«Continuamente mi sento chiedere: Come le è venuta la passione per l'astronomia? L'ha avuta fin da piccola? A sentire parlare di passione arriccio subito il naso. Infatti le passioni di solito durano poco e del resto se sono diventata astrofisica è stato un po' per caso». Così comincia L'amica delle stelle, ovvero Margherita Hack, una delle protagoniste della storia dell'astronomia e dell'astrofisica di questo secolo. Un'autobiografia con un titolo a lei non molto gradito perché «sembra un libro di oroscopi». Si tratta in realtà di pagine avvincenti che si leggono tutte d'un fiato, perché al racconto delle sue esperienze umane e della sua carriera sono strettamente legate alcune tappe cruciali dell'astronomia. Può essere considerata per questo una guida alle scoperte e all'esplorazione dell'Universo soprattutto attraverso le ricerche dell'autrice e le principali scoperte dell'astrofisica degli ultimi decenni. Con uno stile narrativo veloce e asciutto, la scienziata illustra anche la storia di un secolo, perché la Hack non ha rivolto il suo interesse soltanto al cielo ma è rimasta saldamente legata alla realtà e ai fatti del nostro tempo. Frequenti anche i riferimenti al CICAP e ai temi dell'irrazionale.
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