Automa che gioca a scacchi

Il primo

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e più celebre automa in grado di giocare a scacchi fu costruito nel 1770 da un nobile ungherese di Presburg, Wolfgang von Kempelen, e presentato alla corte dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria. Esso raffigurava un uomo avvolto in abiti orientali, seduto dietro una specie di scrivania chiusa sul davanti da tre sportelli, con due cassetti in fondo; per il suo aspetto e il turbante che portava in testa era conosciuto come "il Turco". Prima di ogni partita, l'inventore apriva gli sportelli ad uno ad uno, mostrando agli spettatori un complesso di ingranaggi, rotelle, fili di ogni genere, veramente impressionante. "Il Turco" si esibì a Vienna nel 1770, in Russia nel 1776, a Parigi (dove fu studiato da Benjamin Franklin) e a Londra nel 1783. In seguito alla morte di von Kempelen, avvenuta nel 1784, i figli vendettero l'automa a Johann Maelzel, celebre inventore del metronomo, il quale proseguì le esibizioni in tutta Europa.
Per l'astronomica cifra di 30 mila franchi, nel 1811 il principe Eugenio de Beauharnais acquistò "il Turco". Deluso dalla reale natura dell'oggetto, il principe lo ricedette per la stessa somma a Maelzel. L'automa, infatti, non era affatto un miracolo di tecnologia, bensì una truffa molto ben congegnata: era semplicemente azionato nell'interno da un uomo di piccola statura, che si occultava abilmente dietro gli ingranaggi, spostandosi a destra o a sinistra a seconda dello sportello che veniva aperto. I movimenti dei pezzi sul tavolo, durante la partita, gli venivano segnalati da piccoli magneti posti al di sotto, in modo che il giocatore potesse riprodurre le mosse su una scacchiera tascabile, e rispondere, poi, manovrando il braccio mobile del turco. A lungo si nascose all'interno dell'automa un polacco di nome Worowski, che aveva perso le sue gambe in guerra, e in seguito il francese Mouret, che prese parte alla truffa nel 1820 a Parigi.
Inseguito dai creditori, nel 1825 Maelzel si imbarcò per gli Stati Uniti portando con sé l'automa. In terra americana si esibì a Broadway, Boston, New York, Philadelphia, Baltimora, Pittsburg, Washington e Richmond.
In quest'ultima città l'automa fu studiato da Edgar Allen Poe, che in un giornale locale rivelò "the spoof of the Turk", la truffa del Turco. Indebitatosi anche negli Stati Uniti, Maelzel fu costretto a vendere l'automa per 400 dollari a John F. Ohl, che dopo alcuni anni lo cedette al museo di Philadelphia. Qui venne distrutto dall'incendio che devastò la città il 5 luglio 1854.

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