Per il programma completo del Fest e altre informazioni consultare il sito www.cicapfest.it .
Padova, 19 settembre 2023. L’ultimo appello di Piero Angela nella sua lettera di addio, a impegnarsi ciascuno al proprio meglio per il nostro Paese, è stato scelto dal CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze come tema per la sesta edizione del proprio festival: Facciamo la nostra parte. Non solo un omaggio a colui che nel 1989 fondò il Comitato ma, più ancora, la testimonianza di un lavoro che prosegue in quello spirito, lo stesso che da oltre trent’anni guida le attività dell’associazione nella divulgazione incentrata sulla mentalità scientifica. A Padova dal 13 al 15 ottobre 2023, dunque, il CICAP Fest, realizzato con il Patrocinio e il contributo della Regione del Veneto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, la Provincia di Padova, il Comune di Padova, la Camera di Commercio e con il Patrocinio della Commissione europea, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ideato da Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e segretario nazionale del CICAP, e con la direzione scientifica e organizzativa di FRAME – Divagazioni Scientifiche, propone tre percorsi di indagine e analisi per riflettere su altrettanti valori cardine per la costruzione di un futuro in cui il progresso scientifico, civile e politico tengano lo stesso passo e procedano in armonia: il valore della responsabilità, il valore della trasparenza e il valore dei fatti.
In compagnia di scienziati, divulgatori, scrittori, filosofi e personaggi del mondo della ricerca, della letteratura, dello spettacolo e della cultura, come, fra gli altri, Paolo Attivissimo, Silvia Bencivelli, Guido Barbujani, Giulio Boccaletti, Dario Bressanini, Massimiano Bucchi, Tommaso Calarco, Luigi Cattivelli, Massimo Cirri, Edzard Ernst, Tito Faraci, Chiara Galeazzi, Serena Giacomin, Silvio Garattini, Vera Gheno, Marco Malvaldi, Stefano Nazzi, Helga Nowotny, Luca Parmitano, Telmo Pievani, Pif, Lorenzo Pregliasco, Andrea Rinaldo, Federico Taddia, Giorgio Vallortigara, Roberta Villa, Antonella Viola si cercherà di costruire un linguaggio condiviso e un metodo di lettura della realtà capaci di raccogliere le sfide globali che attendono tutti e, in particolare, le nuove generazioni.
“L’appuntamento annuale con il CICAP Fest di Padova è sempre un bellissimo momento di confronto fra persone che svolgono attività molto diverse, ma che trovano un punto di incontro nei valori fondanti della nostra associazione. L’edizione di quest’anno è particolarmente importante, dal momento che è la prima senza il nostro presidente onorario e fondatore, Piero Angela. Nel corso di questi dodici mesi ci sono stati molti riferimenti a Piero nei media, tanti riconoscimenti e altrettante celebrazioni, compresa la traccia del tema all’esame di maturità, che troverà spazio nei giorni del Fest coinvolgendo i ragazzi”. Così Sergio Della Sala, presidente CICAP, che continua: “Ma mi preme sottolineare come il nostro compito debba andare oltre, proprio come lui ha suggerito nel suo ultimo messaggio. 'Fare la nostra parte’ è tutto fuorché un esercizio di retorica, anzi. Ci si propone di vivere attivamente la società in cui siamo per dire la nostra e cercare, nel nostro piccolo, di contribuire al suo miglioramento. Perciò ringrazio tutte le persone e le istituzioni che hanno lavorato alla nuova edizione del CICAP Fest e chi, ogni giorno, contribuisce a diffondere la cultura del pensiero critico e indipendente. Facendo, appunto, la propria parte”.
Sul senso del tema scelto per questa edizione si sofferma Telmo Pievani, delegato alla Comunicazione e divulgazione scientifica dell’Università degli Studi di Padova: “Responsabilità verso la società e le generazioni future, trasparenza nella condivisione di dati e scoperte, attinenza ai fatti: questo il triplice invito che il CICAP propone quest’anno nella sua sempre più ricca kermesse scientifica. Ognuno deve fare la propria parte, come scriveva Piero Angela: gli scienziati, imparando a comunicare meglio; le istituzioni, evitando di inseguire populismi basati su fake news; i cittadini, lasciandosi coinvolgere nelle strade di Padova da questa festa dello spirito critico e della curiosità".
Nel corso degli anni il festival ha saputo rafforzare sempre più il rapporto con il territorio, investendo su collaborazioni e sinergie volte a coinvolgere e valorizzare tante competenze diverse a beneficio di tutti, come spiega Sergio Giordani, Sindaco del Comune e Presidente della Provincia di Padova: “CICAP celebra la scienza, la conoscenza, certo, ma anche la responsabilità. Quest’anno, il tema "Facciamo la nostra parte" ci ricorda l’importanza dell’impegno individuale e collettivo nel progresso. La responsabilità riguarda tutti noi: i ricercatori, i media, i cittadini e sicuramente anche i politici. La scienza è spesso complessa, mutevole, eppure, lo comprendiamo sempre più, è fondamentale che le decisioni che riguardano la vita della popolazione si basino quando possibile su dati misurabili e sulla capacità di eliminare la disinformazione e le credenze. Il festival sarà un’occasione per imparare, condividere, trarre ispirazione. Complimenti a tutti”.
Un focus, quello sull’imparare a rendere conto del proprio operato, senza timori e senza quindi rinunciare ad agire ma anzi impegnandosi ciascuno al meglio, che anche secondo Andrea Colasio, Assessore alla Cultura, Musei, Edilizia Monumentale e Turismo del Comune di Padova è della massima urgenza: “Cosa vuol dire essere responsabili oggi? Sembra una domanda retorica e forse anche banale, ma nella società odierna il concetto di responsabilità individuale è spesso poco compreso, se non apertamente rifiutato. Eppure, anche noi con i nostri comportamenti quotidiani, influenziamo ciò che accade e contribuiamo alla sua narrazione. Narrazione che a sua volta influenza gli accadimenti successivi in un loop difficile da scardinare. Il tema scelto quest’anno dal CICAP Fest, in omaggio a Piero Angela, è solo apparentemente semplice: in realtà è terribilmente complesso perché mette in gioco le nostre convinzioni e i nostri comportamenti. La responsabilità è prima di tutto un atteggiamento della mente che plasma i nostri comportamenti e di conseguenza la realtà. Ne abbiamo sempre più bisogno, in ogni campo e in ogni occasione, dalla politica, alla scienza, dall’economia allo sport, fino al più banale comportamento della nostra vita quotidiana”.
Franco Conzato, direttore generale di Venicepromex, sottolinea infine l’importanza del saper fare rete con il tessuto sociale e produttivo: “Camera di Commercio di Padova e Venicepromex saranno presenti a questa edizione del CICAP Fest favorendo iniziative di marketing territoriale legate al progetto 'Vicini ai territori’ che punta a promuovere le eccellenze del territorio a livello locale e internazionale. Quest’anno al centro del CICAP Fest c’è un tema fondamentale per coltivare l’idea di una crescita sociale sostenibile e condivisa: è il valore della responsabilità. Una responsabilità che riguarda tutti e che coinvolge decisori politici ed economici, attori culturali e cittadini. La nostra Camera di Padova è ben consapevole dell’importanza di agire e progettare il futuro con responsabilità, puntando al Bene Comune".
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IL VALORE DELLA RESPONSABILITÀ
La responsabilità riguarda tutti: chi produce conoscenza scientifica e tecnologica, chi opera nel mondo dei media e dell’educazione, e chi prende decisioni politiche ed economiche, come pure i protagonisti del mondo culturale, fino ai singoli cittadini.
Le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni sociali e politiche connesse a dimensioni scientifico-tecnologiche: emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici… Ecco perché i decisori politici non possono fare a meno del sapere specialistico, nonostante la scienza a disposizione sia spesso, per sua natura, incompleta perché in continua evoluzione e progresso, e multidisciplinare, quindi ramificata e complessa. Come può allora una democrazia conciliare l’urgenza delle decisioni da prendere, l’esigenza di risposte univoche e semplici, con l’incertezza della conoscenza? Che diritti hanno i cittadini non-esperti rispetto alla conoscenza?
Una strategia possibile è un’educazione civica alla scienza basata su un nuovo approccio al rapporto fra il sapere scientifico, la sua comunicazione pubblica e le regole per la convivenza, come spiegherà l’esperto di comunicazione della scienza Nico Pitrelli. Fra i numerosi temi, infatti, si discuterà dell’impatto dei titoli ad effetto, ovvero l’utilizzo improprio da parte dei media di “strilli” e “titoli caldi” per far presa sul pubblico, nonché di come l’intelligenza artificiale possa essere uno strumento utile per il debunking, grazie agli approfondimenti dei giornalisti Paolo Attivissimo e Fabio Chiusi, che indagheranno le conseguenze sociali delle nuove tecnologie, dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima sta avendo un forte impatto anche sulla comunicazione della scienza: in che misura è possibile utilizzarla nella scrittura di testi scientifici? Potrebbe diventare uno strumento cruciale per generare testi più precisi e chiari, aiutando così a superare le barriere linguistiche tra ricercatori? Agevolerebbe e renderebbe più rapida la condivisione delle conoscenze, per favorire la ricerca e promuovere il progresso? A queste e molte altre domande risponderanno Paola Govoni, professoressa di Storia della scienza e della tecnica all’Università di Bologna ed esperta di rapporti tra scienza e società, il giornalista e comunicatore scientifico Marco Boscolo e Roberto Paura, presidente dell’Italian Institute for the Future, co-fondatore dell’Associazione dei Futuristi Italiani e direttore di “Futuri”, rivista italiana di futures studies, durante il workshop per giornalisti e comunicatori della scienza realizzato con il contributo incondizionato di Fondazione MSD (accreditato per la formazione dei giornalisti, in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti).
Roberto Paura sarà anche protagonista di un incontro sui rischi e le opportunità del prevedere il futuro tra scienza e pseudoscienza, presentando l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, nonché il modo con cui tali strumenti vengono usati per immaginare altri e nuovi futuri; di nuovi orizzonti futuribili, scientificamente attendibili e in parte già presenti, come la Space Economy, discuteranno poi il divulgatore scientifico Nicolò Bagnasco e l’ingegnere aerospaziale Vittorio Baraldi.
L’ingegnere e coordinatore nazionale del CICAP Andrea Ferrero, esperto di spazio, racconterà le appassionanti vicende che si celano dietro l’esplorazione spaziale e interessanti aneddoti su alcuni dei protagonisti meno noti o “dimenticati” della ricerca nel settore.
Sempre a proposito del rapporto tra fatti e rappresentazioni dei fatti, il filosofo Stefano Bigliardi e l’antropologa Eleonora D’Agostino si confronteranno su come armonizzare il dovere di rispettare i propri valori di riferimento e, al tempo stesso, le proprie fonti e il pubblico al quale la ricerca o la divulgazione sono rivolte. E ancora, a proposito di responsabilità verso i cittadini, ovvero noi tutti, l’importanza di cogliere i segnali di pericolo che il pianeta ci invia e che confermano le previsioni degli scienziati, invece di ignorarli o falsificarli, è ciò su cui insisterà la fisica e climatologa Serena Giacomin parlando dell’emergenza climatica fra scienza e responsabilità a partire da un recente rapporto ONU secondo il quale tale crisi è più veloce della nostra capacità di adattamento, e qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione per contrastarla rischia di compromettere il futuro dell’umanità.
Un altro tema è come reagire quando la scienza dice cose che non piacciono o smentisce certezze o luoghi comuni: la risposta è “accetta le prove”, un invito a fare i conti con verità che, per quanto difficili o gravi, possono aiutare a vivere meglio, ad esempio attraverso ciò che può insegnare l’errore in medicina, perché se è vero che la scienza procede per prove ed errori è altrettanto cruciale evitarli il più possibile, argomento su cui rifletteranno i dottori Franco Aprà e Fabrizio Elia, esperti in Medicina di Urgenza (Asl Città di Torino), insieme a Vincenzo Crupi, professore di filosofia della scienza all’Università di Torino. Insieme alla biologa Antonella Viola ci si confronterà inoltre su come, da scienziati, affrontare situazioni e argomenti complessi che possono suscitare controversie.
In compagnia della giornalista scientifica Silvia Bencivelli si ripercorrerà invece la storia della medicina, raccontando in particolare il ruolo degli “autosperimentatori”, cioè di quei medici che hanno deciso di provare le proprie idee direttamente su sé stessi, spesso con un tocco di pazzia e di incoscienza, altre volte con sincero altruismo e cocciuto coraggio (a partire dal suo ultimo libro Eroica, folle, visionaria, Bollati Boringhieri, 2023). Fino ad arrivare ai giorni nostri, con un Servizio Sanitario Nazionale che per essere sostenibile e universale deve fare i conti, letteralmente, con temi complessi quali l’esaurimento delle risorse pubbliche, da un lato, e la prevenzione, dall’altro, come spiegheranno il giornalista e conduttore Massimo Cirri, protagonista di un incontro in cui dialogherà con il presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta, e, in un altro appuntamento, il farmacologo Silvio Garattini a partire dal suo ultimo libro Prevenzione è rivoluzione (Il Mulino, 2023).
Per ragionare, inoltre, sul senso di responsabilità che dovrebbe guidare il progresso nella scienza e nella tecnica, Vincenzo Bronte, direttore scientifico dell’Istituto Oncologico Veneto, racconterà la storia e le storie della medicina negli ultimi 100 anni, spiegando com’è nata l’immunoterapia in un incontro in collaborazione con Fondazione Pezcoller. Con Marco Annoni, bioeticista e ricercatore, coordinatore del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi ETS, ci si domanderà poi se la felicità sia un dono e come l’altruismo possa essere la chiave per una vita migliore per noi stessi e per gli altri, a partire dal suo libro edito da Sonzogno durante un appuntamento in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi ETS. Inoltre, in collaborazione con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, si parlerà del rapporto tra malattia e narrazione, in particolare per quanto riguarda le patologie tumorali, insieme allo scrittore e giurista Giacomo Cardaci, la psicologa Eleonora Criscuolo, la sociolinguista Vera Gheno e l’autrice e conduttrice radiofonica Chiara Galeazzi.
Nella nostra epoca di Big Data e “informazioni”, o presunte tali, immediatamente disponibili per tutti, l’Interpretazione dei numeri è un altro settore in cui dar prova di responsabilità: una prima casistica in questo senso sarà quella delle indagini, con la testimonianza del giornalista d’inchiesta de “Il Post” Stefano Nazzi, che si occuperà di cronaca nera e giustizia, spiegando come dati e indizi diventano informazioni e prove o, invece, possono essere manipolati in mezzi di strumentalizzazione e falsificazione della realtà (temi al centro del suo popolare podcast Indagini e del libro Il volto del male, Mondadori, 2023). Un’altra riguarderà più specificamente l’impatto dei dati nel mondo dell’informazione e nei processi decisionali: Lorenzo Pregliasco, analista politico co-fondatore e direttore di YouTrend, spiegherà come raccontarli e interpretarli, quali sono i meccanismi che portano a orientare la nostra percezione e come essi possano essere un prezioso strumento per capire il presente. Ancora di numeri, ma da un punto di vista finanziario, si ragionerà con la giornalista e co-fondatrice di Rame, piattaforma che si pone l’obiettivo di fare formazione e informazione sui temi economico-finanziari Annalisa Monfreda, Ivana Neffat, Responsabile Banking Academy Program di UniCredit e il dirigente scolastico Gustavo Matassa a proposito di formazione e parità di genere, in vista di un autentico progresso sociale.
Al CICAP Fest ci sarà spazio anche per una commemorazione, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Margherita Hack: l’autore televisivo e divulgatore Federico Taddia ripercorrerà la vita e la storia della grande scienziata, fra lascito scientifico ed eredità culturale.
Nel filone sulla responsabilità non potevano mancare occasioni di confronto su temi intrecciati a doppio filo all’attualità, a cominciare dall’importanza della ricerca e innovazione scientifica, impegno e missione di Telethon da oltre vent’anni, come racconteranno Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethon, Alessandro Aiuti, ematologo e immunologo all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, e Annamaria Zaccheddu, esperta di comunicazione scientifica.
Cruciali anche le sfide mediche e il dibattito politico sollevati dalla fecondazione assistita, dalla maternità surrogata e dalle famiglie omogenitoriali, orizzonti di scienza e società già parte del nostro presente, sui quali si confronteranno Maurizio Bonati, responsabile del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile, direttore del Centro di Informazione sul Farmaco e la Salute e Capo del Dipartimento di Salute Pubblica, e la giornalista Eva Benelli, responsabile della sede di Roma dell’agenzia di editoria scientifica Zadig.
E per investire sugli scienziati e innovatori del futuro, il modo migliore è incuriosire e coltivare la passione per la ricerca di conoscenza fin da giovanissimi: la rappresentazione della scienza nel mondo dei fumetti è uno degli strumenti più efficaci, come mostreranno il fumettista Tito Faraci e il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini, che proprio su questo tema anticiperà al pubblico del CICAP Fest alcuni dei contenuti del suo nuovo libro Doctor Newtron, in uscita il 31 ottobre per Feltrinelli, e lo storico della scienza Marco Ciardi, protagonista di una conferenza sul rapporto che lega la scienza alla cultura di massa, oggetto anche del suo nuovo libro Quando Darwin incontrò Flash Gordon (in uscita il 29 settembre per Carocci). Lo studioso di animazione Marco Bellano e gli artisti digitali Igor Imhoff e Alessia Lorenzi saranno protagonisti di un incontro di presentazione dei risultati di un progetto europeo dedicato al modo in cui le arti visive possono aiutare la scienza a mostrare fenomeni difficili o impossibili da rappresentare. Un’altra via di accesso alle meraviglie della scienza, per suscitare interesse, avvicinare a quel mondo e ampliare i propri orizzonti, è sicuramente quella dei musei scientifici, fondamentali non solo per trasmettere la storia della scienza ma anche per plasmare l’immaginario collettivo ad essa legato: di questo speciale modo di fare cultura parleranno la responsabile scientifica del Museo Botanico di Padova Elena Canadelli e il direttore dell’Orto Botanico di Parma Renato Bruni. Inoltre, nell’anno del centenario della nascita di Calvino, il chimico e scrittore Marco Malvaldi parlerà del rapporto tra letteratura e scienza.
Sempre nell’ambito della comunicazione e del racconto della scienza, i canali social rappresentano uno spazio di informazione e un’occasione di divulgazione scientifica ormai imprescindibili e sono luoghi dove emergono nuove voci che il CICAP Fest intende valorizzare, come quella del sito e canale “Il chimico sulla tavola”, che si occupa di fare informazione sui temi legati all’alimentazione sfatando molti miti, e quella del comunicatore scientifico Alfonso Lucifredi, che esplorerà le leggende legate al mondo marino. E per dare risalto al senso di responsabilità, chiarezza e trasparenza con cui si dovrebbero sempre trattare e comunicare la scienza e la ricerca, il CICAP ha istituito il Premio in difesa della ragione, conferito ogni anno a un giornalista che si sia distinto per l’impegno nella diffusione del pensiero critico e scientifico e nel contrasto alle pseudoscienze: a riceverlo quest’anno sarà il giornalista Ferdinando Cotugno che, dopo la cerimonia, affronterà il tema del ruolo e della responsabilità dei giornalisti dialogando con Sofia Pasotto, attivista per il clima.
IL VALORE DELLA TRASPARENZA
La trasparenza, nel rispetto dei giusti ambiti di riservatezza, è un elemento fondamentale per creare coesione e fiducia: al CICAP Fest, in particolare, sarà declinata come costruzione e condivisione di regole e pratiche comuni, codici di condotta, sistemi di controllo e verifica, utili a consentire un accesso libero e chiaro alle informazioni e a conoscere e comunicare in modo corretto. Diversi i temi all’ordine del giorno nella discussione pubblica in ambito scientifico e al centro degli incontri di questa sezione: la presidente emerita del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) e docente di studi scientifici e tecnologici dell’ETH di Zurigo Helga Nowotny si soffermerà sulle politiche della scienza, analizzando il rapporto fra quest’ultima e la società in dialogo con Sergio Della Sala durante l’inaugurazione del festival (in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova), tema che svilupperà anche Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, focalizzandosi sul complesso tema del rapporto tra governo dell’innovazione e proibizione. Sempre a proposito dell’influenza dell’innovazione scientifica sulla società, il giornalista e ricercatore Fabio Chiusi proporrà una critica ideologica di Elon Musk, indagando la matrice culturale e filosofica, tra debolezze e pericolosità, di uno degli uomini potenzialmente più di impatto nella nostra epoca. Si discuterà anche di etica e intelligenza artificiale con Federico Cabitza, professore di Interazione Uomo-Macchina all’Università di Milano-Bicocca, mentre con Andrea Pezzana, medico dietologo e docente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, si affronterà il tema del futuro dell’alimentazione alla luce delle scelte più o meno responsabili dei cittadini. Parlando ancora di salute si tratteranno temi emergenti come la “One Health”, e Lorenzo Richiardi, presidente dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, ripercorrerà gli effetti del cambiamento climatico sugli esseri umani. La crisi climatica e l’acqua saranno invece il focus della lectio di Giulio Boccaletti, saggista, ricercatore onorario alla Smith School di Oxford e Direttore Scientifico del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, cui seguirà un panel su siccità e genetica, con lo stesso relatore affiancato da Luigi Cattivelli, direttore del Centro di ricerca genomica e bioinformatica del CREA e coordinatore del progetto nazionale per le biotecnologie sostenibili in agricoltura, Antonio Dall’Amore, direttore di Cerealproteici e responsabile sementi di Terremerse, e Chiara Faenza, responsabile sostenibilità e innovazione valori di Coop Italia, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.
Il progresso scientifico ha sempre un impatto decisivo sulla società e sull’economia, anche se talvolta può suscitare dubbi o destabilizzare: negli ultimi mesi, ad esempio, uno dei temi più discussi nel dibattito pubblico è stato indubbiamente quello della carne coltivata, oggetto di proposte di regolamentazione non sempre basate sulla scienza. Un argomento complesso che sarà affrontato al festival dal giurista e docente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Michele Fino. Con Fabiana Zollo, ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari presso il Center for the Humanities and Social Change, il comunicatore della scienza Alessandro Tavecchio e la giornalista scientifica Roberta Villa si tornerà a parlare di manipolazione dei dati e della comunicazione, per capire che, con i giusti rimedi e le dovute attenzioni, è possibile vaccinarsi contro la disinformazione allo stesso modo in cui si combattono i virus più contagiosi.
Spazio anche alle presentazioni dei libri finalisti alla XVII edizione del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, promosso dal Comune di Padova: Su un altro pianeta di Amedeo Balbi (Rizzoli; 2023), Materiali per la vita di Devis Bellucci (Bollati Boringhieri; 2023), La malattia da dieci centesimi di Agnese Collino (Codice; 2023), Siamo tutti Greta di Sara Moraca ed Elisa Palazzi (Dedalo; 2023) e In alto mare di Danilo Zagaria (Add; 2023).
IL VALORE DEI FATTI
Accanto alla libertà di espressione occorre la capacità di verifica, ovvero la competenza come metodo, per evitare equivoci o distorsioni della realtà. Questo il senso con cui il terzo filone metterà alla prova dei fatti e sotto la lente d’ingrandimento leggende urbane, falsificazioni storiche, fenomeni di distrazioni di massa, riportando anche alla luce innovazioni e scoperte scientifiche dimenticate.
Tra gli ospiti internazionali del CICAP Fest spicca Edzard Ernst, in assoluto colui che ha studiato di più e meglio le pratiche mediche alternative, che sarà protagonista di un incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova. Formatosi come medico nella Germania degli anni Settanta del secolo scorso, si è occupato di omeopatia, agopuntura e riflessologia, interessandosi fin da subito alla comprensione dei meccanismi alla base di queste pratiche, ma soprattutto alla loro efficacia e alla sicurezza. A metà degli anni Novanta ottiene la prima cattedra al mondo sulle medicine complementari, all’Università di Exeter in Inghilterra, dove per oltre vent’anni ha lavorato per cambiare l’approccio allo studio di queste discipline. In seguito alla critica molto aspra di un rapporto commissionato dall’allora Principe Carlo sull’efficacia delle medicine alternative, nella quale Ernst diceva che era stato “scritto a partire dalle conclusioni senza guardare alle prove”, ha subìto un’indagine formale risoltasi con un nulla di fatto sul piano delle accuse, ma sufficiente a far tagliare i fondi di ricerca, isolare lo scienziato e costringerlo al pensionamento due anni prima del previsto.
I giornalisti Andrea Capocci e Roberta Villa racconteranno i problemi del parlare di scienza in un quotidiano generalista, in particolare per quanto riguarda i grandi temi controversi, come il cambiamento climatico. Legata a questa emergenza è anche l’analisi di Andrea Rinaldo, professore di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova, direttore del Laboratoire d’Écohydrologie dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, a cui è stato assegnato lo Stockholm Water Prize 2023, il premio Nobel dell’acqua. Rinaldo parlerà di dissesto ecologico e del governo dell’acqua, a partire dal suo omonimo libro (Marsilio, 2023), ovvero delle politiche ambientali e del modo in cui l’uomo conserva e utilizza, o sfrutta e distrugge, l’ambiente naturale e costruito.
A proposito, invece, di ciò che sfida l’evidenza dei fatti, che è immateriale ma al tempo stesso produce effetti concreti, si proverà a rispondere ad alcuni dei più affascinanti e filosofici misteri della scienza: cos’è la coscienza? Come possiamo definire l’intelligenza? L’arduo compito spetterà al neuroscienziato Giorgio Vallortigara, che rifletterà anche sulle profonde implicazioni politiche, morali e pratiche che tali interrogativi sollevano, dallo sfruttamento degli animali a fini alimentari sino alla possibilità di riconoscere diritti ai robot. Con il genetista e scrittore Guido Barbujani, poi, si esplorerà un tema decisamente di attualità, quello della teoria del complotto della sostituzione etnica.
Cambiando prospettiva, uno sguardo decisamente diverso alla realtà è offerto dalle teorie e tecnologie quantistiche, delle quali si occuperà il fisico Tommaso Calarco, direttore dell’Institute of Quantum Control e autore nel 2016 del “Quantum Manifesto”, che ha avviato l’iniziativa Quantum Flagship della Commissione europea, mentre alzando lo sguardo dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, l’astrofisico Giulio Magli, professore al Politecnico di Milano – dove tiene l’unico corso accademico in Italia di Archeoastronomia – esplorerà il rapporto fra astronomia, architettura e paesaggio nell’antichità. Si resta fra le stelle con Paolo Attivissimo, con cui si approfondiranno i motivi del ritorno dell’uomo sul nostro satellite, alla ricerca di minerali pregiati e misteriosi e di acqua per alimentare una base spaziale da dove partire alla volta di Marte, e i risultati delle osservazioni del progetto Euclid, il telescopio spaziale dell’ESA. Al confine tra scienza, arte e fantascienza, invece, con il circlemaker Francesco Grassi si parlerà di cerchi nel grano e falsi misteri, per spiegarne le tecniche di creazione, decisamente tutte umane. Con Gabriele Ferrari, paleontologo e giornalista scientifico, autore di Polvere e ossa (in uscita a metà ottobre per Codice), si farà un viaggio nell’America del Nord ai tempi del Far West, per scoprire come anche la ricerca scientifica non sia immune da profonde rivalità che possono degenerare in atti di spionaggio e di reciproco sabotaggio.
Parlando di nuove prospettive, il CICAP Fest ospiterà un incontro sulla biosfera profonda, ecosistema che sta interessando sempre più il mondo della ricerca, con il microbiologo Donato Giovannelli e il geochimico Alberto Brovarone.
Ai fatti appartengono anche le convinzioni che governano i nostri comportamenti, perché pur essendo soggettive e intangibili sono spesso considerate indiscutibili e concrete come i fatti oggettivi: Telmo Pievani e Massimo Polidoro racconteranno come nascono le nostre credenze e i meccanismi che le alimentano – tema che sarà ulteriormente approfondito da quest’ultimo in occasione della presentazione del suo libro La scienza dell’incredibile (Feltrinelli, 2023). Con il chimico Simone Angioni, il biotecnologo Stefano Bertacchi e il divulgatore scientifico Ruggero Rollini, si discuterà di plastica, miti e leggende, per conoscere meglio uno dei materiali a suo tempo più innovativi e acclamati e, oggi, più temuti per le conseguenze sull’ambiente (a partire dal loro libro Quello che sai sulla plastica è sbagliato in uscita a inizio ottobre per Gribaudo). E ancora: il divulgatore della scienza e scrittore per ragazzi Lorenzo Monaco si occuperà del rapporto tra api e biodiversità nel monitoraggio dell’ambiente, facendo chiarezza anche su molti falsi miti. Infine, grazie all’egittologa del Museo Egizio di Torino Divina Centore scopriremo quali sono le bufale più diffuse sull’antico Egitto.
CONFERENZE QUERY ED EVENTI SPECIALI
Oltre ai tre filoni principali, il CICAP Fest propone al pubblico una serie di 5 Conferenze Query, ispirate ad altrettanti argomenti affrontati sull’omonima rivista trimestrale del CICAP, e alcuni Eventi speciali.
Per il ciclo di conferenze, si comincia con La statistica ti salva la vita, insieme allo psicologo sociale Lorenzo Montali, già direttore di “Query” e vicepresidente del CICAP, che dialoga con la biostatistica Paola Tellaroli e il matematico e informatico Luca Antonelli, si prosegue con il botta e risposta fra la giornalista Claudia Di Giorgio, attuale direttrice di “Query”, e lo storico e saggista Carlo Greppi sul tema della falsificazione della storia, per poi discutere di Quell’idea di natura, con Lorenzo Montali, il chimico e divulgatore scientifico Silvano Fuso e Piero Fabbri, autore con i “Rudi Mathematici” di una rubrica su “Le Scienze” e dell’e-zine omonima, intervistati dalla stessa Claudia Di Giorgio. Nell’intervista di Lorenzo Montali a Sergio Della Sala ci si interrogherà su uno dei processi cognitivi diventati popolari in questi anni, l’Effetto Dunning-Kruger, dando un’interpretazione di questo effetto molto diversa da quella più nota e discutendo dei problemi che si presentano nello studio dei bias cognitivi, per concludere con Un viaggio nel paranormale religioso, insieme a Stefano Bigliardi e a Luigi Garlaschelli, chimico e divulgatore – che parteciperà anche all’incontro sulla Sindone con lo storico Andrea Nicolotti.
Tante le domande, intrecciate fra letteratura, leggenda e scienza, che di certo animeranno l’incontro dedicato a certe famose “creature della notte”: si fa presto a dire “vampiro”, spiegherà infatti lo storico Francesco Paolo De Ceglia, autore di un’approfondita e scientifica ricerca sulle origini europee della credenza nei vampiri.
Passando agli Eventi speciali, si tratta di occasioni di festa, celebrazione e divagazione: a cominciare dal Ricordo di Piero Angela, moderato da Massimo Polidoro, e che vedrà la partecipazione di altri colleghi e amici di Piero Angela, come gli scrittori e giornalisti scientifici Piero Bianucci, Paolo Magliocco e Lorenzo Pinna, Elisabetta Bernardi, nutrizionista e storica collaboratrice di Superquark, Silvio Garattini e Lorenzo Montali.
Sempre nel ricordo di Piero Angela, i giovani che allo scorso esame di maturità hanno scelto la traccia tratta da Dieci cose ho imparato potranno accreditarsi al festival attraverso il sito e ricevere uno speciale pass che consentirà di ritirare materiale del CICAP e partecipare a incontri esclusivi con alcuni dei relatori.
Immancabili due classici appuntamenti della manifestazione: la rassegna stampa del CICAP Fest, realizzata in collaborazione con il magazine Focus, che aprirà le giornate di sabato 14 e domenica 15 con i giornalisti Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini, e “La scienza sul divano” le interviste ai protagonisti del festival realizzate dal divulgatore scientifico Ruggero Rollini che sul suo “sofà con le ruote” animerà le vie del centro storico di Padova.
Spazio anche a speciali visite guidate tematiche all’Orto botanico e al Museo della Natura e dell’Uomo: il pubblico del festival potrà approfondire miti e leggende dal mondo delle piante e vestire i panni di un paleontologo, per andare alla scoperta dei segreti del tempo profondo.
Il CICAP Fest ospiterà poi Viaggio nell’Universo, live show con l’astronomo Luca Nobili a cura di Planetario di Padova, per andare alla scoperta delle reali distanze nell’Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate.
Spazio anche ad appuntamenti all’insegna della leggerezza e della musica: la Serata CICAP Comedy Club, con Francesco Lancia, autore radio televisivo e attore di improvvisazione teatrale, e alcuni dei più interessanti e noti protagonisti della scena comica italiana. Francesco Lancia sarà anche tra i protagonisti del gioco di ruolo Saving Galileo!, in cui guiderà alcuni ricercatori e ricercatrici che saranno alle prese con sfide di altri tempi per cercare di aiutare Galileo Galilei senza finire nei guai. Un altro importante appuntamento sarà la Serata Musica di omaggio a Piero Angela: Antonio Valentino, direttore dell'Unione musicale di Torino, e alcuni divulgatori scientifici come Marco Ferrari, Emanuele Menietti e Dario Bressanini, accompagnati dalla musica di un quartetto d’archi (Federica Sabia, violino; Rossella Tucci, violino; Nicoletta Pignataro, viola; Lucia Sacerdoni, violoncello), guideranno gli spettatori in un viaggio fra scienza e musica, dall’immensità del cosmo ai misteri dei quark. In programma anche la sfida Giallo al MUSME. Aperitivo con delitto, in collaborazione con il Museo di Storia della Medicina di Padova (MUSME) e il Teatro Nove Vite, per calarsi scientificamente nei panni di un vero detective, tra raccolta delle prove, interrogatori e autopsia. Chiacchiere al Bar Bivio sarà invece uno spettacolo per tutti, in cui Elena Dogliotti, Supervisore Scientifico per Fondazione Umberto Veronesi ETS, e Alessio Perniola di Multiversi stimoleranno un dibattito su cibo, diete e alimentazione, tra linee guida per la prevenzione a tavola e sostenibilità ambientale (a cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS e Multiversi).
E, alzando gli occhi al cielo, da non perdere la Celebrazione dei 25 anni della rivista “Coelum Astronomia”. Sempre con lo sguardo rivolto alle stelle, e la partecipazione di qualcuno che tra esse ha potuto viaggiare, il festival inviterà a gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo, a non temere difficoltà o fallimenti, perché proprio questa è la strada della scienza, nello speciale incontro con l’astronauta Luca Parmitano e il regista, scrittore e autore Pif.
A chiudere il festival sarà una conferenza spettacolo con l’astrofisica e scrittrice Licia Troisi, il giornalista scientifico Michele Bellone e la filosofa Lucrezia Ercoli sugli immaginari scientifici e filosofici del fantastico.
Come negli anni precedenti, la manifestazione incontra il territorio coinvolgendo altri centri, con due eventi al Palazzo Roncale a Rovigo, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo: nel primo la fisica dell’atmosfera Elisa Palazzi e Francesca Bellisai, policy advisor di Ecco, think tank italiano, indipendente e senza fini di lucro, approfondiranno la transizione energetica e il cambiamento climatico; nel secondo la giornalista scientifica Roberta Fulci esplorerà la storia della ricerca sul dolore (a partire dal libro Il male detto, Codice, 2023).
Numerose, inoltre, le attività dedicate ai ragazzi, come Magica scienza, con Alessio Perniola e a cura di Multiversi, spettacolo di magia incentrato su numerosi fenomeni scientifici che hanno risvolti prodigiosi e sorprendenti. Ne Lo scienziato giocoliere show, poi, a cura di Accatagliato, si racconterà con metodo scientifico, attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici, come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Le dimostrazioni scientifiche si alterneranno a performance artistiche, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
I più giovani troveranno numerose attività anche presso i gazebi che occuperanno il Cortile Nuovo con diversi laboratori: nel gazebo A tutta scienza! a cura di Accatagliato sarà possibile indagare il mondo microscopico e scoprire la scienza che si nasconde dietro le illusioni ottiche, mentre in quello Science in a box a cura di CNR si giocherà con l’acqua e le sue sorprendenti proprietà il sabato, mentre la domenica si andrà alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica. Nel gazebo Ti piace vivere facile? a cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro il pubblico potrà partecipare a giochi interattivi che invitano a riflettere sull’importanza di fare tutto il possibile per abbassare il rischio di ammalarsi. Infine, il gazebo Inquinamento e salute a cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS sarà un percorso a tappe per approfondire gli inquinanti dell’aria e i loro effetti sulla salute. Durante il fine settimana del festival, ci si potrà inoltre cimentare in SMOGVILLE – Fino all’ultimo respiro LIVE, un webgame digitale in cui il pubblico sarà protagonista attraverso le proprie scelte.
Anche quest’anno, infine, il CICAP Fest sarà preceduto dal CICAP Fest EDU, che da lunedì 9 a venerdì 13 ottobre dedicherà a insegnanti e ragazzi delle scuole medie superiori di primo e secondo grado un ricco palinsesto con numerosi eventi online e in presenza. Tra gli appuntamenti in programma, l’incontro realizzato con il contributo incondizionato di Fondazione MSD Ci vuole una scienza. E quindi proviamo a capirla: come funziona e che impatto ha sulle nostre vite: la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino e il giornalista Emanuele Menietti, che ogni settimana raccontano nel loro podcast de “Il Post” il funzionamento e la comunicazione della ricerca scientifica, mostreranno come la scienza sia un processo in continua evoluzione e quanto influenzi ogni giorno le nostre vite, ragion per cui è fondamentale che chi la racconta abbia grandi competenze, capacità di comunicazione e disponibilità al confronto. Il webinar su ambiente e salute Alla ricerca dell’equilibrio perduto: più sano il pianeta, più sani noi, a cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, in compagnia della biotecnologa e divulgatrice Federica Giraudo, sarà invece dedicato all’approccio “One Health”, la nuova e saggia prospettiva che, da quando abbiamo finalmente preso atto di vivere in un egoistico e devastante antropocene, si propone di ristabilire l’equilibrio e la parità di importanza e cura fra tutte e tre le componenti della vita sul nostro pianeta: esseri umani, animali e il pianeta stesso. L’incontro metterà quindi alla prova, attraverso quiz, giochi e attività interattive, la consapevolezza riguardo l’ecosistema in cui viviamo, la necessaria armonia tra esseri umani e animali, ed esplorerà la visione (più che mai attuale) di salute circolare.
Il biologo e comunicatore della scienza Alessandro Vitale animerà il webgame SMOGVILLE – Fino all’ultimo respiro, su inquinamento e salute, a cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS, che in una serie di simulazioni e avventure grafiche sfiderà gli studenti a riconoscere inquinanti atmosferici e situazioni a rischio, per poi proporre soluzioni in tempo reale e salvare gli abitanti di una città del futuro. “Chimico” vs. “Naturale”: una guerra che non esiste! Pillole di Chimica Verde per curare la chemofobia è invece l’approfondimento proposto da Alessio Dessì, ricercatore del CNR e dell’Istituto di Chimica dei Composti Organometallici (ICCOM), volto a districare l’equivoco per cui “chimico” sarebbe in opposizione, negativa, a “naturale”, mentre si tratta solo di un’errata sostituzione lessicale, laddove il termine corretto sarebbe “artificiale”. Dalla comunicazione al marketing commerciale questo errore si è trasmesso all’opinione pubblica, determinando una nuova condizione psicologica, la chemofobia, la paura irrazionale che tutte le sostanze chimiche siano dannose e/o nocive, mentre, al contrario, l’impronta della chimica nella nostra società si sta muovendo nella direzione della sostenibilità, allo scopo di ridurre gli sprechi e le sostanze pericolose e avere maggiore cura del nostro pianeta, tanto che sempre di più si parla di “Chimica Verde”.
Dalla scienza sul nostro pianeta a quella necessaria per viaggiare verso altri, i divulgatori scientifici Adrian Fartade e Luca Perri racconteranno la missione Apollo 11 sottolineandone i rischi e la complessità, per capire quanto il lavoro di squadra e la cooperazione consentano all’umanità di superare ogni orizzonte, e guardando invece indietro agli orizzonti già varcati e al progresso compiuto, l’appuntamento in collaborazione con Museo Egizio di Torino sarà all’insegna dell’archeologia che incontra la scienza per scoprire, attraverso l’osservazione guidata da un egittologo, modelli di indagine sui reperti capaci di metterne in luce specificità e aspetti significativi. Ci si interrogherà sulla peculiarità di un reperto egizio, con l’obiettivo di ricostruire la storia dell’oggetto osservato, attraverso l’individuazione delle fasi principali della sua biografia: identità, perdita e rinascita. E ancora: al festival si toccheranno con mano le sfide della ricerca sul campo in ambienti estremi, grazie alla testimonianza del personale dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di stanza alla Stazione Artica Dirigibile Italia di Ny-Alesund, nelle Isole Svalbard: cosa si studia nelle zone polari e come sono arrivati dei ricercatori italiani in zone tanto remote? A queste e tante altre domande risponderanno la capo base Tessa Viglezio e la ricercatrice CNR-ISP Stefania Gilardoni, accompagnando i ragazzi alla scoperta di queste tematiche così affascinanti e attuali. Infine, da non perdere l’incontro dedicato alla sicurezza sul web con il giornalista informatico Paolo Attivissimo, che racconterà come usare Internet, social network, ChatGPT, metaversi, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati o schiavizzati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili e per gli inganni dell’intelligenza artificiale se usata senza precauzioni.
Il CICAP Fest è promosso dal CICAP con il Patrocinio e il contributo di Regione del Veneto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Provincia di Padova, Comune di Padova, Camera di Commercio di Padova, con il Patrocinio della Commissione europea, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con VenicePromex e Confindustria Veneto Est; Fondazione MSD come partner; Poste Italiane e Coop Alleanza 3.0 come sponsor, Unicredit e CAREL INDUSTRIES come supporter; Istituto Mario Negri, Fondazione Umberto Veronesi ETS, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Pezcoller, Museo della Natura e dell’Uomo e Orto Botanico di Padova, Premio Galileo, Musme e Planetario di Padova come partner scientifici; Focus, Il Mattino di Padova, TV7, Rai Pubblica Utilità, Il Bo Live e PlaNCK! come media partner; in collaborazione con Feltrinelli Librerie.
Il CICAP Fest è ideato da Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e segretario nazionale del CICAP, con la direzione scientifica e organizzativa di FRAME – Divagazioni Scientifiche.