Forse la domanda che mi è stata fatta più spesso negli ultimi vent'anni è: «Come si fa a piegare le chiavi come faceva Uri Geller?»
E ogni volta la mia risposta era che si trattava di un trucco da prestigiatori, che richiedeva molta preparazione e che, comunque, chi davvero era interessato lo poteva trovare sui libri per prestigiatori: non avrei potuto certo rivelarlo io.
Era una risposta, però, che andava bene fino a un certo punto. Di libri dove si spiegasse come piegare i metalli, o ripetere uno qualunque dei vari "fenomeni" di Geller, ce n'erano in giro diversi, è vero. Però, la qualità era spesso molto bassa e, soprattutto, gran parte di questi libri si concentravano più sugli aspetti tecnici che su quelli psicologici, fondamentali perché l'illusione sia perfetta.
C'era solo un libro che rivelava come ripetere tutto il repertorio di Geller e lo faceva con competenza, attenzione e una buona dose di humor.Si trattava di Confessions of a Psychic, di UriahFuller.
Veniva presentato come un auto-smascheramento da parte del sensitivo Uriah Fuller, che aveva deciso di rivelare tutti i suoi trucchi. Nella realtà, Fuller non esisteva (ma il nome ricordava abbastanza da vicino quello di Geller). Il creatore di quel libro, invece, era un autore coi fiocchi, nientemeno che Martin Gardner, il più famoso divulgatore di matematica ricreativa, inventore di molti giochi di prestigio, scrittore e uno dei principali critici del mondo del paranormale. Insomma, la persona più indicata per realizzare un'opera di questo tipo.
L'unico problema, però, è che Confessions uscì nel 1975 per un piccolo editore di libri magici e poi sparì e le poche copie originali divennero presto oggetti da collezione.
Da anni ho la fortuna di intrattenere una corrispondenza con Gardner (che non usa il computer e scrive solo a macchina). Qualche tempo fa, abbiamo deciso di dedicargli un numero speciale diMagia (il 4) e abbiamo realizzato un'intervista "per corrispondenza", scambiandoci una quantità di lettere.
Nel corso di questo scambio è venuta fuori l'idea di riproporre le Confessions per un nuovo pubblico di appassionati. Gardner, che detiene i diritti dell'opera, ci ha messo con gioia il volume a disposizione e ci ha concesso di poterlo tradurre in italiano.
Dunque, è oggi con soddisfazione e piacere che vi proponiamo la ristampa in italiano delle Confessions per una nuova collana, i Quaderni di Magia. La nuova edizione, rimasta identica nel testo ma arricchita di una presentazione dello stesso Gardner, di note esplicative e di una bibliografia commentata, si intitola Confessioni di un medium e la potete richiedere direttamente al CICAP.
Naturalmente, così come nessun libro che insegna a suonare il pianoforte, per quanto perfetto, potrà mai trasformarvi in artisti, così nemmeno le Confessioni vi potranno trasformare in novelli "mini-geller". Però ci potrete andare vicino...
Il volume di Gardner rappresenta la prima uscita dei Quaderni di Magia, una serie che andrà a completare gli approfondimenti di Magia e che, ne siamo certi, non potrà che incuriosire anche i lettori di Scienza &Paranormale.
E ogni volta la mia risposta era che si trattava di un trucco da prestigiatori, che richiedeva molta preparazione e che, comunque, chi davvero era interessato lo poteva trovare sui libri per prestigiatori: non avrei potuto certo rivelarlo io.
Era una risposta, però, che andava bene fino a un certo punto. Di libri dove si spiegasse come piegare i metalli, o ripetere uno qualunque dei vari "fenomeni" di Geller, ce n'erano in giro diversi, è vero. Però, la qualità era spesso molto bassa e, soprattutto, gran parte di questi libri si concentravano più sugli aspetti tecnici che su quelli psicologici, fondamentali perché l'illusione sia perfetta.
C'era solo un libro che rivelava come ripetere tutto il repertorio di Geller e lo faceva con competenza, attenzione e una buona dose di humor.Si trattava di Confessions of a Psychic, di UriahFuller.
Veniva presentato come un auto-smascheramento da parte del sensitivo Uriah Fuller, che aveva deciso di rivelare tutti i suoi trucchi. Nella realtà, Fuller non esisteva (ma il nome ricordava abbastanza da vicino quello di Geller). Il creatore di quel libro, invece, era un autore coi fiocchi, nientemeno che Martin Gardner, il più famoso divulgatore di matematica ricreativa, inventore di molti giochi di prestigio, scrittore e uno dei principali critici del mondo del paranormale. Insomma, la persona più indicata per realizzare un'opera di questo tipo.
L'unico problema, però, è che Confessions uscì nel 1975 per un piccolo editore di libri magici e poi sparì e le poche copie originali divennero presto oggetti da collezione.
Da anni ho la fortuna di intrattenere una corrispondenza con Gardner (che non usa il computer e scrive solo a macchina). Qualche tempo fa, abbiamo deciso di dedicargli un numero speciale diMagia (il 4) e abbiamo realizzato un'intervista "per corrispondenza", scambiandoci una quantità di lettere.
Nel corso di questo scambio è venuta fuori l'idea di riproporre le Confessions per un nuovo pubblico di appassionati. Gardner, che detiene i diritti dell'opera, ci ha messo con gioia il volume a disposizione e ci ha concesso di poterlo tradurre in italiano.
Dunque, è oggi con soddisfazione e piacere che vi proponiamo la ristampa in italiano delle Confessions per una nuova collana, i Quaderni di Magia. La nuova edizione, rimasta identica nel testo ma arricchita di una presentazione dello stesso Gardner, di note esplicative e di una bibliografia commentata, si intitola Confessioni di un medium e la potete richiedere direttamente al CICAP.
Naturalmente, così come nessun libro che insegna a suonare il pianoforte, per quanto perfetto, potrà mai trasformarvi in artisti, così nemmeno le Confessioni vi potranno trasformare in novelli "mini-geller". Però ci potrete andare vicino...
Il volume di Gardner rappresenta la prima uscita dei Quaderni di Magia, una serie che andrà a completare gli approfondimenti di Magia e che, ne siamo certi, non potrà che incuriosire anche i lettori di Scienza &Paranormale.