Il libro

IL GRANDE HOUDINI Il mago dell'impossibile di Massimo Polidoro edizioni Piemme, 2001 pp. 420, L. 38.000 (L 32.000 se richiesto cliccando qui)

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La divina Sarah Bernhardt chiese a Houdini se, usando la sua magia, avesse potuto farle ricrescere la gamba amputata. Il presidente Roosevelt si convinse che quell¹uomo doveva avere straordinarie facolta' medianiche, visto come riusciva a leggergli il pensiero. Conan Doyle, il papa' di Sherlock Holmes, concluse che poteva realizzare le sue leggendarie fughe perche' capace di smaterializzarsi. E Bernard Shaw amava ripetere che la fama di quel mago era paragonabile solo a quella di Gesu' Cristo.

Ma ancora oggi, in piena era tecnologica, il nome di Houdini rimane sinonimo di Magia e Mistero. Dagli stentati esordi tra i fenomeni da baraccone, fino alla consacrazione come star internazionale, ripercorrerne la vita significa raccontare una storia talmente avventurosa e strabiliante che nessuno sceneggiatore avrebbe potuto inventarsela. Era l¹uomo che nessuna prigione poteva trattenere, l¹unico in grado di sfidare le polizie di tutto il mondo e di evadere da ogni trappola. Persino dopo essere stato legato, ammanettato, chiuso in una cassa di legno inchiodata, incatenata e gettata in mare. Ma era anche l¹uomo capace di smascherare medium truffaldini e spiritisti ciarlatani: un vero e proprio precursore del CICAP.

Le sue evasioni, le sue sfide alla morte entusiasmarono milioni di persone.

E quando veramente mori' nel 1926 - il 31 ottobre, Halloween, la notte in cui secondo la tradizione celtica i morti tornano sulla terra - in molti presero a dire che se c¹era un uomo che poteva fuggire dall¹aldila', quell¹uomo poteva essere solo Harry Houdini.



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