La copertina di questo numero è dedicata a “Chiedi le Prove”, una delle iniziative più importanti avviate dal CICAP in questi ultimi anni, che si è potuta sviluppare grazie al fondamentale contributo del suo responsabile, Marco Nava, di cui trovate l’intervista a pagina 51. Si tratta di una attività che costituisce il cuore stesso della missione del nostro Comitato, il quale ha nel suo nome proprio l’espressione “per il Controllo delle Affermazioni”.

Come il CICAP in generale, infatti, anche Chiedi le Prove non ha l’obiettivo di negare pregiudizialmente qualcosa o di contestarne la validità per partito preso, ma piuttosto quello di poter verificare la validità delle prove che supportano le affermazioni che vengono immesse nello spazio pubblico. Si realizzano così in maniera concreta quei valori di trasparenza, rispetto dei fatti e responsabilità che abbiamo richiamato tante volte quali principi guida per orientare l’azione di mass-media, aziende, istituzioni, comunità scientifica, singoli cittadini, specialmente quando propongono affermazioni straordinarie, che richiedono quindi un vaglio particolarmente attento da parte dell’opinione pubblica.

Allo stesso tempo, Chiedi le Prove è uno strumento a disposizione di tutte e tutti per poter mettere in pratica nel quotidiano una cittadinanza attiva ed informata, capace di esercitare una lettura critica delle informazioni che si ricevono e di attivarsi per saperne di più, a beneficio proprio e della collettività. Questa copertina è dunque anche un invito rivolto a chi legge le storie scritte dai collaboratori di Chiedi le Prove affinché, proprio con il loro aiuto e la loro consulenza, molte e molti di voi decidano di attivarsi e proporre nuove domande sulle questioni che vi interessano o vi colpiscono.

A proposito di vaglio critico, nello scorso numero abbiamo pubblicato una intervista a Naomi Oreskes, i cui contenuti non sono piaciuti ad alcuni dei nostri lettori. Abbiamo allora scelto di pubblicare le loro lettere in uno spazio Forum, in cui ospitiamo anche una recensione di Vincenzo Crupi al libro dell’autrice appena pubblicato in italiano. Il contributo di voi che ci leggete è sempre importante e mi auguro che anche in futuro si potranno moltiplicare le occasioni di confronto sui temi della rivista.