In parapsicologia la bilocazione consiste nella presenza contemporanea di una persona in due luoghi diversi. Nota anche col nome di sdoppiamento, proiezione astrale o viaggio fuori dal corpo, permette, secondo chi la pratica, non solo di sentirsi, ma anche di trovarsi realmente in due posti diversi contemporaneamente.
Qualche anno fa mi capitò di parlare con il relatore di una conferenza sulle esperienze fuori dal corpo. Egli stesso, diceva, era in grado di uscire dal corpo (cadendo in trance) e di viaggiare nel piano astrale, potendo per esempio entrare in un'altra stanza, vedere cosa c'era e poi descrivere tutto nei minimi particolari.
Gli chiesi se, entrando in un'altra stanza, egli avrebbe potuto anche leggere un numero scritto a sua insaputa su un biglietto che si trovava in quella stanza e poi, uscito dalla trance, riferirlo correttamente.
"Certo!" mi rispose, "Ho già fatto cose come questa."
"Sarebbe fantastico!", continuai io,"Lei dimostrerebbe a chiunque che il viaggio astrale ha dei riscontri oggettivi, che non può essere una semplice sensazione soggettiva. Sarebbe disponibile per un esperimento?"
"Non vedo il problema; come le ho detto ho fatto questa esperienza già molte volte."
"Bene, ci saremo io, lei e un prestigiatore che controllerà!"
"Cosa c'entra il prestigiatore?"
"Be', sarebbe presente per assicurare che non ci siano trucchi. Leggere un numero scritto in una busta che si trova in un'altra stanza, come sa, è un classico trucco del mentalismo!"
"No, senta, se lei arriva col prestigiatore allora anch'io porto i complici."
"I complici? Ma cosa c'entrano i complici?"
Per farla breve, rifiutò di partecipare a qualsiasi esperimento che vedesse la presenza di un prestigiatore fra le persone dedicate ai controlli. Nelle pseudoscienze c'è chi distingue la bilocazione dallo sdoppiamento, sostenendo che nella bilocazione la persona non avrebbe alcuna coscienza di trovarsi in due posti diversi, mentre nello sdoppiamento sì. In questo caso la bilocazione, di tipo non cosciente, sarebbe un fenomeno paranormale a seconda di come vengono interpretati certi fatti. Una persona che avesse questo dono, potrebbe scoprire di essersi effettivamente bilocata soltanto se, e quando, un'altra persona riferisse l'accaduto.
Supponiamo che Ubaldo sia in grado di bilocarsi e che un amico lo noti e glielo comunichi. La conversazione potrebbe andare così.
"Ciao Ubaldo! Come va? Ieri ti ho visto al Carnevale di Venezia, ma non mi hai neanche salutato."
"Come ieri? Ieri quando? Dove?"
"Saranno state le tre del pomeriggio, eri in gondola nel Canal Grande, vicino al Ponte di Rialto, perché?"
"Ma io alle tre del pomeriggio ero a casa mia e stavo guardando alla tv uno speciale sull'oroscopo cinese. Mi ricordo benissimo... Oh, santo cielo: devo essermi bilocato di nuovo!"
"Eh già è senz'altro così. Adesso che ci penso, mi viene in mente che ti sei anche girato verso di me e mi hai fissato: eri proprio tu!"
Chi ritiene di potersi bilocare in questa maniera interpreta in modo occulto fatti che possono capitare a chiunque. Essere visti da qualcuno in posti dove non siamo mai stati è significativamente diverso dall'essere veramente stati contemporaneamente in due posti diversi. Lo scambio di persona, per somiglianza, per errore o per interpretazione, è molto diffuso.
C'è poi un altro aspetto da considerare: la persona che crede di potersi bilocare può cadere vittima degli scherzi degli amici. Voi resistereste alla tentazione di approfittarne? Certamente sì, perché siete delle brave persone. Ma sapete bene che in giro c'è gente capacissima di questo e altro.
La bilocazione ha dunque una spiegazione non paranormale che si basa sulla somiglianza che esiste fra alcune persone, sulla psicologia della percezione e, in parte, sullo scherzo goliardico.
Del resto un semplice esperimento potrebbe togliere ogni dubbio: bilocarsi a un metro di distanza da se stessi, rimanendo nella stessa stanza. Le persone che dicono di bilocarsi, o meglio di sdoppiarsi, non sono mai riuscite in questa prova.
Riguardo alla psicologia della percezione, è interessante il caso delle trasmissioni televisive dedicate alla ricerca di persone scomparse. In Italia, durante le trasmissioni titolate Chi l'ha visto?, veniva fatta vedere la foto di una persona per ottenere informazioni telefoniche dai telespettatori. Poteva capitare, dopo pochi minuti, che da tutta Italia giungessero sincere telefonate di avvistamento, come se la persona cercata avesse il dono dell'ubiquità.
Roberto Vanzetto
Fisico, redattore scientifico
Per gentile concessione del sito Science Center Torino: www.torinoscienza.it