L'Enciclopedia delle scienze anomale si ispira al progetto della Enciclopedia delle scienze inesatte in cui Raymond Queneau intendeva far confluire i suoi studi sui fous littéraires: sugli autori cioè che inseguono dottrine non "integrate" nella società in cui vivono.
Anche l'Enciclopedia delle scienze anomale accoglie scienze e teorie non ortodosse, non riconosciute o alternative alla scienza ufficiale; scienze ritenute erronee, scomparse; scienze occulte, magiche; scienze potenziali o al confine di altre scienze. Altre voci raccontano teorie fantasiose, spesso elaborate da scienziati di fama, ipotesi strane, studi prodotti dalla sofisticata inventiva di scrittori e artisti.
Il piacere di inoltrarsi in un territorio pressoché inesplorato e avvincente qual è quello del "meraviglioso scientifico" si accompagna alla ricerca del tonificante stimolo offerto dagli "indirizzi eterodossi ": le due anime, l'anima fantastica e l'anima similscientifica, si intrecciano e si uniscono continuamente per tutta l'Enciclopedia.
Se siano riusciti efficacemente a rendere questa duplice tensione, gli autori non sanno; si sentono di dire soltanto, con Giulia Niccolai, "forse che si, forse Queneau ".