Tiene banco in questi giorni sui giornali la notizia secondo cui una sensitiva bresciana, Maria Rosa Busi, di 55 anni, avrebbe aiutato le autorita' a ritrovare il corpo di Chiara Bariffi, una ragazza scomparsa nella notte tra il 30 novembre e il primo dicembre 2002.
Stando ai resoconti, la mattina dell'11 settembre scorso, la Busi avrebbe guidato un corteo di subacquei sulla riva del lago di Como dicendo: "E' qui". Un robot con telecamera e' stato poi fatto inabissare e sul fondo del lago, a oltre 100 metri di profondita', ha trovato l'auto: la targa era quella, non c'erano piu' dubbi.
La domanda che ora ci si deve porre e': come ha fatto la signora Busi a trovarla?...
L'articolo continua su: http://www.cicap.org
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Stando ai resoconti, la mattina dell'11 settembre scorso, la Busi avrebbe guidato un corteo di subacquei sulla riva del lago di Como dicendo: "E' qui". Un robot con telecamera e' stato poi fatto inabissare e sul fondo del lago, a oltre 100 metri di profondita', ha trovato l'auto: la targa era quella, non c'erano piu' dubbi.
La domanda che ora ci si deve porre e': come ha fatto la signora Busi a trovarla?...
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