Il disturbo si manifesta con dolori e gonfiori addominali, dovuti a difficoltà di funzionamento degli ultimi tratti del tubo digerente. Ha cause poco chiare, andamento spesso fluttuante, e non ha ancora trovato cure definitivamente efficaci; non comporta pericoli gravi, se tenuto sotto controllo, ma risulta piuttosto fastidioso per quanto riguarda i suoi effetti sulla vita quotidiana: si tratta quindi di una malattia che possiede tutte le caratteristiche più classiche che spingono molti pazienti a rivolgersi a terapeuti alternativi. La riflessologia plantare, che mette insieme concetti mutuati da antiche tradizioni asiatiche (in parte condivisi con l'agopuntura) e pseudoscienze olistiche costruite a tavolino in Occidente (come la chiropratica e l'osteopatia), si fonda sul principio che ogni regione della pianta del piede abbia una corrispondenza energetica con un organo del corpo; e che sia possibile quindi, stimolando e massaggiando i punti opportuni del piede, curare molteplici disturbi in qualunque parte dell'organismo.
Lo studio è stato condotto da ricercatori dell'università inglese di Leeds, in collaborazione con dei riflessologi che si sono prestati volontariamente alla prova: trentaquattro pazienti, contattati attraverso quattro ambulatori di medicina generale, sono stati divisi in due gruppi. La metà di essi è stata regolarmente seguita dallo staff medico per qualche mese, e sottoposta alle terapie e alle visite usuali; agli altri è stata praticata, in aggiunta, una sequenza di sei sedute di terapia riflessologica, ognuna della durata di mezz'ora. Ai pazienti veniva richiesto di annotare tutti i sintomi e le sensazioni fisiche generali nell'arco di tempo interessato: intensità dei dolori, frequenza degli episodi di diarrea, stato di costipazione e di gonfiore. Secondo le conclusioni della ricerca, pubblicate sul British Journal of General Practice, non si è notata alcuna differenza sostanziale tra i due gruppi. Il dottor Philip Tovey, coordinatore del gruppo di lavoro, ha idee decise: benchè non si possano trarre conclusioni assolute da un unico lavoro, le indicazioni pendono fortemente verso un giudizio di chiara inefficacia.
I praticanti della riflessologia, però, non sono così convinti, e citano un'altra ricerca, condotta indipendentemente nel 1998 dall'associazione inglese di categoria, che avrebbe dato risultati diversi. La loro opinione è che l'origine della sindrome abbia una notevole componente psicosomatica, e che dunque la riflessologia plantare (che si sarebbe dimostrata utile nell'alleviare disturbi dovuti allo stress) rimanga adatta al caso. Una nuova indagine statistica è comunque prevista per il prossimo anno.