Come è finito il caso della statuina di Civitavecchia che sembrava lacrimare sangue? Dopo che gli esami avevano dimostrato come il sangue appartenesse ad una persona di sesso maschile, il Gip Massimo Michelozzi, che conduceva l'inchiesta, aveva richiesto lo scorso giugno che Fabio Gregori, il proprietario della statuina, i fratelli Salvatore, Giovanni, Enrico, lo zio Pietro e il nipote Alessandro, fossero sottoposti all'analisi del Dna, in modo da poterlo confrontare con quello presente nel sangue rinvenuto sulla statua. A un anno di distanza, i Gregori si sono rifiutati di sottoporsi all'esame e la Corte Costituzionale sta valutando la possibilità di rendere l'esame obbligatorio."