Non è importante "mantenersi giovani" ma invecchiare bene. Mettendo in questione alcuni assunti della neurologia, il neuropsichiatra di fama mondiale Elkhonon Goldberg fonda la sua biologia della saggezza. Ossia, non è vero che con l'avanzare delletà la salute del nostro cervello e le nostre funzioni mentali non fanno altro che deteriorarsi. Al contrario: la mente si rafforza con l'età perché il cervello "maturo" riesce a sfruttare meglio la sua capacità di riconoscere modelli, cioè riesce a integrare pensiero ed esperienza usando meglio l'emotività, l'empatia e l'intuizione.
Intrecciando i risultati della pratica clinica e della ricerca con i propri ricordi, aneddoti ed esempi storici, Goldberg spiega come funziona il cervello e come le strutture cerebrali si sviluppano e cambiano negli anni, lavorando sempre più all'unisono. E racconta questa "storia" uscendo dalla torre d’avorio dell’establishment scientifico, porgendo un vero e proprio invito al lettore: un programma di "fitness cognitivo", una palestra di esercizi mentali che servono a contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento e a migliorare la nostra capacità di prendere decisioni.
"... mentre cercavo di non fare affermazioni stravaganti, mi trovavo inesorabilmente tentato da esse, e il paradosso esistenziale, che mi intrigava così tanto, gradualmente ha preso un nuovo nome: paradosso della saggezza. Le nostre menti sono una funzione di quell'organismo naturale che è il cervello. E anche se il cervello può invecchiare e cambiare, ogni fase di questa progressione presenta nuovi piaceri e vantaggi, così come perdite e compromessi, naturalmente, come avviene per le stagioni.
Se i 'semi' della nostra mente sono irrigati con la curiosità e lesplorazione fin dalla gioventù, e l'esperienza, in età matura, sorveglia ed educa il 'grano' mentale, allora la saggezza è il raccolto delle ricompense della mente che possiamo veramente apprezzare solo arrivati... all'autunno degli anni."