PIERO ANGELA, OMEOPATIA NON E' CURA SERIA, ORA SI PUO' DIRE Il tribunale ha ammesso che non e' diffamazione
ROMA, 13 Marzo - Assoluzione piena per Piero Angela, "perche' il fatto non costituisce reato". La sentenza viene oggi dal Tribunale di Catania, chiamato a decidere su un servizio di 'Super Quark' in cui venivano espressi giudizi sulla medicina omeopatica. Servizio che ha valso, al famoso giornalista televisivo, l'accusa di diffamazione a mezzo stampa. La sentenza fa seguito a una precedente assoluzione del giornalista, sempre in tema di omeopatia, in un processo civile in cui i medici omeopati erano stati condannati a pagare le spese.
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Nel servizio contestato, risalente al 2001 e firmato dal collega Giangi Poli, veniva affermato: "L'omeopatia non e' una cosa seria. Il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale e' molto grande per i pazienti che hanno malattie gravi e soprattutto progressive". E ancora: "I benefici presenti dell'omeopatia sono dovuti all'effetto placebo, cioe' sostanze che non contengono alcun principio attivo, definite anche 'acqua fresca'. Spesso il beneficio e' del tutto psicologico e ipotetico e c'e' il rischio che vengano somministrati pseudo farmaci dei quali non si conosce il contenuto e che possono provocare anche reazioni allergiche".
"E' importante che il tribunale abbia ammesso che non e'
diffamazione dire che l'omeopatia non e' una cura seria" ha detto Piero Angela. "Mi aspettavo - sottolinea Angela - che fosse riconosciuto il fondamento di quello che e' stato detto nel servizio, dell'omeopatia non e' mai stata provata l'efficacia e tutta la comunita' scientifica non ne riconosce la validita".
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ROMA, 13 Marzo - Assoluzione piena per Piero Angela, "perche' il fatto non costituisce reato". La sentenza viene oggi dal Tribunale di Catania, chiamato a decidere su un servizio di 'Super Quark' in cui venivano espressi giudizi sulla medicina omeopatica. Servizio che ha valso, al famoso giornalista televisivo, l'accusa di diffamazione a mezzo stampa. La sentenza fa seguito a una precedente assoluzione del giornalista, sempre in tema di omeopatia, in un processo civile in cui i medici omeopati erano stati condannati a pagare le spese.
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Nel servizio contestato, risalente al 2001 e firmato dal collega Giangi Poli, veniva affermato: "L'omeopatia non e' una cosa seria. Il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale e' molto grande per i pazienti che hanno malattie gravi e soprattutto progressive". E ancora: "I benefici presenti dell'omeopatia sono dovuti all'effetto placebo, cioe' sostanze che non contengono alcun principio attivo, definite anche 'acqua fresca'. Spesso il beneficio e' del tutto psicologico e ipotetico e c'e' il rischio che vengano somministrati pseudo farmaci dei quali non si conosce il contenuto e che possono provocare anche reazioni allergiche".
"E' importante che il tribunale abbia ammesso che non e'
diffamazione dire che l'omeopatia non e' una cura seria" ha detto Piero Angela. "Mi aspettavo - sottolinea Angela - che fosse riconosciuto il fondamento di quello che e' stato detto nel servizio, dell'omeopatia non e' mai stata provata l'efficacia e tutta la comunita' scientifica non ne riconosce la validita".
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