Scompare Stephen Jay Gould, l'erede di Darwin

Stephen Jay Gould, il grande biologo e paleontologo americano considerato uno dei maggiori esponenti moderni dell'evoluzionismo, è scomparso ieri 20 maggio 2002. Professore ad Harvard, la morte lo ha raggiunto, dopo lunga malattia, nella sua casa di New York all'età di 60 anni.
Il suo nome è legato a importanti contributi nella paleontologia e nella biologia evoluzionistica, campo questo in cui è considerato secondo solo a Charles Darwin, per aver elaborato la teoria degli equilibri punteggiati, che ha sostituito la teoria classica del padre dell'evoluzionismo. Cresciuto a New York, conseguì la laurea presso l'Antioch College e il Ph.D. alla Columbia University nel 1967. Da quel momento cominciò a insegnare geologia e zoologia alla Harvard University. Accanto all'attività prettamente scientifica, Gould è stato anche un brillante e prolifico divulgatore.

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Personalmente, ho avuto la fortuna di conoscere Gould nel corso del primo Convegno mondiale degli scettici tenutosi a

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New York nel 1996 (Gould era uno dei componenti di maggiore spicco del Comitato americano per l'indagine scientifica della affermazioni sul paranormale, lo CSICOP). Fece un meraviglioso intervento sull'evoluzione e su Darwin e ricordo che a un certo punto, quando ci fu lo scatto di un flash dal pubblico, si fermò e chiese che nessuno gli scattasse delle fotografie. Sul momento mi sembrò una richiesta un po' esagerata. Poi, però, James Randi mi spiegò che Gould era malato e che le cure che stava seguendo lo avevano fatto ingrassare molto. Secondo Randi, Gould era dispiaciuto del suo aspetto e non voleva che in futuro circolassero fotografie che lo ritraevano in quelle condizioni.
In seguito, quando la sua malattia divenne di dominio pubblico, spiegò che le probabilità di sopravvivere al cancro allo stomaco che lo aveva colpito erano molto basse: il 5 per cento dei malati sopravvive per cinque anni. Gould sperava di rientrare in quel 5 per cento in modo da riuscire a vedere il nuovo millennio. Almeno quello fu un desiderio che si esaudì.

Tra i suoi libri pubblicati in Italia ricordiamo: "Il pollice del panda" (Il Saggiatore, 2001); "I pilastri del tempo" (Il Saggiatore, 2001); "Gli alberi non crescono fino in cielo", (Mondadori,1999); "Quando i cavalli avevano le dita. Misteri e stranezze della natura" (Feltrinelli, 1998); "Intelligenza e pregiudizio", (Il Saggiatore, 1995); "La vita meravigliosa" (Feltrinelli, 1990).


MP
(21.5.2002)


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