Pavia. Il 2 Novembre 2003 nel tratto di strada Carisio-Biella sono stato testimone di una pioggia di "capelli d'angelo" e disponendo della mia fotocamera digitale mi sono fermato per scattare delle fotografie che potessero testimoniare l'avvenimento.
Una delle soprese più grandi è stato vedere e fotografare i numerosi ragni che popolavano il punto in cui ho fermato l'automobile, e questo è un fatto molto interessante perché nella casistica ufologica molto raramente i testimoni hanno visto i ragni insieme a questo tipo di filamenti.
In letteratura ufologica si citano spesso i ragni che fanno il cosiddetto ballooning (volare in mongolfiera) cioè che utilizzano la propria tela per farsi trasportare dal vento.
I ragni (di tantissime famiglie) quando sono sufficientemente piccoli e quando la zona dove si trovano diventa "affollata", utilizzano questa tecnica per spostarsi velocemente e colonizzare altre zone. Producono un filamento che in presenza di vento può essere trasportato in aria portando con sé anche il ragno stesso, e quando tanti ragni fanno la stessa cosa nella stessa area, i diversi filamenti finiscono per intrecciarsi e formare dei grossi filamenti bianchi e visibili ad occhio nudo che si muovono in aria anche a grandi altezze per poi ricadere.
Abbiamo quindi costituito un gruppo di studio dedicato al fenomeno "Angel Hair" che vede coinvolti esponenti del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) ed esponenti del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici).
Il CISU rappresenta la parte razionale dell'ufologia italiana e proprio Edoardo Russo, l'attuale presidente, è stato uno dei primi promotori e sostenitori della creazione di questo gruppo di studio.
L'ufologia è legata a questo fenomeno misterioso perché soprattutto negli anni Cinquanta questo tipo di "pioggia" si è presentata anche accompagnata da avvistamenti di UFO.
Il fenomeno è avvolto al momento da un certo alone di mistero, infatti alcune analisi eseguite durante gli anni smentirebbero che l'origine dei filamenti si possa attribuire sempre a ragni o insetti in grado di produrre tele.
Stiamo quindi al momento seguendo diverse piste di indagine, una legata ai ragni e alle loro tele, che vede coinvolti il chimico Luigi Garlaschelli (CICAP) dell'Università di Pavia, e alcuni ricercatori del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo dell'Università degli studi di Torino.
Durante la mia testimonianza ho provveduto anche a raccogliere molti di questi misteriosi ragni che sono attualmente sotto studio all'Università degli studi di Torino.
Un'altra pista che stiamo percorrendo è indirizzata a cercare di capire come interpretare casi storici (come quelli famosi del 1954) in cui le analisi effettuate hanno mostrato un composto chimico instabile a base di boro, silicio, calcio e magnesio, non compatibile con la tela del ragno.
Il mistero quindi si infittisce, il gruppo di studio CICAP-CISU però ha già prodotto degli ottimi risultati e contiamo nel 2004 di poter pubblicare i resoconti di queste indagini attualmente in corso.
A Pavia il fenomeno risulta essersi manifestato ad esempio nel novembre 1999.
Francesco Grassi
Coordinatore del Gruppo CICAP-Lombardia
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