Strana specie quella dell'uomo. Tra gli animali è quello che ha sviluppato nel corso della sua evoluzione maggiori capacità razionali, eppure non ha mai abbandonato la propensione a credere sospendendo la ragione: dalla telepatia ai rabdomanti, ai miracoli, all'astrologia, per non dire di interi sistemi di credenze come le religioni, fino alla miriade di piccole superstizioni di volta in volta emergenti.
Benché l'uomo si sia quasi dimenticato di appartenere al regno animale, è proprio l'etologia a fornirci una chiave privilegiata per capire come le credenze trovino spazio e perfino legittimità nel nostro pensiero. Nel suo nuovo libro, Danilo Mainardi prende in esame le caratteristiche della nostra mente e della nostra socialità che hanno innescato o favorito l'organizzarsi e il consolidarsi del fenomeno, e confronta tali «preadattamenti» - dall'autoconsapevolezza all'immaginazione, alla capacità di mentire, alla gerarchizzazione, alla trasmissione culturale, alla ritualizzazione con quelli presenti in altre specie animali.
Veniamo così a sapere che gli scimpanzé, riconoscendosi allo specchio, dimostrano di avere come noi consapevolezza del sé. Che i cani operano una valutazione dell'avversario prima di decidere se dare battaglia. Che la capacità di mentire è intenzionale in molti animali, e va dal fingersi morti per ingannare la preda, al lanciare falsi segnali d'allarme per allontanare i concorrenti da un cibo ambito. Scopriamo quanto incide la biodiversità nella trasmissione culturale: che in un gruppo sociale esistano «tante teste tante idee» fa sì che almeno alcuni individui siano in grado di compiere le scelte giuste e di indicare agli altri la strada da seguire.
Uccelli e mammiferì hanno molto da raccontare. Dai canti speciali di coppia, ai messaggi ritualizzati per scoraggiare gli estranei, ai tam-tam degli scimpanzé del Combe. Somiglianze e differenze con i comportamenti umani ci aiutano a cogliere la nostra unicità e anche la loro, a comprendere a che punto siamo del processo evolutivo e quanta irrazionalità ci occorre per vivere.
