Nel corso del XII Convegno Nazionale del CICAP , Simone Angioni e Marco Morocutti, ricercatori del CICAP, hanno presentato in anteprima nazionale i risultati della loro ricerca svolta nel famoso castello di Montebello in cui, secondo la leggenda tradizionale, si manifesterebbe un’entità misteriosa soprannominata Azzurrina.
"Abbiamo effettuato queste registrazioni il 21 giugno 2010 nel giorno della ricorrenza quinquennale della scomparsa della bambina” ha spiegato Simone Angioni. I suoni che sono stati fatti ascoltare al convegno e che sono ora disponibili sul sito www.luoghinfestati.it , dimostrano che non vi è alcun rumore udibile con orecchio umano, né attribuibile ad un’entità intelligente.
“Infatti” ha precisato Morocutti “ciò che si può ascoltare è un assoluto silenzio e gli unici suoni che si possono rilevare utilizzando apparecchiature professionali sono debolissimi rumori di fondo tipici di ogni ambiente e che sono stati identificati”. Tali rumori sono per esempio quello di un pavone all’esterno del castello, movimenti di persone nel circondario, una finestra che sbatte per il vento e deboli interferenze radio. Si tratta di uno di quei casi in cui, come spiega Piero Angela, “quando il livello di controllo è molto elevato, il fenomeno scompare".
"Abbiamo effettuato queste registrazioni il 21 giugno 2010 nel giorno della ricorrenza quinquennale della scomparsa della bambina” ha spiegato Simone Angioni. I suoni che sono stati fatti ascoltare al convegno e che sono ora disponibili sul sito www.luoghinfestati.it , dimostrano che non vi è alcun rumore udibile con orecchio umano, né attribuibile ad un’entità intelligente.
“Infatti” ha precisato Morocutti “ciò che si può ascoltare è un assoluto silenzio e gli unici suoni che si possono rilevare utilizzando apparecchiature professionali sono debolissimi rumori di fondo tipici di ogni ambiente e che sono stati identificati”. Tali rumori sono per esempio quello di un pavone all’esterno del castello, movimenti di persone nel circondario, una finestra che sbatte per il vento e deboli interferenze radio. Si tratta di uno di quei casi in cui, come spiega Piero Angela, “quando il livello di controllo è molto elevato, il fenomeno scompare".