Un secolo fa, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, il transatlantico Titanic affondò nel corso del suo viaggio inaugurale dopo un impatto con un iceberg. Quella sciagura ha assunto nella memoria collettiva un significato simbolico rilevantissimo, testimoniato da tante produzioni cinematografiche e letterarie. Una delle ragioni che spiegano il rilievo attribuito a quel tragico disastro, oltre ovviamente all’altissimo numero di morti che si verificarono, è che, nel corso del tempo, la vicenda si è colorata di venature cariche di mistero: profezie, coincidenze impossibili, teorie complottiste. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare questa copertina di Query al tema, potendo contare sul fatto che Massimo Polidoro, che ha curato la copertina, ha raccontato quell’unica traversata realizzata della nave inglese nel suo ultimo libro, Titanic. Un viaggio che non dimenticherete, appena pubblicato da Piemme.
Proprio per dare spazio al tema di copertina, in questo numero non troverete alcune delle rubriche che di solito si possono leggere su queste pagine: oltre a quella di Polidoro, quella di Andrea Ferrero e la mia. In compenso, abbiamo voluto inserire qui la prima puntata di una nuova rubrica che tratterà di argomenti storici poiché ci è sembrata particolarmente coerente con il taglio di questo numero. La rubrica, che si intitola Parastoria, è curata da Marco Ciardi, professore associato di Storia della Scienza e delle Tecniche presso l'Università di Bologna. Lo scorso novembre Ciardi ha partecipato come relatore al convegno "I conti non tornano. Il fascino dei numeri tra scienza e mistero" organizzato a Torino dal CICAP Piemonte. Il suo intervento è stato particolarmente apprezzato e molte delle persone che sono intervenute hanno sottolineato l’importanza di una prospettiva storica per i temi di cui si occupa il Comitato. Solo uno sguardo storico, infatti, può aiutare a comprendere adeguatamente lo sviluppo della scienza, con le sue difficoltà e contraddizioni, e può evidenziare come si sono concretamente definite e articolate nel corso del tempo le differenze tra scienza e pseudoscienza. Ci auguriamo quindi che anche i lettori di Query possano trovare interessante questo nuovo contributo, e da parte nostra ringraziamo Ciardi, che proprio in occasione di quel convegno ha deciso di diventare socio del Comitato, per la sua preziosa collaborazione.
Proprio per dare spazio al tema di copertina, in questo numero non troverete alcune delle rubriche che di solito si possono leggere su queste pagine: oltre a quella di Polidoro, quella di Andrea Ferrero e la mia. In compenso, abbiamo voluto inserire qui la prima puntata di una nuova rubrica che tratterà di argomenti storici poiché ci è sembrata particolarmente coerente con il taglio di questo numero. La rubrica, che si intitola Parastoria, è curata da Marco Ciardi, professore associato di Storia della Scienza e delle Tecniche presso l'Università di Bologna. Lo scorso novembre Ciardi ha partecipato come relatore al convegno "I conti non tornano. Il fascino dei numeri tra scienza e mistero" organizzato a Torino dal CICAP Piemonte. Il suo intervento è stato particolarmente apprezzato e molte delle persone che sono intervenute hanno sottolineato l’importanza di una prospettiva storica per i temi di cui si occupa il Comitato. Solo uno sguardo storico, infatti, può aiutare a comprendere adeguatamente lo sviluppo della scienza, con le sue difficoltà e contraddizioni, e può evidenziare come si sono concretamente definite e articolate nel corso del tempo le differenze tra scienza e pseudoscienza. Ci auguriamo quindi che anche i lettori di Query possano trovare interessante questo nuovo contributo, e da parte nostra ringraziamo Ciardi, che proprio in occasione di quel convegno ha deciso di diventare socio del Comitato, per la sua preziosa collaborazione.