Il termine "psicoterapia" fu utilizzato per la prima volta dallo scrittore Van Eeden nel 1889 per descrivere un metodo di cura basato sull'intervento delle funzioni psicologiche. Essa è intesa come cura che agisce mediante mezzi psicologici attraverso un rapporto clinico tra uno specialista e un paziente e ha come scopo la messa in discussione delle dinamiche psicopatologiche di quest'ultimo, di attenuarne o ridurne i sintomi, di mediare al comportamento disturbante e promuovere uno sviluppo positivo della sua personalità.
Le psicoterapie utilizzano una varietà di tecniche prevalentemente mediate dalla comunicazione verbale e ognuna delle quali è basata su di un proprio modello teorico di riferimento. Alcuni di questi modelli sono fondati esclusivamente su basi empiriche ma privi di studi sperimentali significativi, come quelli utilizzati dalle psicoterapie di orientamento psicoanalitico o umanistico-esistenziale; altri, invece, nascono da studi sperimentali e sono utilizzati dalle psicoterapie di orientamento comportamentale.
Nonostante la diversità delle teorie di riferimento o il differente spessore scientifico, tutte le psicoterapie condividono numerosi punti che le accomuna e le rende simili in quanto a efficacia. In ogni processo psicoterapeutico sono presenti una serie di elementi aspecifici e riscontrabili in quasi tutti gli interventi e una serie di elementi specifici che caratterizzano esclusivamente un tipo di modalità terapeutica. Essi sono definiti come:
- ridefinizione, ossia una lettura di un comportamento sotto un'altra prospettiva - tipica delle terapie relazionali e cognitivo-comportamentali;
- abreazione, ossia la possibilità di portare a livelli maggiori di consapevolezza emozioni e conflitti - presente nelle terapie sia analitiche che umanistiche;
- interpretazione: rappresenta una spiegazione del significato inconscio di un determinato comportamento - un'esclusiva dell'intervento psicoanalitico;
- suggestione: si esplica nell'imporre nuove idee e nuove convinzioni nel paziente - presente con modalità più o meno accentuate in quasi tutte le forme di intervento psicoterapeutico.
Va evidenziato che esiste oggi una crescente proliferazione di tecniche o metodi che si autodefiniscono psicoterapeutici ma sono del tutto privi di un substrato teorico e metodologico riconosciuto, e si fondano su principi pseudoreligiosi o su filosofie new age. La psicoterapia va pertanto distinta da quelle situazioni in cui si riceve un aiuto psicologico informale da amici, parenti o terapeuti improvvisati, essa può essere svolta esclusivamente da uno psicologo o un medico entrambi specializzati, che appartengono a una scuola teorica ufficialmente riconosciuta e iscritti in un apposito albo professionale.
Per saperne di piu:
- Lalli N. Manuale di psichiatria e psicoterapia, Liguori, Milano, 1991
- Bazzi T. Le psicoterapie, Rizzoli, Milano, 1970.
- Korchin S. J. Psicologia clinica moderna, Borla, Roma, 1977.