I regali di Babbo Natale

Il consenso unanime e le verità fino a prova contraria

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È ormai passato qualche mese dall’ultimo Natale che, come ogni anno, ha visto la maggior parte delle case riempirsi di tanti doni ritrovati per magia la mattina del 25 dicembre sotto l’albero addobbato per l’occasione. È un rito che si ripete da tanto tempo in moltissime parti del mondo, ma chi ha consegnato materialmente tutti quei regali? Per molti la risposta è scontata, ma è poi proprio così scontata?

Una nota tradizione vuole che dietro la consegna di tutti i pacchi ci sia Babbo Natale, figura che ha origine con tutta probabilità da quella di san Nicola, vescovo cristiano di Myra (oggi Demre nell'odierna Turchia) vissuto fra il 270 e il 343 d.C. Sul fatto che san Nicola sia effettivamente esistito non sembrano esserci dubbi, le sue reliquie infatti si trovano in almeno tre città italiane e anche in altre città europee, ma quello su cui non si riesce a convergere all’unanimità è se effettivamente sia proprio Babbo Natale l’entità che consegna tutti, ma proprio tutti, i doni di Natale. D'accordo, non li consegnerà forse tutti e poi si sa che ci sono degli esseri umani che comprano oggetti, li impacchettano e li mettono sotto l’albero, ma come facciamo a escludere che fra i milioni di pacchi scartati ogni anno in tutto il mondo non ci sia almeno un pacco realmente consegnato da Babbo Natale?

Se da una parte è vero che molti propendono per l’ipotesi umana come quella risolutiva, dall’altra tanti altri molto più giovani propendono invece per l’ipotesi “Babbo Natale”.

Se volessimo poi dimostrare in maniera inoppugnabile l’ipotesi umana e convincere tutta la popolazione mondiale, sicuramente non ci riusciremmo; potremmo produrre centinaia di indagini, portare migliaia di prove e fatti, ricostruire minuziosamente l’origine storica del fenomeno della consegna dei doni, ma di fronte alla domanda «Puoi dimostrare che tutti i doni che le persone hanno trovato sotto l’albero di Natale nel corso degli anni precedenti sono tutti stati consegnati da esseri umani?», la risposta, ahimè, non potrà che essere negativa.

L’esempio è apparentemente bizzarro e se avete voglia di cimentarvi in questo esercizio con qualche amico potete sottoporgli un problema meno banale, quello dei cartelli stradali. Ogni giorno guidiamo le nostre automobili per le strade e incrociamo centinaia di cartelli stradali: chi li ha installati? Saremmo forse in grado di dimostrare che tutti quei cartelli sono stati installati per le strade da uomini come noi? Assolutamente no, non ci sono le prove e, se doveste affidarvi alla vostra testimonianza, in tutta sincerità quanti cartelli stradali avete personalmente visto installare nelle strade durante la vostra vita? E se qualcuno, anche uno solo, fra i milioni di cartelli stradali fosse stato piantato da un UFO? Come si fa ad escluderlo?

Lo stesso schema di domande volte a distruggere qualunque esile verità raggiunta si può applicare a ogni tema o argomento, anche ad esempio a quello così scontato come l’impossibilità del volo da parte degli esseri umani: «Una qualunque persona lasciata in un campo aperto, solamente utilizzando i propri muscoli non riuscirà a volare». Ma siamo proprio sicuri? Come si può escludere che ciò sia valido per tutti gli esseri umani, abbiamo forse fatto l’esperimento con tutta la popolazione mondiale? Come possiamo escludere che prima o poi non nasca un uomo in grado di infrangere questa certezza?

E dunque? Dunque rassegniamoci al fatto che è in generale praticamente impossibile ottenere il consenso unanime da parte di tutte le persone presenti sul nostro pianeta anche su un tema così apparentemente semplice come quello di Babbo Natale, figuriamoci poi cosa succede se si vanno a toccare temi legati ai misteri come quelli che indaga il CICAP.

Scie chimiche: sì è vero, gli aeroplani creano le scie di condensazione, ma come si fa ad escludere che fra tutte le scie apparse in cielo non ve ne sia almeno una chimica?

UFO: sì è vero, ci sono moltissimi casi spiegati, fotografie artefatte o altre in cui il pulviscolo, gli orbs o altre situazioni particolari creano quelle figure che vengono interpretate come astronavi aliene, ma come si fa ad escludere che fra tutti gli avvistamenti riportati e più o meno documentati grazie a fotografie non ci sia almeno una vera astronave aliena?

Cerchi nel grano: sì è vero, si sa che alcuni li fanno gli uomini, anche voi del CICAP ne avete fatti di grandi e precisi, ma come si fa ad escludere che fra tutti i cerchi nel grano apparsi non ci sia almeno un cerchio nel grano di origine non umana?

È chiaro che con questo approccio si rischia una paralisi tale per cui non è mai possibile arrivare ad alcuna verità perché tutto è sempre incerto, ma è qui che ci viene incontro il metodo scientifico il quale ha il pregio di utilizzare l’accordo interpersonale come strumento per raggiungere delle verità sebbene temporanee. La formula conclusiva su Babbo Natale potrebbe essere dunque questa: “Al di là di ogni ragionevole dubbio, a fronte non solo di tutte le evidenze ma anche delle prove fornite e fino a prova contraria, dietro i doni di Natale ci sono gli esseri umani.”

Meglio basarsi su una verità temporanea raggiunta con queste conclusioni, piuttosto che attendere fiduciosi tutti gli anni Babbo Natale mentre si cala dal camino rimanendo invece puntualmente delusi. Se qualcuno poi un giorno porterà le prove della sua esistenza, non potremo che esserne immensamente felici; il progresso scientifico avrà fatto un nuovo piccolo passo verso la verità. Il tutto sempre fino a prova contraria.
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