I dibattiti che si sono accesi a livello internazionale attorno alle questioni dell'eutanasia, della fecondazione assistita, dell'utilizzo a scopo terapeutico di cellule staminali embrionali e dell'impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura dimostrano con quanta diffidenza siano ancora considerate le ricerche scientifiche. L'intervento sul patrimonio genetico degli esseri viventi suscita timori viscerali: chi porrà dei limiti alle modificazioni possibili sull'uomo, chi proteggerà l'ambiente, chi deciderà sulla legittimità dell'uso di certe tecniche? Di fronte alle straordinarie novità e alle enormi potenzialità del progresso scientifico è necessario ripensare le posizioni in campo etico, religioso, legislativo e politico. Per questa ragione è nata la proposta di una istituzione mondiale che si incarichi di avvicinare la scienza alla gente per spiegarne gli obiettivi e i metodi e per discuterne le responsabilità e i limiti. Questo libro contiene le riflessioni e gli spunti di ricercatori, filosofi, religiosi, politici, economisti e giuristi che hanno accolto, tra i primi, l'invito al confronto avanzato da Umberto Veronesi, e rappresenta il manifesto per una futura alleanza fra scienza e società che tenda allo sviluppo delle conoscenze e alla difesa della dignità e della libertà dell'uomo.
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