La prestigiosa rivista scientifica britannica British Medical Journal, sul numero 325 del 21 dicembre 2002, ha pubblicato un curioso articolo dal titolo "The mummy's curse: historical cohort study" che ha per oggetto la celebre presunta maledizione di Tutankhamon (il testo completo dell'articolo è disponibile in rete: www.bmj.com/cgi/content/full/325/7378/1482).
Un gruppo di ricercatori, guidati dal professor Mark R. Nelson del Dipartimento di Epidemiologia e Medicina Preventiva della Monash University in Australia, ha preso in esame le vicende di tutte le persone che nel febbraio 1923 parteciparono all'apertura della famosa tomba del faraone diciottenne. Secondo la tradizione una vera e propria maledizione del faraone avrebbe infatti condotto a morte prematura un gran numero di archeologi o comunque di persone coinvolte nello straordinario ritrovamento, a cominciare da George Herbert (Lord Carnarvon) che finanziò l'impresa. Secondo Howard Carter, l'archeologo britannico che scoprì la tomba, al momento della sua apertura erano presenti 25 occidentali, mentre altri 19 si trovavano in Egitto ma non abbastanza vicini da essere colpiti dalla maledizione. I ricercatori guidati da Nelson hanno condotto un'analisi statistica sulle circostanze di morte di entrambi i gruppi di persone. La vita media delle persone che hanno assistito all'apertura della tomba è risultata essere di 70 anni contro i 75 anni registrati per l'altro gruppo. I ricercatori, tuttavia, hanno sottolineato che non sono riusciti a ottenere le date dei decessi di tutte le persone del secondo gruppo, ma solo di 11 di loro, pari al 58% del totale. L'équipe dei ricercatori ha dunque concluso che la maledizione di Tutankhamon non è mai esistita ed è quindi soltanto un mito.
La notizia ovviamente non ha sorpreso gli scettici. La totale infondatezza dei dati portati a sostegno della presunta maledizione è stata da tempo evidenziata da James Randi e, più recentemente, da Massimo Polidoro nel suo libro Grandi misteri della storia (Piemme, 2002). Nel 1979 addirittura un giudice di S. Francisco dimostrò il suo scetticismo, negando il risarcimento a un poliziotto che aveva subito un malore durante il turno di guardia a una mostra itinerante su Tutankhamon e che, attribuendone l'origine alla presunta maledizione, aveva intrapreso una causa legale.
Appare oramai piuttosto probabile che la leggenda della maledizione sia stata creata dallo stesso Howard Carter per tenere lontani i curiosi dal sito archeologico. Come dichiarò nel 1980 alla NBC Richard Adamson, addetto alla sicurezza della tomba: "Avevamo fatto in modo che la storia della maledizione circolasse perché ci aiutava a ridurre i rischi di furti durante la notte".