Chi tra i lettori conserva una copia del numero 1, anno Iii (ormai esaurito) della Rivista del CJCAP potrà testimoniare la mia buona fede. Su quel numero scrissi che in futuro avrei fermato con i miei poteri il Big Ben; come previsto, il 24 gennaio 1994 tutti i giornali hanno riportato la notizia che il famoso orologio londinese si era bloccato per tre ore e dieci minuti: una nuova prova dei miei "illimitati" poteri! E invece no. Il giorno dopo arriva Uri Geller, il sedicente sensitivo, a rovinare la mia soddisfazione. Il "piegatore di forchette" sostiene, infatti, di essere stato lui a fermare il Big Ben. Dagli articoli riportati dai quotidiani del 26/1/94 leggiamo queste parole di Geller: "Ero in sala di proiezione, impegnato a visionare uno spezzone del film che il regista britannico Ken Russel sta girando sulla mia vita. Io ho detto allora che mi sarebbe piaciuto fermare il Big Ben. Poi sono andato a dormire. All'indomani ho sentito dalla radio che il Big ben si era davvero bloccato, inspiegabilmente".
Allora, chi l'ha fermato questo benedetto orologio? Geller o io? Per dirimere la controversia ho voluto chiedere l'opinione di James Randi che, negli anni '70 aveva smascherato Geller: "L'orologio", spiega Randi, "viene fermato regolarmente due volte l'anno per opere di manutenzione e si è bloccato periodicamente nel corso degli anni per semplici difetti meccanici".
Ma Uri Geller non è nuovo a questo genere di pretese. Il 2 novembre del 1986 annunciò per la prima volta che avrebbe fermato il Big Ben con i suoi incredibili poteri paranormali, ma l'orologio continuò tranquillamente a ticchettare.
Si fermò, invece, il 15 dicembre del 1989 e, prontamente (il giorno dopo), Geller si arrogò il merito dell'accaduto. Dopodiché assicurò le autorità britanniche che non avrebbe ritentato "l'esperimento" perché non avrebbe potuto permettersi di pagare le spese per le riparazioni. Ecco che il Big Ben si è nuovamente fermato e Geller (bruciandomi sul tempo) se ne è nuovamente dichiarato responsabile. Credete che gli arriverà una fattura da Westminster? Io lo dubito. "Vedete", spiega Randi, "Il signor Geller ha perso una grossa opportunità quando, nell'agosto del 1976, l'orologio
si bloccò e rimase fermo per quasi nove mesi. Geller non sembra avere più tanta fortuna con gli orologi: ha perso una causa che aveva lanciato contro la Timex, una casa produttrice di orologi (colpevole, a suo dire, di aver utilizzato un attore somigliante a lui in alcuni spot televisivi - vedi rivista del CICAP n. 3, anno III; n.d.r.), ed ora non pare essere in grado di prevedere quando queste sue incredibili dimostrazioni possono avvenire". Sarebbe bello, infatti, se per una volta (magari con un giorno - o qualche ora di anticipo), Geller potesse dirci quando "dirigerà" nuovamente i suoi poteri verso il Big Ben.