Chissà cosa sarebbe successo in Australia se, invece delle
bambole, avessero iniziato a lacrimare le statuine delle madonne.
Schiere di sindaci ad organizzare processioni, messe su messe per chiedere perdono. E che perdono! Le bambole non solo piangono, ma poi si sciolgono tutte lasciando uno sgradevolissimo odore ... di acido solforico per giunta! A dir poco diabolico.
Ma non è stato così, e, forse a causa dell'aspetto non abbastanza pio delle bambole degli anni trenta e quaranta, ci si è subito affannati a trovare la ragione di questo strano fenomeno.
Le bambole di quell'epoca, costruite in celluloide, conservano nel materiale di cui sono fatte dei residui di acido solforico e di acido acetico. Questi, venendo in contatto con i vecchi fili di ferro che tengono al loro posto gli occhi delle bambole, causano la fusione della celluloide, e le bambole prima piangono, e poi si sciolgono: il processo infatti provoca la formazione di altro acido solforico, che distrugge tutto il corpo della sfortunata bambolina, e può contagiare le vicine di scaffale.
L'ospedale delle bambole di Sidney riceve più di cento pazienti al giorno, ma le speranze di salvare le bambole sono davvero poche. Una moria insomma. E se poi fra quelle bamboline ce ne fosse qualcuna le cui sembianze ricordano la madonna, pazienza. Qualcuno griderà al miracolo e le migliaia di bamboline malate della stessa malattia passerebbero assolutamente in secondo piano, anzi, dietro le quinte.
Margherita Fronte