Usando citazioni ora scientifiche, ora letterarie e artistiche, l'autore esamina i luoghi comuni sulla scienza legati alle varie correnti di pensiero del mondo scientifico e di quello umanista e li supera con facilità. Emergono così le grandi potenzialitàdella scienza che possono guidarci a una migliore comprensione del mondo, ma solo congiuntamente all'arte, alla letteratura e alla filosofia. Questa costruzione di ponti fra le «due culture» (quella scientifica e quella umanista) troppo spesso tenute separate e invece ricche di affinità, è la chiave per superare gli enormi problemi che segnano la nostra epoca. L'opera è un "excursus" dalla preistoria ai giorni nostri che mostra l'umanità nella lotta quotidiana per la vita e nella progressiva emancipazione dai bisogni elementari, ottenuta grazie alla scienza e alla tecnologia, ma anche alla filosofia, alla letteratura e all'arte. Affronta in modo approfondito le contraddizioni legate al progresso tecnologico e ne indica le possibili soluzioni. La grande imparzialità dell'autore, che basa sempre le sue considerazioni su un ampio ventaglio di punti di vista, permette un reale progresso della nostra comprensione della natura della scienza. Si diventa partecipi del piacere della scoperta e dell'entusiasmo che ha guidato e guida gli scienziati nel loro lavoro.
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