domanda così generica, ogni tipo di anomalia richiede un'indagine ben mirata. Ci sono delle verifiche in corso e altre sono in programma. Gli esiti verranno resi noti via via che le indagini e gli approfondimenti verranno portati a termine.
Tuttavia i risultati preliminari ottenuti invitano a dubitare che le cosiddette "anomalie" siano davvero così anomale come vengono solitamente presentate. Oltretutto, nella letteratura scientifica esistono pochi studi circa le modificazioni che avvengono sulle piante sottoposte ad "allettamento" (vedi domanda successiva sui "Disegni casuali"), e per tale motivo questi fenomeni possono con una certa facilità essere ritenuti inusuali.
Seguo il fenomeno crop circles da molti anni. Come mai oggi si parla tanto di anomalie mentre originariamente questo concetto non era presente nello studio delle formazioni?
Effettivamente il concetto di "anomalia" è nato cronologicamente a partire dai primi anni '90. La presenza di un'anomalia sostanzialmente dovrebbe corroborare l'ipotesi dell'assenza di un intervento umano nei campi.
Prima dell'introduzione del concetto di "anomalia" i maggiori esperti sostenevano che i crop circles non potevano essere opera dell'uomo perché "...sarebbe stato impossibile per degli uomini muoversi nel grano senza lasciare tracce del proprio passaggio".
In realtà nei campi si possono (e si potevano!) notare dei sentieri rettilinei, senza spighe, lasciati dal passaggio dei trattori durante la semina (in inglese "tramlines"). Sfruttando questi sentieri si può arrivare tranquillamente all'interno dei campi senza lasciare tracce. La cosa sorprendente è che gli stessi esperti suggerivano sempre ai curiosi di seguire questi sentieri per non rovinare le formazioni!
Oggi siamo a conoscenza di parecchie formazioni palesemente realizzate dall'uomo e ovviamente anche in queste non ci sono tracce evidenti di passaggio umano.
Il concetto di "anomalia" ha quindi storicamente preso il posto dell'argomentazione relativa alla "mancanza di tracce umane di ingresso al campo" che oggi più nessuno cita.
Che cosa ne pensate della anomalia delle "mosche morte"?
In generale, si è portati a pensare che le anomalie (che dovrebbero in teoria contraddistinguere le formazioni "vere" da quelle "false") siano presenti in maniera costante in tutte o nella maggior parte delle formazioni accreditate come "vere" dagli esperti.
L'enigma delle "mosche morte" è proprio l'esempio di come questo sia un luogo comune.
In una formazione (Luglio 1998) è stata "ben" documentata questa stranezza. Esiste un fungo dal nome "Entomophthora muscae" che può infettare le mosche e causare quel tipo di fenomenologia.
E' disponibile on-line l'indagine scientifica che fa definitivamente luce su questa anomalia.
Che cosa ne pensate dell'anomalia delle "microsfere di silice (SiO2)"?
La formazione in cui questa stranezza è stata riscontrata risulta al momento essere unica.
E' in preparazione un articolo specifico su questo argomento.
Che cosa ne pensate dell'allungamento dei nodi degli steli?
E' una delle anomalie più complesse in quanto chiama direttamente in causa i meccanismi biologici delle piante, che non sono poi così semplici. Possono esserci molte ragioni alla base dell'allungamento, sia normali che patologiche. Un elemento molto importante da considerare è, ad esempio, il fatto che l'allungamento "anomalo" è stato più volte osservato in steli presenti all'interno di "disegni" casuali causati dall'azione di agenti atmosferici come vento, piogge o grandine.
Sono in corso approfondimenti anche su questo argomento.
Disegni casuali? Che cosa intendete dire?
Come già evidenziato, agenti atmosferici come vento, piogge o grandine, tendono a piegare e a sdraiare a terra la pianta provocando il fenomeno chiamato in italiano "allettamento" (in inglese "lodging").
Con il termine "ginocchiatura" ci si riferisce invece alla capacità dello stelo di raddrizzarsi in corrispondenza di uno dei nodi in caso di "allettamento" (causa naturale) o appiattimento meccanico (ad esempio dovuto all'azione umana).
Anche la natura riesce quindi a "scolpire" delle opere nel grano (sono in genere facilmente riconoscibili) causando potenzialmente dei danni al raccolto a causa del fatto che la spiga piegata non si riesce a mietere facilmente.
In inglese è possibile trovare riferimenti a questo tipo di formazioni con la sigla NGF ("Non Geometric Formations"), oppure "Randomly Lodged Formations" o ancora "Randomly Downed Formations".
E' vero che nell'allungamento dei nodi degli steli in funzione della distanza dal centro del cerchio si può riconoscere l'andamento quadratico inverso tipico di una sorgente puntiforme o sferica di radiazione?
No. I risultati di quest'indagine, saranno pubblicati nella forma più opportuna appena possibile.
Ma come si spiega il fatto che i disegni sembrano obbedire a regole geometriche precise, che talvolta si scoprono solo con una analisi approfondita?
Trovare rapporti geometrici o linee di costruzione fra i diversi elementi di una figura che possiede una struttura regolare non stupisce affatto. Qualsiasi disegno tracciato usando riga e compasso mostrerà dei legami geometrici fra le parti, ed una attenta analisi porterà ad individuare le possibili linee di costruzione. Ciò contribuisce ad indicare che l'origine dei disegni non può essere addebitata ad uno strano fenomeno naturale, visto che a questa scala di grandezze la natura non produce manifestazioni che mostrino tali regolarità geometriche. L'esistenza di una geometria è invece tipica di ogni costruzione umana: le architetture comprendono angoli retti, bisettrici, archi, rettangoli, poligoni regolari, e così via. L'arte figurativa racchiude le regole della prospettiva, che sono geometriche. Le poesie possiedono una metrica. Anche nella musica si identificano strutture e simmetrie, come ben sanno i compositori.
Scusate, se io disponessi di un cannone in grado di "sparare" onde elettromagnetiche (OEM), se potessi variarne la/e frequenza/e di emissione e la potenza, mi ergessi su un campo di grano con una gru e accendessi il mio cannone in direzione del campo dirigendo le onde sulle spighe, riuscirei a schiacciare le spighe al suolo?
No!
Un fascio di luce o microonde della potenza di 1 kW (che è già una potenza molto elevata) esercita una forza pari a circa 3.3 micronewton che equivalgono a un peso di 0.34 milligrammi. Una goccia d'acqua eserciterebbe una forza maggiore.
Una potenza sufficiente a schiacciare le spighe, le ridurrebbe in cenere molto prima. Quanto alla remota possibilità di effetti indiretti, è opportuno notare che perfino i principali sostenitori della presenza di microonde o altre onde elettromagnetiche durante la formazione dei cerchi le considerano un fenomeno collaterale che non ha alcun ruolo attivo nel piegare gli steli.
E' vero che le microonde ionizzano l'aria all'interno delle formazioni?
No, almeno alle potenze ipotizzate (cioè non così alte da incenerire tutto).
Anche ammesso che delle microonde (onde elettromagnetiche con un range di frequenza nettamente inferiore allo spettro dell'infrarosso e della luce visibile) investissero le formazioni, non potrebbero produrre una ionizzazione dell'aria. Le OEM ionizzanti hanno una frequenza molto più elevata, oltre lo spettro della luce visibile e dell'ultravioletto.
Ma se si formasse un campo magnetico rotante all'interno dei cerchi, questo potrebbe essere la causa dello schiacciamento orario o antiorario delle spighe di grano?
No.
Un campo magnetico riesce a muovere sensibilmente solo corpi con certe proprietà magnetiche, come le calamite e certi materiali metallici. Le spighe non hanno queste proprietà. In linea di pura teoria si potrebbe piegarle ricorrendo a un campo magnetico di intensità veramente fenomenale (svariate decine di tesla) che è già difficile produrre localmente in un laboratorio e non è proprio possibile produrre a distanza (la componente magnetica delle onde EM non ha le caratteristiche richieste).
Quindi, confermate che eventuali microonde o più in generale onde elettromagnetiche che dovessero investire i campi, non spiegano affatto l'appiattimento delle spighe?
Lo confermiamo.
Le microonde e le OEM in generale (di qualsiasi frequenza e potenza) non spiegano affatto l'effetto più macroscopico dei crop circles, e cioè l'appiattimento al suolo delle spighe.
Allora, di conseguenza, un'eventuale emissione di radiazione delle "Sfere di Luce" (Balls Of Light = BOL) non può essere responsabile della formazione dei crop circles, cioè dell'appiattimento delle spighe. E' corretto?
E' corretto.
Se fosse confermata realmente l'esistenza delle BOL (ad oggi avvalorata solo da testimonianze oppure da filmati con un basso grado di credibilità) e la loro presenza in concomitanza della formazione dei crop circles, l'appiattimento delle spighe rimarrebbe senza una spiegazione.
Qual è il meccanismo di formazione dei crops sostenuto da Levengood e Levengood-Talbott negli articoli pubblicati sulla rivista scientifica "Physiologia Plantarum"?
I vortici di plasma.
Il plasma è un gas molto ionizzato composto da ioni, elettroni e particelle neutre, che viene considerato il quarto stato di aggregazione della materia, oltre agli stati solido, liquido e gassoso.
Si potrebbe ottenere plasma riscaldando un gas a bassa pressione fino a temperature estremamente elevate.
Il plasma pervade l'universo e costituisce ad esempio le stelle e quindi anche il Sole, il quale, durante i brillamenti, esplosioni nella corona solare, emette un flusso di materia che investe continuamente la Terra, influenzando gli strati più alti dell'atmosfera, da 200 a 400 chilometri di altezza, e disturbando le telecomunicazioni. Questo fenomeno si rende visibile nelle aurore polari: boreale e australe.
Sulla Terra la materia si trova allo stato di plasma molto raramente: esso viene creato ad esempio durante la scarica elettrica che si produce in un fulmine, o nelle lampade al gas neon.
Chi è stato a proporre la teoria dei vortici di plasma?
Terence Meaden, professore di Fisica e meteorologo.
Secondo Meaden i vortici di plasma si formerebbero presumibilmente in alto sui campi per poi scendere repentinamente al suolo formando così i crop circles.
Questa ipotesi perse via via di consistenza a partire dall'inizio degli anni '90 quando cominciarono ad apparire pittogrammi sempre più complessi che contenevano anche linee perfettamente rette.
Un fenomeno naturale, quale l'ipotetico vortice di plasma, non avrebbe mai potuto appiattire gli steli secondo linee rette oppure formare spigoli.
Qual è oggi la posizione di Terence Meaden sul fenomeno dei crops?
Meaden dice sostanzialmente che tutte le formazioni più complesse dei semplici cerchi, sono da ritenere dei falsi.
Quelli di Levengood e Levengood-Talbott sono gli unici articoli ad essere stati pubblicati su qualche rivista scientifica circa i crop circles?
No.
Esiste un articolo di Eltjo H. Haselhoff, dottore in Fisica teorica e sperimentale, pubblicato sempre su "Physiologia Plantarum" nel 2001 che trae spunto proprio dall'articolo di Levengood e Talbott pubblicato sulla stessa rivista nel 1999.
Il titolo dell'articolo è:
Opinions and comments on Levengood WC, Talbott NP (1999)
Dispersion of energies in worldwide crop formations. Physiol Plant 105: 615-624