Diario dal Corso (04-2002)

  • In Articoli
  • 25-08-2002
  • di Mariano Tomatis

Il quinto appuntamento del "Corso per investigatori del paranormale" organizzato dal CICAPè stato uno dei più affascinanti fino ad oggi, essendo incentrato sulle tecniche fraudolente utilizzate dai sedicenti sensitivi per dimostrare di possedere facoltà paranormali.

Sabato 20 aprile - ore 10

Alla grande esperienza di Massimo Polidoro si è affiancata la "coscienza parapsicologica" di Gian Marco Rinaldi: il primo ha presentato un'interessante panoramica storica dell'indagine sul paranormale, mettendo in luce in particolare il ruolo che hanno avuto i prestigiatori, dai tempi della Society for Psychical Research fino a oggi. La lunga carrellata ha visto susseguirsi dall'indimenticato Harry Houdini ai due ragazzini del Progetto Alfa, Edwards e Shaw, passando per il "sorprendente" (come lo definiscono in America) Randi.

È stato particolarmente interessante assistere a filmati d'epoca nei quali si vedevano le imprese dei due giovani prestigiatori mandati da Randi presso il Laboratorio di parapsicologia "McDonnell" per dimostrare che le condizioni imposte non sarebbero state sufficienti a impedire l'uso di trucchi. Altrettanto memorabile una serie di interventi televisivi di Uri Geller davvero straordinari, durante i quali un prestigiatore mentalista come me non poteva che prendere un'interminabile serie di appunti (mentali, naturalmente!) su atteggiamenti, tempi e movenze di un personaggio che - più di ogni altro - ha incarnato la figura del sensitivo agli occhi del vasto pubblico. È stato, inoltre, piacevole rivedere Randi ripetere i fenomeni di Geller.

Non sono mancati i video che hanno mostrato il "nostro" Massimo in un suo - per tutti noi inedito - intervento televisivo in Olanda e in una trasmissione americana in cui insieme a Randi dava un resoconto dell'esperimento eseguito qualche tempo prima in radio, quando - fingendosi "sensitivo" - aveva prodotto una serie di fenomeni apparentemente inspiegabili nelle case degli ascoltatori.

Gian Marco Rinaldi ci ha a sua volta incantati con una serie di aneddoti sulla storia della parapsicologia e del variegato mondo che vi si nasconde dietro. Ha, in seguito, offerto un punto di vista molto originale sui fenomeni paranormali, insistendo sul fatto che - nonostante la probabilità che i macrofenomeni paranormali esistano sia oltremodo bassa - potrebbe essere interessante indagare i cosiddetti "microfenomeni spontanei". Riconoscendo che si tratta di un lavoro da parapsicologo più che da membro del CICAP, si è dilungato molto su alcuni studi che da anni lui stesso conduce ritenendoli emotivamente gratificanti, e che riguardano in particolare una presunta (e tradizionale) correlazione tra il canto della civetta e avvenimenti nefasti. Pur conscio dell'estrema difficoltà (anche teorica) dello studio - le variabili che intenderebbe prendere in considerazione sono così tante che un modello statistico utile sarebbe improponibile - e ammettendo di trovarsi ancora in una fase aneddotica del fenomeno, non ha mai abbandonato questa strada.

Il punto di vista di Rinaldi ha generato in tutti riflessioni originali e opinioni contrastanti, e ha mostrato uno spaccato di quel mondo - quello parapsicologico - del quale si sente spesso parlare o si legge ma con il quale è difficile avere l'occasione di entrare in contatto diretto.

Sabato 20 aprile - ore 21.00

La serata di sabato è trascorsa ad ammirare e a commentare leprodezze di uno dei più celebri prestigiatori del mondo, David Copperfield. Davvero affascinanti gli aneddoti con cui Massimo Polidoro - che l'ha conosciuto - accompagnava la "proiezione". Tra ll'illusionista americano ha realizzato con una di noi, attraverso il teleschermo, un esperimento di trasmissione del pensiero davvero sorprendente!

Dom. 21 aprile - ore 9.30

Durante la mattinata di domenica, Gian Marco Rinaldi ha esposto i risultati di uno studio di diversi anni sulla questione "sindonica", e in particolare sulle gesta dello scienziato russo Kouznetsov, che dopo aver presentato uno studio che metteva in dubbio i risultati degli esami al Carbonio 14, avrebbe inventato tutto il background delle sue analisi, citando falsi lavori e addirittura segnalando indirizzi di luoghi del tutto inesistenti (il rapporto su questa ricerca è pubblicato proprio in questo numero di S&P).

Dom. 21 aprile - ore 14.30

Massimo Polidoro, invece, ha proposto nel pomeriggio una lunga lista di stratagemmi psicologici che i falsi sensitivi sfruttano per convincere di avere facoltà straordinarie, "lavorare" sul ricordo dei testimoni oculari e limitare al massimo i controlli da parte di chi volesse indagare maggiormente. Alcune affermazioni venivano accompagnate da dimostrazioni pratiche, culminate con la piegatura del proverbiale cucchiaino, che concentra in sé una serie di tecniche psicologiche illusionistiche che meriterebbero un trattato a sé.

 

Mariano Tomatis

http://www.marianotomatis.it

accessToken: '2206040148.1677ed0.0fda6df7e8ad4d22abe321c59edeb25f',