Che la scienza non riguardi solo le grandi concezioni, i «massimi sistemi», ma che la sua bellezza si manifesti ancor più nei dettagli quotidiani, è cosa nota da tempo. E poiché la natura è presente a tutti i livelli della realtà, dove c’è natura c’è scienza. La scienza esiste quindi anche a livello della vita quotidiana, si tratti di decidere per quanto tempo si debbano far bollire le uova per avere perfette uova sode a colazione, quale sia il modo migliore per evitare che si sciolgano biscotti e ciambelle immersi nel tè caldo, come controllare a mente il conto del supermercato (e stabilire quale sia il supermercato più conveniente), come prendere al volo una palla, in che modo costruire e lanciare boomerang, come usare la fisica per migliorare la propria vita sessuale.
Domande in apparenza banali alle quali risponde questo libro, il cui autore è convinto che la scienza della vita quotidiana non sia qualcosa di curioso da guardare con un sorriso, ma un modo importante per introdurre i profani alla scienza e spiegare che cosa significhi essere scienziati.
"La scienza può dare grandi contributi alle attività quotidiane, ma ha anche tratto vantaggio dallo studio di tali attività. Fra i vantaggi acquisiti figurano: il principio della convezione termica, scoperto dal conte angloamericano Rumford dopo essersi scottato la bocca tentando di addentare una torta di mele troppo calda; la prima misurazione della grandezza di una molecola, compiuta da Benjamin Franklin dopo aver osservato che l’acqua usata per lavare le stoviglie nella cucina di una nave, scaricata in mare, attenuava il moto ondoso nella sua scia; la prima stima del raggio d’azione delle forze intermolecolari, derivata dalla considerazione dell’assorbimento di liquidi da parte di materiali porosi."