Addio a Pace: "La scienza è libertà"

All'eta' di 64 anni, se n'e' andato martedi' 2 luglio il giornalista Giovanni Maria Pace dopo essere stato operato all'Istututo Europeo di Oncologia di Milano. Pace, responsabile scienze del quotidiano Repubblica sin dalla sua fondazione, si era occupato piu' volte del CICAP e proprio per la sua attenzione alle problematiche di una corretta divulgazione scientifica il Comitato gli aveva assegnato, nel 1999, il Premio In Difesa della Ragione.
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Cosi' lo ricorda l'amico che lo aveva in cura, Umberto Veronesi: "Giovanni ha avuto sempre enorme fiducia nella scienza e nella medicina e anche per questo oggi ci sentiamo cosi' frustrati e cosi' soli. Eppure so che lui, sempre cosi' coerente e logico, non ce ne ha voluto di non essere riusciti a tenerlo qui ancora un po' e se ne e' andato con un bellissimo sorriso".
Di Giovanni Maria Pace ci piaceva il suo interesse globale per il mondo e ci piace ricordarlo con una sua frase. "Sono curioso" diceva. "La curiosita' per me significa conoscere, sapere, e non essere mai sazio di sapere. La scienza, le invenzioni per me vogliono dire progresso, cosmopolitismo, liberta', se la scienza viene usata correttamente. Per questo io credo che sia indispensabile un lavoro come il mio. Sapere per controllare, per non farsi mai fregare". Parole che tutti noi ci sentiamo di sottoscrivere.

Massimo Polidoro


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