Da: D'Antonio Rossano
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Data invio: venerdì 9 marzo 2001 10.06
Oggetto: Il serpente sulla schiena

Circa 25 anni fa un tizio del mio paese mentre guidava incontrò per strada un serpente. Dapprima lo evitò, poi ci ripensò e tornò indietro per schiacciarlo. Dopo pochi giorni vide comparire sulla schiena, sulla spina dorsale, una linea scura di circa 20 cm che assomigliava ad un serpente, nella parte superiore sembrava addirittura di scorgere la testa. Si recò dal "ciarallo" * per chiedere cosa fosse e raccontargli tutto. Il ciarallo disse che il serpente non era ancora morto e che se ciò fosse avvenuto la stessa sorte sarebbe toccata anche a chi l'aveva schiacciato. Dopo alcune settimane la macchia a forma di serpente svanì e l'uomo continuò a vivere.
Ci sono delle foto dove si vede la macchia-serpente, quindi non sembra essere una balla.

Io penso che la macchia sulla schiena era un semplice livido, che la persona in questione non ricordava essersi procurato, e che la forma serpeggiante fosse determinata dalla linea sinuosa della spina dorsale.

*Il "ciarallo" era, nella cultura popolare, l'ultimo di 7 figli maschi, che in seguito ad un apposito rito (inciaramazione) aveva il potere di prendere e addomesticare i serpenti, senza correre alcun pericolo. Nel mio paese c'è stato un ciarallo fino agli anni '70 e sulla foto della tomba si vedono chiaramente diversi serpenti intorno al suo collo (l'ho visto di persona), ma nessuno di tipo velenoso. La mia spiegazione è che da bambino veniva insegnato al ciarallo di non temere i rettili, così che questi giocava con loro come gli altri giocavano con la palla. D'altra parte a Cocullo, in Abruzzo, ogni anno c'è una famosa festa con migliaia di serpenti maneggiati tranquillamente da tutti gli abitanti del paesino, sono forse tutti "ciaralli"?
I termini "ciarallo" e "inciaramazione" sono dialettali e tipici della mia zona (costa molisana a confine con l'Abruzzo), non ho trovato corrispondenze con l'italiano.

Rossano D'Antonio
Montenero di Bisaccia (CB)